Processo
Raddoppiata la condanna del controllore sentenza ingiusta
Desidero segnalare quanto segue:
Il 5 Aprile, il Dott. Bruno Barra mi ha inviato un suo scritto con alcune sue osservazioni riguardo il processo.
Dato che non intendo per ovvie ragioni intrattenere corrispondenze private su argomenti così importanti e di interesse generale, ho invitato il dott. Barra a pubblicare sul nostro Sito la sua lettera.
Viste le reazioni ottenute, il dott. Barra mi ha inviato la lettera che riporto di seguito con la quale mi richiede di rimuovere le sue osservazioni dal Forum:
Egregio Presidente,
Ho aderito semplicemente ad una Sua preghiera nel trasmettere a FORUM le mie legittime osservazioni su di una sentenza che vieppiù, per quanto ci riguarda, ritengo ingiusta.
Ricordo che il mio scritto Le é pervenuto in quanto indirizzato ad un´ Associazione Aeronautica - ASTRA - di cui Ella fa parte e nella quale mi onoro di essere nel consiglio direttivo.
Non immaginavo certamente le dure reazioni-compresa la Sua-che avrebbe suscitato un opinione diversa.
Non spetta a me far presente a tutti coloro che soffrono che alimentare l´odio anziché l´amore non aiuta certamente nel ricercare verità, giustizia e sicurezza per noi in nostri cari e la collettività in genere.
Non credo che trovare un presunto colpevole da "far inginocchiare" come un assassino e magari "giustiziare" aiuti ad alimentare la difesa di certi valori e certi ideali.
La prego quindi a mia volta - in un clima di civile tolleranza per chiunque oggi soffre - di eliminare il mio scritto dal suo FORUM, al fine di evitare ulteriori incomprensioni che ferite ancora aperte possono provocare. Grato per l´attenzione la saluto cordialmente
Bruno Barra
Ho provveduto in tal senso .
Il presidente - 19/04/2004
Risposte
- Penso che abbia sbagliato sede per la sua filippica.Meglio la riproponga in occasione del processo di appello; quella è la sede opportuna ed istituzionale.Noi parenti delle vittime non giudichiamo ma abbiamo ancora nelle orecchie "il via" dato dal suo assistito pur avendo sentito dal pilota del Cessna che questi si trovava in un punto in cui non doveva essere.Sappiamo che c´erano e probabilmente ci sono ancora pesantissime lacune nel sistema aeroportuale e che queste possono aver indubbiamente favorito e permesso l´errore umano, sempre possibile, mentre scopo delle procedure e delle strutture è proprio quello di impedirlo.Abbiamo però anche letto che parte dei controllori di volo di Milano timbravano il cartellino e poi andavano a giocare al calcetto.Abbiamo anche letto che nella torre di controllo c´era da anni un televisore per vedere le cassette con le partite di calcio.Se il suo assistito riteneva le misure di sicurezza dell´aeroporto inadeguate avrebbe dovuto denunciare la cosa alle autorità competenti e, se non ascoltato, al limite lasciare l´incarico per altra attività.Noi oggi non saremmo qui a piangere i nostri figli, mariti o mogli.Non giudico neppure la sentenza, non ho la competenza e la presunzione per farlo; ritengo però che possa servire come monito.Chi gestisce la cosa pubblica, a qualsiasi livello esso sia e qualsiasi siano le sue responsabilità ora sa che sarà chiamato a risponderne in caso di inadempienza, questo ci darà più sicurezza.
Giorgio Centonze
Giorgio Centonze - 20/04/2004
- Alla luce della sentenza del 16 aprile io non ho mai pensato che Paolo Zacchetti fosse l´unico responsabile di quanto accaduto, nè tanto meno però va considerato come Lei sostiene un capro espiatorio. Era lui là quella mattina a lavorare in un "sistema sbagliato" che non dà però l´alibi a commettere errori, a lavorare con la vita delle persone in modo superficiale e a scaricarsene magari la coscienza.E se tra i 4 imputati (tutti comunque colpevoli insieme a Zacchetti)non dovessero essere stati presenti, come Lei insinua, coloro i quali per decenni hanno avuto coscienza dello stato di insicurezza dell´aeroporto di Linate e nulla hanno fatto per migliorarlo, allora non è ancora emersa tutta la verità .... ciò non toglie che le colpe degli uni non debbano alleviare nè tanto meno alleggerire le coscienze degli altri.A volte non riesco a capire.... sembra che sono morte 118 persone e nessuno ha colpa..... Tutti a dormite sonni tranquilli.... perchè ognuno punta il dito verso l´altro ed è proprio facendo così .... scaricando sempre addosso agli altri e non prendendosi mai le proprie responsabilità, per quanto piccole... ma che possono comunque interrompere la catena.....quella catena di morte che la mattina dell´8 ottobre 2001 si sono potute spezzare 118 vite.
