La sicurezza dei voli e negli aeroporti. Questo l´obiettivo primo che il Comitato 8 Ottobre per non dimenticare, presieduto da Paolo Pettinaroli, persegue in modo che tragedie aeree come quella avvenuta l´8 ottobre 2001 a Linate non si ripetano più.
In nome di questo impegno, oggi, 1 Settembre 2004 si è ufficialmente costituito, presso la sede del Comitato, il gruppo di esperti indipendenti e di massima qualificazione a livelli sia nazionali che internazionali nel settore aeronautico in genere e in particolare della sicurezza del volo. (attualmente nessuno di questi tecnici ricopre incarichi all´interno delle autorità aeronautiche italiane)
Obiettivo primo del team neo costituito, è quello di monitorare l´operato e la gestione degli aeroporti italiani con la massima attenzione e rispetto alla tutela degli utenti, sempre più spesso senza voce e a cui è necessario e doveroso garantire tutte le condizioni di sicurezza e incolumità.
Il team è cosi composto:
Com. Ugo Amatista: già comandante Alitalia, esperto per la radio-assistenza e i radio-aiuti alla navigazione aerea;
Dott. Mario Fragomeni: già responsabile dei controllori di volo italiani e già dirigente del dipartimento sicurezza dell´Enav;
Com. Silvano Imparato: già comandante e direttore delle operazioni di volo Alitalia. Fino a poco tempo fa direttore del dipartimento sicurezza volo dell´Enac.
Com. Mario Pica: già comandante dell´Aviazione commerciale e ispettore di volo presso l´Enac. Ha recentemente condotto l´indagine dell´incidente aereo di Linate per conto dell´Ansv (Agenzia nazionale sicurezza volo) è stato Consulente Tecnico della Procura di Milano in relazione all´incidente di Linate;
Com. Silvano Silenzi: già comandante e responsabile del settore airbus dell´Alitalia. E´ stato per oltre 10 anni responsabile della sicurezza delle operazioni di volo presso Alitalia;
Avv. Pierluigi di Palma: avvocato dello Stato, già consulente legale del Ministro dei Trasporti e direttore generale dell´Enac per 3 anni. Attualmente è responsabile del coordinamento di Enac ed Enav con gli organi di governo europei a Bruxelles.
Com. Arturo Radini: già comandante e responsabile delle investigazioni e prevenzioni degli incidente aerei del gruppo Alitalia. E´ membro per le commissioni nazionali e internazionali delle investigazioni degli incidenti aerei.
Il lavoro condotto dal team comporta:
la raccolta e l´analisi di eventuali carenze delle condizioni di sicurezza negli aeroporti italiani con una segnalazione periodica alle autorità competenti in modo da dare un contributo all´innalzamento dei livelli della sicurezza di volo in Italia;
promuovere azioni valide e concrete per la sicurezza del trasporto aereo e far applicare le conseguenti misure necessarie che garantiscano il miglioramento della sicurezza del volo.
Il gruppo di esperti ha già intrapreso l´attività ed i primi risultati verranno resi noti in occasione del Convegno sulla sicurezza dei voli che la Fondazione 8 Ottobre ha organizzato a Milano il 7 Ottobre 2004 (Per informazioni sulla Fondazione 8 Ottobre, visitare il sito www.comitato8ottobre.com).
Il Presidente del Comitato "8 Ottobre per non dimenticare" Paolo Pettinaroli, rappresentante dell´associazione dei familiari delle vittime del disastro aereo di Linate, esprime indignazione e sdegno, dopo essere venuto a conoscenza dei festeggiamenti per l´avvicendamento alla direzione dell´aeroporto di Linate di Vincenzo Fusco condannato, dal Tribunale di Milano, a 8 anni di reclusione per la strage di Linate dell´8 ottobre 2001.
La serata di commiato, scrive l´avviso, avrà luogo a Bresso, presso l´Aero Club Milano, dove si terrà una cena e verrà consegnato al "festeggiato" anche un ricordo da parte di amici e colleghi.
