Leggo e rileggo i suoi messaggi e mi pongo una domanda: "Lei, da che parte sta?" E´ vero, questo nostro sito è aperto a tutti, anche a chi per sua fortuna non ha perso un marito, un genitore, una moglie, un figlio, un fratello o semplicemente un amico nell´incidente di Linate: tutti i messaggi ricevuti da persone estranee alla nostra tragedia sono messaggi affettuosi, di comprensione...i suoi non riesco ad interpretarli... Sicuramente non è uno di noi, non è una giovane mamma che dovrà dare spiegazioni ai propri figli ora ancora troppo piccoli per capire come mai da un momento all´altro non è più tornato a casa il papà che li adorava anche se ha avuto la gioia di amarli solo per pochi anni o mesi o forse solo attraverso un´ecografia ma che continuerà ad amarli dalla stellina più luminosa del cielo. No, non è nemmeno un genitore che si chiede cos´abbia fatto di male nella vita per meritarsi la disgrazia più grande del mondo: sopravvivere al proprio figlio; non è nemmeno un figlio che non ha avuto il tempo di dividere con il proprio padre il momento della sua laurea, del matrimonio o della nascita di un nipotino; non è nemmeno un fratello che ora può vivere solo di ricordi d´infanzia e nemmeno un vero amico che per ottenere giustizia sarebbe capace di qualsiasi cosa. No, ne sono certa, lei non è uno di noi, lei è solo una persona che si prende la libertà di trovare giustificazioni per i presunti assassini dei nostri 118 angeli, di difendere comportamenti sbagliati, azioni di menefreghismo! E noi, cosa dobbiamo fare? Ringraziarli? Celebrarli pubblicamente per aver tolto la vita a 118 persone in un solo momento?
Leila - 19/03/2003
Risposte
Grazie Leila per aver esposto chiaramente i sentimenti che prova un papa´ Giuseppe,una mamma Franca, e una sorella Paola.
Grazie anche a Picciriello,a Francesca,e a tutti gli altri che hanno contribuito a difendere con argomentazioni pacate e razionali la memoria di 119 persone SPECIALI e assolutamente INNOCENTI.
Giuseppe - 20/03/2003
Grazie anche da parte mia cara Leila...hai detto cose molto vere, in modo semplice, come io non ho saputo fare perchè certi messaggi mi rendono piena di rabbia e mi tolgono la facoltà di esprimermi come si deve. Un bacio forte
Francesca - 20/03/2003
Grazie Leila, hai detto esattmente le cose che ho pensato io ma che ieri ero troppo arrabbiata per scrivere.Sicuramente non e´ uno di noi, altrimenti non cercherebbe di minimizzare quell´immane tragedia accaduta quel maledetto 8 ottobre.Penso, pero´, che il motivo per cui si tenta di trovare delle giustificazioni alle inadempienze e alla negligenza di quel giorno,sia perche´ e´ troppo pesante portare sulla coscienza il peso di 118 persone morte innocentemente.No, una persona "normale", con coscienza dico, non riuscirebbe a vivere fino alla fine dei suoi giorni con una vocina che gli tortura il cervello, impazzirebbe.Penso anche che, al di la´ del processo, questa sia la peggiore condanna.Un abbraccio forte a tutti coloro che stanno provando i miei stessi sentimenti.
catia - 20/03/2003
Da argomenti PROCESSO:
Seguito a "La nostra prima vittoria" di Francesca da Paolo-2 del 16/03/2003.---
Mi spiace ma non sono daccordo con te Paolo-2, l´esempio che hai descritto non rispecchia la realtà dei fatti. Ti espongo io un esempio ..*calzante* !! Io ho una Ducati 999 ma non ho il patentino da Pilota (x la pista). Un bel giorno mi alzo e mi dirigo in quel di Imola ed entro nel circuito . Malauguratamente piove ed io ho le gomme da asciutto e pure usurate.Inizio ad inanellare giri su giri ma complice il fondo bagnato, sbando ed investo alcuni bikers che stavano sopraggiungendo.!! Risultato: ho ammazzato me stesso e gli altri bikers !! Come hai detto tu....:Ora, ti sembra che il fatto di essere morto nell´ incidente mi assolva automaticamente dalla serie di vaccate che ho fatto? Il parallelo è perfettamente calzante: piloti non abilitati alle Operazioni in Bassa Visibilità (patentino da pilota) aeroplano non certificato alle operazioni in terza categoria e quindi non dotato degli apparati necessari (gomme da asciutto e pure usurate) che viene condotto effettivamente in condizioni di CAT3 (pista bagnata) CHIARO ????? La differenza dal tuo esempio ???? Che la strada è.. * pubblica * di libero accesso a tutti !!!! La pista di un aeroporto NO !!! La pista di IMOLA ...NO !!!!! Non dovevano permettermi di entrare in pista se non avevo il patentino di pilota, se non ero dotato di gomme da..* bagnato* !! Certamente concordo con te nel dire che.....*se QUEL giorno IO non fossi stato su QUELLA pista con QUELLA moto, QUELL´incidente non si sarebbe verificato * ....ma se quelle persone del circuito avessero fatto il loro dovere (è per questo che sono p a g a t i non dimentichiamolo) cioè c o n t r o l l a r m i, non sarebbe successo nulla!!!! saluti Andrea
Andrea - 21/03/2003
perfettamente d´accordo con te ,leila.Abbiamo capito che paolo 2 cerca di difendere qualcuno o forse se stesso.Perchè non esce allo scoperto rivelandoci la sua identità?