BIBIANA - 20/04/2004
- Mentre stavo preparando una risposta adeguata, ho letto gli interventi di Bibiana e Giorgio Centonze coi quali sono totalemnte d´accordo. Le colpe secondo me ci sono più o meno importanti, ma ci sono, , sta al giudice a stabilirle e certe filippiche dovrebbero essere esposte nelle aule dei tribunali.
Paolo Pettinaroli
Paolo - 20/04/2004
- Caro Bruno,
approfitto del Suo messaggio per esprimere qualche considerazione personale sull’amarissima vicenda giudiziaria di Zacchetti e per qualche parola in libertà, sperando di non risultare offensiva per nessuno.
Lo stesso Paolo Pettinaroli ha riconosciuto in una intervista al Corriere che “«Zacchetti, suo malgrado, è l´ultimo anello della catena. Non aveva l´apparecchiatura adeguata per gestire quell´aeroporto. Lui era lì mentre il suo capo era via... non so. Lui si è trovato in quella situazione e, forse senza capire bene, ha dato l´ok». Lei sembra giustificarlo? «In parte, perché era l´unico che lavorava»” (cfr: vivimilano.it).
Io non sono certo una giurista, ma sono sicuramente abbastanza esperta da sapere che in qualunque organismo (ente, impresa, società, perfino famiglia) in cui vige un’organizzazione *gerarchica*, il superiore è responsabile per quanto fanno i dipendenti, in primis per gli errori commessi nell’esercizio delle funzioni assegnate. Mi domando: Zacchetti ha preso 8 anni, e il suo capo? Doveva prenderne di più, o sbaglio?
Ma questo è stato un processo anomalo da ogni punto di vista, a cominciare dall’inaccettabile pressione mediatica. Mi domando, ad esempio, perché alcune TV e giornali abbiano tirato fuori (presunte) registrazioni della torre di controllo a processo non più in fase dibattimentale, ma proprio quando i giudici stavano per entrare in camera di consiglio… una scelta di tempi a dir poco singolare! Mi domando anche perché, in barba ad ogni codice deontologico giornalistico, si sia dato ampio spazio a tali (sempre presunte) registrazioni, ma non può dirsi altrettanto circa le repliche dei controllori di volo. Qualcuno mi sa dire quale media, oltre a riprendere il servizio di Studio Aperto, ha ripreso anche i seguenti comunicati stampa?
comunicato 1
comunicato 2
Io non ho la presunzione di giudicare i giudici, ma questo processo e ancor più questa sentenza mi lasciano troppe domande senza risposta, molti aspetti mi sarei aspettata di veder chiariti e invece sono ancora nebulosi (chi c’era *realmente* ai comandi del Cessna?) e troppo forte è la sensazione di presa in giro non solo nei confronti di Zacchetti ma soprattutto nei confronti delle centinaia di persone che da questa tragedia (evitabilissima, e questa è – purtroppo – l’unica certezza) sono state toccate negli affetti più cari e che quotidianamente devono magari tornare a casa da un bambino piccolo e sentirsi chiedere perché il padre non torna o chi è stato ad uccidere i genitori.
Questo processo a me queste risposte non l’ha date.
Saluti Orange juice
Orange juice - 20/04/2004
- Il nostro sito è aperto a tutti, come è giusto che sia.
Ci sono però dei messaggi che suonano offensivi.
Noi siamo tutti ancora molto scossi e non ancora nelle condizioni di spirito necessarie per poter leggere con il dovuto distacco dei messaggi del tutto fuori luogo.
Non pretendiamo delle scuse da parte dei responsabili della tragedia che ci ha colpito perchè capiamo che queste potrebbero apparire come un´ammissione di responsabilità; vorremmo però sentirci dire almeno che sono dispiaciuti.