"L´occasione di festeggiamento è davvero sconcertante", afferma Pettinaroli. "Siamo avviliti e indignati che Vincenzo Fusco, dopo essere stato condannato nel processo di Linate come uno dei maggiori responsabili della strage, che ha causato la morte di 118 persone, debba essere anche festeggiato.
Ci sentiamo presi in giro e fortemente amareggiati per quanto sta accadendo. E´ vergognoso che la rimozione dall´incarico di lavoro di un condannato, conseguente ad un provvedimento giudiziario, sia occasione di festa. Ci chiediamo con che animo e rispetto i presenti possano festeggiarlo, dimenticando quanto avvenuto a causa di negligenza, inadeguatezza e mancanza di controllo dei sistemi di sicurezza aeroportuale.
Questa mattina alle ore 11, presso la facoltà di Giurisprudenza dell´Università degli Studi di Milano (Sala Napoleonica) via Sant´Antonio 12, Marialaura De Simoni ha discusso la tesi di laurea dal titolo "Mass Disaster:problematiche psico-patologiche forensi e medico legali. Il caso Linate."
Relatore della discussione è stato il Professor Carlo Goj, ordinario di medicina legale e correlatrice la Professoressa Isabella Merzagora Betsos.
Numerosi i familiari delle vittime di Linate presenti alla discussione della prima tesi di laurea che ha studiato e analizzato il più grande disastro aereo avvenuto in Italia negli ultimi 30 anni.
"La cosa più importante che questa tesi mi ha lasciato - afferma Marialaura De Simoni - è la forte consapevolezza della vita. Ho vissuto quest´esperienza come un dovere civico, morale ed etico. Non si può tacere davanti ad un simile disastro. Mi sono posta molte domande nel corso di questo mio lavoro. Spero soprattutto che le stesse domande se le pongano anche coloro che hanno il potere di cambiare le cose.
Un ringraziamento particolare Marialaura l´ha dedicato ai familiari delle vittime, al Comitato, "per il sostegno e la forza che hanno saputo darle durante tutto il periodo del suo lavoro".
Particolarmente toccante è stato il momento in cui la studentessa di Giurisprudenza ha letto alla commissione la dedica della sua tesi "Ai 118 angeli"
Domani, alle ore 9.00 presso la facoltà di Giurisprudenza dell´Università degli Studi di Milano (Sala Napoleonica), via Sant´Antonio 12, Marialaura De Simoni discuterà la tesi di laurea intitolata "Mass Disaster: problematiche psico-patologiche forensi e medico legali. Il caso Linate."
Relatore della discussione sarà il Professor Carlo Goj e correlatrice la Professoressa Isabella Merzagora Betsos.
Marialaura De Simoni, figlia di una crocerossina chiamata ad operare d´urgenza all´aeroporto di Milano Linate l´8 ottobre 2001 per lo scontro aereo in cui sono morte 118 persone, ha deciso di dedicare la sua tesi al disastro più grande della storia dell´aviazione civile degli ultimi 30 anni, che ha sconvolto tutta l´Italia.
"Più che come una tesi - dice Marialaura - ho sentito questo mio lavoro come un dovere civico ed etico. Il disastro di Linate ha fatto sentire tutti vulnerabili e insicuri. Poteva capitare a chiunque. Per questo non si può rimanere in silenzio."
Saranno presenti molti familiari delle vittime riunite nel Comitato "8 Ottobre" a sostenere l´impegno di Marialaura.
Milano, 8 Marzo 2004 - I familiari delle vittime dell´incidente aereo avvenuto l´8 Ottobre 2001, riuniti nel Comitato "8 Ottobre per non dimenticare" hanno ascoltato fino all´ultima battuta l´arringa finale del Pubblico Ministero Celestina Gravina, nel momento della richiesta di pena per i 4 imputati accusati di omicidio plurimo colposo, nella fase conclusiva della sua requisitoria.
