Pensieri-sentimenti
il nostro 8 ottobre
Milano 8 ottobre 2002,
è quasi mezzanotte, il nostro 8 ottobre volge al termine, quante emozioni, quanto dolore, ma soprattutto quanto AMORE, AMORE per i nostri cari, AMORE che vogliamo donare e gradiamo ricevere. E´ stata dura la mattina all´aeroporto, l´aria così limpida, fredda e pulita, tutto si distingueva così bene. Quando è arrivato Pasquale, guardando i suoi grandi occhi ho ricevuto una forza, una spinta fortissima ad andare avanti, le nostre enormi sofferenze sono nulla in confronto a quello che lui ha vissuto vive e continuerà a vivere. Avrei piacere che sia nominato Socio Onorario del nostro Comitato, sempre lo abbiamo ricordato, ma ora che lo possiamo avere più vicino visto che il suo isolamento volge al termine, sarà di sprono per tutti noi ad andare avanti. E poi il Silenzio, una emozione ancora più forte di quella già provata nello stadio di San Siro. Certo i nostri momenti difficili li avremo sempre, nel quotidiano, nelle ricorrenze, è così strano che tutti i momenti più gioiosi si trasformino oggi in quelli più dolorosi, e come un dover pagare per tutti i regali che ci sono stati donati. Dobbiamo sempre mettercela tutta per continuare e quando abbiamo bisogno di qualcuno guardiamoci attorno, sicuramente non siamo soli, i NOSTRI CARI non ci hanno voluto abbandonare, ci sono stati strappati e fanno e faranno il possibile per esserci vicini, e poi c´è la nostra grande FAMIGLIA, il COMITATO. Abbiamo anche il nostro Bosco, un luogo così positivo, trasmette un´energia che sicuramente sono loro ad infonderci. Anche la scultura donataci, tre il numero perfetto, una scultura che ognuno di noi può interpretare come sente, i tre elementi fondamentali terra aria e fuoco che cercano e trovano il loro punto di unione gli stessi elementi che un anno fa ci hanno portato via i nostri cari dimostrandosi una furia distruttrice, ma oggi nell’atto di unirsi ed elevarsi in alto ci trasmettono un messaggio positivo di stare sempre insieme e di non perdere mai la speranza.
Ricordiamo sempre che le 118 vittime non hanno portato dolore in sole 118 famiglie ma molte e molte più, una catena di legami e di amicizie di cui le 118 famiglie di appartenenza rappresentano solo una piccola parte. E non dimentichiamo i compagni, i fidanzati, loro hanno anche l’incertezza dovuta a leggi che ad oggi non li rispettano per nulla.
Faremo il possibile per far luce su quanto accaduto ed ottenere una giustizia che permetta soprattutto il non verificarsi di situazioni simili alla nostra, spezzare a monte quella catena di mancanze e negligenze creatasi negli anni, e ribadisco che bastava che una sola concausa fosse stata risolta per tempo e non sarebbe accaduto nulla.
Io ho trovato una espressione che a mio avviso rappresenta tutti loro “martiri inconsapevoli”, loro hanno sacrificato la loro vita, noi familiari ed amici portiamo e porteremo per sempre il peso del dolore per il vuoto che si è creato, ma il loro sacrificio non dovrà mai essere dimenticato, nella situazione che si era creata a Linate questo incidente prima o poi si sarebbe verificato, quindi credo che chiunque debba rivolgere un pensiero loro perchè con la loro fine hanno fatto emergere le mancanze di un intero sistema, a cui oggi si è posto e si continua a porre riparo ma visto che al meglio non c’è limite bisognerà continuare a lavorare bene.
A differenza dell’8 ottobre di un anno fa, quando nessuno ci informò su quanto effettivamente accaduto per ore ed ore e venni a sapere che non avremmo più rivisto Agostino in un modo così assurdo, oggi tutta l´organizzazione è stata stupenda, dalle forze dell’ordine, ai rappresentanti delle Istituzioni, alle persone della Sas e della Sea, alla cittadinanza tutta, tutti così disponibili e nello stesso tempo così discreti. Bravi, bravissimi. Grazie.
Anche durante il pranzo, la struttura allestita con il suo centro trasparente dove si avvertiva un calore così confortante, siamo tantissime famiglie spezzate ma unite tra loro.
Le nostre vite sono state travolte ed i nostri cuori spezzati ma noi restiamo uniti nel nostro dolore che grazie a tutti voi diventa speranza in una vita che in qualche modo continua.
Un forte abbraccio
Giorgio Picciriello
Giorgio Picciriello - 10/10/2002