Dispiaciuti per aver avuto parte nell´omicidio di 118 persone, nell´aver rovinato la vita dei loro genitori e dei loro congiunti, di aver contribuito a creare 64 orfani che per tutta la vita sentiranno la mancanza di una figura che tanta parte avrebbe avuto nella formazione del loro carattere e che avrebbe loro dato quella sicurezza in se stessi che per sempre mancherà.
Invece di questa partecipazione alla nostra disperazione leggiamo dichiarazioni chilometriche con accuse farneticanti alla Giustizia ed ai suoi rappresentanti.
Questo sfogo del consulente di parte di Zacchetti, le asserite minacce, la partecipazione del suddetto ad una trasmissione televisiva prevista per questa sera mi sembrano tutte frutto di una precisa regia per indicare lo Zacchetti come la 120ma vittima al fine di trovare comprensione e perdono in occasione del prossimo giudizio.
Comprendo la strategia ma vorrei chiedere di risparmiarci almeno l´uso dei nostri canali che sono stati creati per consentirci di tenere stretti i contatti fra noi, per aiutarci l´un l´altro, per i nostri sfoghi, per le nostre speranze.
Non perchè qualcuno li possa usare per offendere la nostra sensibilità.
Chiedo quindi che messaggi fuori luogo vengano censurati e che i loro autori trovino altri canali per diffonderli.Non voglio più ricevere telefonate di giovani vedove in lacrime urtate nei loor sentimenti.
Giorgio Centonze
Giorgio Centonze - 20/04/2004
- Ho letto disgustata i pensieri che sono stati lasciati, e mi chiedo con che coraggio alcune persone possano usare il nostro sito per esporre pensieri che sarebbero da esporre nell´aula di tribunale!! Mi piacerebbe capire una cosa, voi che vi permettete di scrivere queste cose perchè non vi mettete al nostro posto, a combattere tutti i giorni contro tutto, la disperazione, l´assenza della persona che nella vita significava tutto...arrivare a casa e trovarla vuota senza più la gioia e la serenità che prima regnava ma trovare solo un IMMENSO VUOTO!! Invece no preferite venire a scrivere che Zacchetti e tutti gli altri sono innocenti, che c´erano le carenze strutturali e lui davanti a questo cosa poteva fare...l´unica cosa che poteva fare era rendersi conto che stava lavorando con delle Persone e visto che esistevano queste mancanze doveva fare molta più attenzione invece che pensare ad altro...non vi pare. Un altra domanda pongo: che colpa avevano i nostri 118 Cari? rispondete a questo! Prima di scrivere certe cosa bisognerebbe prima riflettere un miliardo di volte, perchè chì è colpevole non deve diventare un poverino o addirittura la 120a vittima.
Marzia - 21/04/2004
- Leggo solo ora e mi stanno venendo i brividi! Io non so con che coraggio lei, caro signor Bruno, si sia messo a scrivere in queste pagine... Personalmente, la ritengo una mancanza di rispetto enorme! C´è stato un tribunale? c´è stato un giudice? Ci sono stati interrogatori e consulenze? E´ stata applicata la legge? Noi famigliari non abbiamo competenza in merito e credo che Giorgio, Paolo e Bibiana abbiano ragione a dirle che lei ha sbagliato sede per dire tutto questo. Inoltre, sono molto amareggiata nel sentire alcuni commenti sulla "pressione dei media che non avrebbero reso sereno il clima in cui si è svolto il processo"! Ma stiamo veramente scherzando?! Secondo queste persone è possibile che un giudice si sia fatto influenzare dagli organi di stampa?! Inoltre, cosa avrebbero dovuto fare i media? Stare in silenzio per due anni e far dimenticare a tutta Italia cosa è successo? Stiamo parlando di 118 vite spezzate. Uomini, donne e bambini! Morti in un modo assurdo e terribilmente tragico! Stiamo parlando di famiglie distrutte dal dolore! Di figli piccoli che mai vedranno i propri papà o mamme. Di genitori che non hanno riavuto nemmeno un corpo da seppellire!!! Tutto questo non doveva essere ricordato dai media?! Questo sì che sarebbe stato scandaloso! Grazie al cielo non è successo! E poi il Comitato! Lei, caro Bruno, ha parlato di forti pressioni del Comitato?! Mi dica, cosa avremmo dovuto fare? Stare buoni e in silenzio ad aspettare una sentenza? Grazie al cielo abbiamo trovato persone come Paolo e tanti altri che sin dal principio si sono battute per creare il Comitato e renderlo forte! Abbiamo fatto pressioni? Forse sì, ma solo in nome della GIUSTIZIA che i Nostri morti innocenti avevano tutto il diritto di ottenere! Sono ben felice se siamo riusciti ad avere potere, ma solo per evitare insabbiamenti e, magari, il dilungarsi eccessivo della trafila processuale! Nessuno di noi ha mai cercato qualcuno da colpevolizzare ingiustamente, nessuno di noi ha mai cercato vendetta, non ci interessa. Cosa ci guadagnamo a vedere una persona in galera senza colpe? Proprio nulla! Mi fa molto male sapere che alcune persone ritengano che il processo abbia preso questa strada solo per le pressioni nostre e della stampa! Bruno, lei fa il suo lavoro, ma mi farebbe piacere che lei tenesse la sua competenza e i suoi commenti per le sedi opportune.