8 anni per Francesco Federico, responsabile degli scali di Linate e Malpensa, Sandro Gualano, ex amministratore delegato dell´Enav e Vincenzo Fusco, direttore dello scalo di Linate. 3 anni e 10 mesi per Paolo Zacchetti, controllore di volo. Il pubblico ministero ha chiesto inoltre per i 4 imputati l´interdizione dal pubblico ufficio.
"E´ una richiesta che fa soffrire, sostengono i familiari delle vittime. E´ incredibile che siano stati richiesti solo 8 anni agli imputati accusati di aver ucciso 118 persone. E´ un offesa alla memoria dei nostri cari.
Neanche una pena maggiore ci riporterà indietro i nostri figli, mariti, fratelli, ma ci auguriamo che il giudice faccia giustizia il giorno della sentenza finale gravando con una pena maggiore ed esemplare.
Ci auguriamo che questa pena sensibilizzi per lo meno, il governo, gli enti preposti e l´opinione pubblica sull´importanza della sicurezza negli aeroporti.
In ogni caso la richiesta del PM, sebbene esigua per la gravità del reato, ci dà maggiore forza per continuare a lavorare ai progetti che il Comitato ha avviato e sta portando avanti con grande attenzione e impegno, affinché la sicurezza negli aeroporti e sui mezzi di trasporto sia una garanzia per tutti i cittadini.Quello che è successo a Linate l´8 Ottobre 2001, non deve mai più accadere".
Milano, 17 Febbraio 2004 - Il Presidente del Comitato "8 Ottobre per non dimenticare" Paolo Pettinaroli riceverà domani, 18 Febbraio 2004, dall´ANSV (Agenzia Nazionale Sicurezza Volo) la copia numero 1 della Relazione finale dell´inchiesta tecnica relativa al disastro aereo avvenuto tra un Boeing MD-87 della Sas e un Cessna 525A, l´8 Ottobre 2001 a Milano Linate, in cui persero la vita 118 persone.
La cerimonia di consegna avrà luogo alle ore 16.00, a Roma, nella sede dell´Agenzia in via A.Benigni 53, alla presenza del Presidente dell´Ansv Professor Bruno Franchi, del portavoce dell´Agenzia Comandante Adalberto Pellegrino, del Presidente del Comitato 8 Ottobre Paolo Pettinaroli e di alcuni familiari delle vittime.
L´Ansv ha voluto che la prima copia conclusiva di questa lunga indagine andasse al Comitato come gesto di profondo rispetto e stima per l´impegno che i familiari delle vittime portano avanti con serietà e determinazione e per le attività che vengono promosse. Un obbiettivo comune avvicina il Comitato e l´Ansv: fare in modo che simili tragedie non si ripetano più e che la sicurezza negli aeroporti diventi una garanzia per tutti.
Per la prima volta nella storia dell´aviazione civile italiana i risultati di un´indagine di questo genere, preceduti dalle due Relazioni intermedie d´Inchiesta presentate rispettivamente il 27 Dicembre 2001 e il 26 Luglio 2002, sono di pubblico dominio.
La terribile tragedia aerea, avvenuta nei giorni scorsi a Sharm El Sheik, ha colpito in modo violento gli animi delle persone, soprattutto di tutti coloro che hanno vissuto un´esperienza così forte e dolorosa, come i familiari delle vittime dell´incidente aereo di Milano Linate.
Un dolore forte, che ha riaperto profonde ferite nei cuori di tutti coloro che a Linate hanno perso un familiare, un genitore, un fratello, un figlio, un marito, una moglie.
Margie Savio lavora a Sharm El Sheik come istruttrice di immersioni subacquea. Ha perso il papà nel disastro aereo avvenuto l´8 Ottobre 2001 a Milano Linate.
Quando si è appresa la terribile notizia dell´aereo schiantatosi nelle acque del Mar Rosso, stava dando lezioni ai clienti del villaggio nelle cristalline acque di Sharm. Un dolore lancinante, che ha riaperto una profonda ferita.
Ha poi assistito al recupero dei resti dell´aereo.
Di seguito la lettera che Margie ha scritto al Comitato "8 Ottobre, per non dimenticare".
Caro Paolo,
Stamattina a Sharm, dove lavoro come istruttore subacqueo, tutto sembrava normale: il sole splendeva caldo ed il mare trasparente invitava a tuffarsi in mezzo ai pesci ed ai coralli. Purtroppo invece per tante persone e´ stata una giornata di grande dolore.
Grazie ai miei contatti con rappresentanti di vari agenzie viaggi mi sono recata sul promontorio davanti al mare antistante al luogo dell´ennesimo incidente aereo, nel quale 148 persone hanno perso la vita. Ho subito cercato il Ministro degli affari esteri che gentilmente mi ha invitato a prendere parte alla cerimonia.
Sentivo il bisogno di partecipare, di piangere insieme ad altre famiglie, di condividere la loro sofferenza. Anche mio padre, insieme ad altre 117 persone, era scomparso cosi´, a Linate, all´improvviso, tragicamente.
Sapevo nel mio cuore di portare l´affetto di tutte le famiglie delle vittime di Linate e del nostro comitato 8 ottobre.
Di fronte a me il mare, tante lapidi con i nomi delle vittime, tanti fiori. Di fianco da un lato militari egiziani, dall´altro giornalisti.
Tutto intorno a me i famigliari delle vittime. Donne, uomini e ragazzi distrutti dal dolore ed increduli davanti a questa tragedia che non ha ancora una spiegazione e che gli ha portato via i loro cari ed i loro corpi. Per me e tanti altri un film gia´ visto e vissuto in prima persona.
Dopo vari interventi delle autorita´ ci siamo recati vicino alle lapidi per donare delle rose, piangendo tutti insieme. Tantissimi nomi, famiglie intere di anche sei, sette persone cancellate in un attimo.Tanti bambini, tante coppie che avevano atteso il nuovo anno in un posto cosi´ incantevole.
Ci siamo poi recati al porto, dove a bordo di una nave militare francese siamo giunti sul luogo dove in fondo al mare riposano le vittime.
Il dolore era fortissimo e palpabile, guardavamo tutti nel blu del mare cercando una risposta, un segno, un perche´. Tutti abbiamo donato al mare qualcosa per noi di grande significato: un pensiero, una preghiera, un fiore, oggetti personali delle vittime, disegni fatti dai bambini scomparsi, libri, e tante tante lacrime.
Tante grida nel vento: "figlio mio!", "te ne sei andato!". Quanto male fisico nel vedere e toccare queste sensazioni con mano ancora una volta.
Dopo questo momento di grande raccoglimento siamo stati ospitati per pranzo in un albergo e l´atmosfera si e´ fatta piu serena. Il primo, durissimo scoglio finalmente superato.
Poi una voce di fianco a me: "dovremmo vederci tra noi familgiari e fare qualcosa". Mi sono girata ed ho visto la speranza sul viso di un uomo ferito, colpito. Ho subito pensato: ecco il nuovo Paolo Pettinaroli. Forse con lui ci saranno un´altra Ivana, un´altra Adele, un nuovo Giorgio. Spero ci saranno altre persone, come noi, pronte a lottare per i loro cari e a dare un senso ad una nuova, tremenda tragedia.
Per me e´ stata una giornata molto importante. Ho parlato con tanti famigliari delle vittime, con tante persone che si stanno occupando di loro. Ho parlato della nostra esperienza, del nostro dolore, di come ci siamo uniti nel nostro comitato, di quanto e´ importante restare insieme e combattere insieme per ricominciare a vivere.
Ho pianto tanto, proprio quando dopo due anni da quando mio padre se ne e´ andato mi sentivo finalmente piu´ forte mi sono riscoperta ancora debole, umana, con una ferita nell´anima che quando meno ce lo aspettiamo si puo´ cosi tragicamente riaprire.