Francesca - 22/04/2004
- Abbiamo letto la mail del Dr. Barra e siamo rimasti sorpresi per quanto da lui scritto, avremmo accettato senza alcuna riserva il contenuto in un’ aula di tribunale mentre consideriamo il nostro sito un luogo non adatto .
Non abbiamo alcuna intenzione di entrare nel merito della sentenza emessa dal Tribunale di Milano , quindi il Dr Barra scriva e tragga le sue conclusioni in altro luogo.
Noi non vogliamo e soprattutto non possiamo dare una risposta e trarre delle conclusioni sulla vicenda in quanto siamo coinvolti personalmente e quindi non abbiamo la possibilità di dare un giudizio imparziale .
Preghiamo il Dr. Barra di non innescare discussioni che producono ulteriore disperazione in tutti noi.
Piera e luigi - 22/04/2004
- Non riuscivo più a scrivere più su questo forum a seguito di un evento che mi ha particolarmente ferito.
Oggi ho trovato la forza di farlo anche e soprattutto perchè mi è stato richiesto da più persone sconvolte da quanto scritto nel forum.
Il giorno 16 ottobre la Repubblica Italiana in nome del popolo italiano - Tribunale di Milano sezione penale 5^ ha pronunciato la sentenza di condanna.
Il serio, delicato e complesso lavoro svolto dalla magistratura è stato molto apprezzato da tutti i familiari il giorno della sentenza.
Da subito i giornali hanno riportato giustamente anche la voce di chi la pensa diversamente.
Sicuramente la magistratura non si cura e non si curerà di tutto ciò, dei nostri e dei loro pareri, come sicuramente non si è curata delle notizie date dai media in merito alla nostra tragedia.
Ma scusate, parlare di influenza mediatica è una trovata che lascia il tempo che trova.
Ricordo a chi preferisce non vedere la realtà che la nostra tragedia è stata la 2^ più grave tragedia a terra della storia dell´aviazione mondiale, e se pensiamo alle ragioni di menefreghismo, incapacità, negligenza, interessi messe a fuoco durante il processo non credo di sbagliarmi nel definirla la più grave in assoluto. Ma cosa si pretendeva?
Che i canali di informazione non aggiornassero la nazione su quanto man mano emergeva? Grazie a Dio non siamo in una dittatura. Abbiamo avuto la grande fortuna di nascere in un Paese libero. Per esperienza indiretta riesco ad apprezzarlo molto questo.
Cosa si pretendeva che noi familiari ci tappassimo la bocca?
Mi permetto di far notare che l´mmagine che si è data di noi familiari attraverso la stampa, la televisione è stata quella di persone forti, che riescono a superare questa tragedia, ma vi assicuro che ci sono molti familiari che oggi soffrono ancor più dell’8 ottobre, per i quali la vita ha perso il suo senso.
Persone sole, completamente sole, che hanno lasciato tutto e tutti per seguire l´Amore della Vita. Ed oggi per loro ancor giovani tutti i momenti di gioia, le ricorrenze, le festività si sono trasformate in dramma. E´ stata loro strappata la gioia del vivere. E non può essere considerata una colpa se una nuova vita non la si riesce a costruire.
Tutto ciò è volutamente emerso in minima parte sugli organi di stampa. Questa tragedia ha distrutto l’atmosfera familiare in molte e molte più di 118 famiglie. E poi ci sono i problemi del vivere quotidiano, che sono ulteriori macigni da sopportare.
Sono state anche rilasciate interviste in cui si parla di una sentenza che ha colpito solo l´ultimo anello della catena, o che sono stati presi solo i pesci piccoli.
Tali affermazioni sono in conflitto rispetto alla sentenza emessa e che tra circa 3 mesi conosceremo nella sua interezza e comprenderemo ancor meglio.
A coloro che si esprimono con questi sillogismi chiedo semplicemente di esplicitare quanto è a loro conoscenza per il raggiungimento della Verità, quella Verità che a mio avviso rappresenta l´unico modo di onorare i nostri 118 Cari.
Parlare in questo modo senza chiarire ad esempio chi sono i pesci grandi rimasti in libertà serve solo a generare confusione.
Anche nell´intervista del sig. Zacchetti si è parlato di una verità che però ancora una volta non è emersa, una verità nascosta dall´omertà di chi millanta di sapere.
E cosa dire di quelle registrazioni andate in onda delle quali avrei piacere di conoscere la fonte di divulgazione, è stato detto che qualcosa non quadra anche se sono vere, un po ambiguo il concetto, comunque resta il fatto che una delle persone in torre di controllo l´8 ottobre, non era conoscenza di cosa fosse il taboga!!!
Assurdo, non mi interessa di chi fosse quella voce, mi auguro solo che sia stato rimosso da quell´incarico per la Vera Sicurezza del volo.
Altro assurdo il fatto che i controllori non siano mai andati a vedere con i propri occhi le vie che percorrono gli aerei da loro guidati. Un consiglio, durante il prossimo sciopero, quando il traffico aereo sarà bloccato, una bella passeggiata sulle piste, sui piazzali e sulle aree di manovra non farà sicuramente male.
Ed uno sciopero per la sicurezza, per protestare per la mancanza degli strumenti che avrebbero evitato la tragedia non è mai venuto in mente a nessuno?
Leggo nel forum che lo scritto del sig. Barra come da sua richiesta è stato eliminato, non so se sia stato corretto farlo, da sempre "verba volant scripta manent", ora chi entra in questo forum come segnalato in "home page" potrebbe non avere il quadro completo della discussione. Certo è che il sig. Barra come correttamente da lui stesso evidenziato è il consulente tecnico del sig. Zacchetti, consulente che come è giusto che sia ha ricevuto l´incarico di dimostrare l´innocenza del suo committente.
Anche se non mi occupo di legge, sono a conoscenza che il sistema giuridico italiano prevede tre gradi di giudizio, quindi attenderò la sentenza definitiva, ma la mia opinione e che gli imputati ed oggi condannati in 1° grado, non abbiano saputo evitarla, e il loro compito era proprio quello. Mi auguro che nelle prossime udienze abbiano il coraggio di indicare gli altri responsabili, gli anelli della catena che a loro avviso mancano all’appello, e non si limitino al disgustoso scaricabarile come hanno fatto finora.
Saluto tutti ed in particolar modo le persone che sono state vicine a me ed alla mia famiglia in questi giorni particolarmente difficili. Grazie.
Giorgio
Giorgio Picciriello - 22/04/2004
- Ognuno ha il diritto di pensare e scrivere quello che vuole,l´importante è che lo faccia con educazione e rispetto verso gli altri.Non vedo nè educazione nè rispetto in una persona che scrive in un sito dedicato a 118 vittime e alle loro famiglie,nel momento in cui si firma "succo d´arancia"(orange juice)
Anna Motta - 22/04/2004
- Vorrei rispondere alla gentile signora che si firma Orange Juice, e che in modo così garbato ha espresso le proprie rispettabili opinioni, per precisare che anch´io, come penso tutti gli altri componenti del Comitato, sono convinto che il sig. Zacchetti non sia il solo colpevole; ma da questo a pensare che il processo e la sentenza che ne è derivata siano stati, come da lei scritto "una presa in giro nei confronti di Zacchetti" ne corre.Il processo è durato qualche mese, sono stati sentiti tanti testimoni e si è giunti alle conclusioni che sappiamo.Se lei, gli imputati stessi ed i loro legali o chiunque altro avete o avrete degli elementi nuovi per coinvolgere altri personaggi potrete sicuramente esporli in occasione del processo di appello e noi tutti ve ne saremo grati.Vorrei però richiamare la sua attenzione su di un particolare.Qualche sera fa, il sig. Zacchetti, intervistato dal direttore de "Il Giornale" nella trasmissione di "Canale 5", riferendosi alle registrazioni mandate in onda, ha affermato:"come in tutti gli ambienti di lavoro anche nella torre di controllo fra colleghi si rideva e si scherzava".Secondo me quando si deve gestire il traffico di qualche decina di aerei in aria, ognuno dei quali con qualche centinaio di passeggeri a bordo, NON SI RIDE E NON SI SCHERZA come se si fosse dietro al bancone di una salumeria.Detto ciò è per me evidente che anche chi non ha operato in modo tale da garantire la sicurezza a Linate, che sia oggi fra i condannati o domani fra eventuali nuovi imputati, ha almeno pari responsabilità.