Ironicamente quando e´ scomparso mio padre mi trovavo a 1000 km di distanza da Linate, e sabato scorso, il giorno dell´incidente, per un destino crudele mi trovavo a fare immersioni davanti al luogo della tragedia.
Pur soffrendo, ho potuto salutare le 148 vittime da vicino, per tutti coloro che invece erano lontani come lo ero io quel maledetto 8 ottobre.
Ritornero´ su quel promontorio, per salutare le 148 vittime e per salutare tutti i nostri cari, quel luogo sara´ per me qui a Sharm come il nostro bellissimo bosco dei Faggi a Milano.
Un abbraccio a tutti,
Margie
Un´altra terribile tragedia aerea, avvenuta nei giorni scorsi a Sharm El Sheik ha colpito in modo così violento gli animi delle persone. Un film già visto per tutti i familiari riuniti nel Comitato "8 Ottobre", che due anni fa a Linate hanno perso figli, coniugi, fratelli, genitori, per la mancanza delle condizioni di sicurezza, per inadempienza e negligenza umana. Un dolore forte lancinante che ha riaperto profonde ferite. Questa volta 148 persone sono scomparse a bordo di un boeing le cui condizioni sono state definite "pessime". Ed è ancora un grave segnale di allarme per la sicurezza del trasporto aereo, motore delle attività del Comitato che si batte affinché gli Enti preposti garantiscano tutte le condizioni di sicurezza negli aeroporti e ai viaggiatori, perché simili tragedie non avvengano più. Il Comitato è vicino al dolore dei parenti delle vittime del disastro aereo di Sharm El Sheik. Di seguito la lettera inviata dal Presidente del Comitato "8 Ottobre" Paolo Pettinaroli ai familiari delle vittime, che verrà letta oggi, durante la cerimonia religiosa ufficiale dell´incidente che verrà celebrata a Sharm El Sheik.
Milano, 7 Gennaio 2004
Cari amici,
chi vi scrive è il presidente del "Comitato 8 Ottobre per non dimenticare", che riunisce le famiglie delle vittime della tragedia aerea avvenuta all´aeroporto di Milano Linate l´8 Ottobre 2001, in cui soni morte 118 persone.
La notizia della tragedia che vi ha colpiti, ci ha fatti ritornare indietro di due anni e ripiombare nel ricordo più doloroso della nostra esistenza. Le vostre immagini trasmesse dalle televisioni sono esattamente uguali alle nostre, sembrava un film già visto ed ahimè tanto doloroso quanto reale.
Non voglio ripetere cose che già tanti vi hanno detto, le condoglianze, le comprensioni, le parole di aiuto. Solo noi sappiamo il dolore che proviamo in questi momenti per aver perso in un modo così tremendo un persona cara, un figlio, un coniuge, un genitore, gli altri credono di capire, ma non è così e Dio non voglia che lo debbano mai sapere.
Desidero dirvi che tutti noi famigliari delle vittime di Linate abbiamo sofferto con voi e pregato per voi. Vi dico di stare uniti di non lasciarvi sopraffare o ingannare da facili promesse. In questi giorni tutti vi sono vicini, tutti promettono tutto, ma fra qualche settimana già si saranno dimenticati di voi.
Quanto avvenuto a Sharm è gravissimo, ancora una volta le cause sono dovute a negligenza, a superficialità, a regolamenti non osservati, a strumentazioni insufficienti, ad inadempienze dei compiti degli organi preposti alla sicurezza del volo.
Le responsabilità di quanto avvenuto non è solo della Compagnia aerea, ma anche di chi ha voluto che un aereo non in perfette condizioni potesse volare con carichi umani. I Governi, gli Enti preposti ai controlli ed alla sicurezza dei voli ed altri sono responsabili.
State uniti. Fate buon uso dei media. Noi siamo a vostra disposizione per qualsiasi necessità con tutta la nostra esperienza.
Con vera commozione vi invio un fraterno abbraccio.
Paolo Pettinaroli
Presidente