Ad esempio mi ha sconvolto sentire che i pompieri, sempre e solo ammirevoli a livello individuale, avessero i camion cisterna senza acqua.
Può lei immaginare le conseguenze di una tale superficialità nel caso l´aereo invece di schiantarsi avesse solamente preso fuoco?
118 persone sarebbero arse vive.
Dalle risposte al dott. Barra potrebbe sembrare che ci si voglia accanire contro lo Zacchetti. Posso assicurarle che non è questa la mia intenzione anche perchè mi rendo conto perfettamente che in ogni caso questa è una tragedia anche per lui. Il fatto è che le interviste da lui rilasciate, gli scritti suoi, gentile signora, e del dott. Barra lo fanno chiamare in causa.
E´ però tutto il sistema che non ha funzionato, la superficialià generale, il menefreghismo, il "tirare a campare".
Penso quindi che le voci debbano alzarsi non per cercare di scagionare in toto od in parte qualcuno, ma per chiedere maggior rigore per tutti al fine di evitare che si ripetano drammi come questo imputabili a miserevole sciatteria.
Giorgio Centonze - 22/04/2004
- Leggo con vero interesse e condivido in pieno quanto espresso oggi 22 Aprile da Giorgio Centonze. Grazie Giorgio per essere riuscito ad interpretare così bene i sentimenti ed i pensieri di (spero) tutti noi.
Paolo
Paolo - 23/04/2004
- Mi piacerebbe sapere se poi queste persone, ovvero tutte quelle condannate, sconteranno la pena in carcere, a casa oppure sotto un´ombrellone!
Mi interessa perchè credo che gli esempi seri siano un´incentivo per coloro che ricoprono cariche di responsabilità. Come dire.... se ti dicono.... fregatene del radar di terra Tu saprai rispondere... "e bravo... poi vado dentro io... mettimelo per iscritto..."
Gianni - 22/09/2004
- Come Controllore de Traffico Aereo che si batte (ora ed allora) affinchè eventi come Linate non si verifichino più posso solo dirvi, con estremo rispetto per voi ed i vostri cari, rammarico, rabbia e sconsolazione che la vostra lotta non è servita ad aumentare la generale sicurezza del trasporto aereo italiano. Siete stati usati dallo stesso sistema (politici ed amministratori pubbli e privati) che con la loro sciatterie e brama di potere, soldi e tangenti, imperano più che mai. I veri responsabili non sono neanche stati rinviati a giudizio, il sistema non è stato toccato. Il Controllore, che non dormiva, non si stava mettendoi in tasca soldi sporchi, non stava contrattando poltrone o incarichi fruttuosi, non stava risparmiando su lavori da poche lire ma colpevole solo di esser li, di guidare un sistema marcio e per aver interpretato una situzione viscida è stato condannato ad 8 anni? Vendetta o giustizia? Vi hanno dato in pasto il coniglio per placarvi e non farvi vedere le vere iene.
Un onesto Controllore - 28/06/2006
- Caro onesto Controllore,
La ringrazio per il Suo importante intervento che riapre una argomento molto delicato e basilare.
Certamente mi dispiace sapere che Lei pensa che noi siamo stati usati. Se così è, siamo talmente stupidi di non essercene accorti.
Certamente non si può ottenere tutto subito come con la bacchetta magica.
Anche voi, nonostante siate in prima linea e le vostre continue lotte, non siete riusciti a migliorare la situazione. Chi meglio di voi che conoscete tutti i segreti può agire legalmente e professionalmente per migliorare la situazione.
Noi dobbiamo fare passo dopo passo con estrema cautela. La politica gioca un grande
ruolo in questi ambienti e noi stiamo facendo quanto è umanamente possibile per denunciare anche se in modo non troppo eclatante la diverse problematiche cercando di non essere estromessi.
Anche noi abbiamo avuto grandi problemi di comunicazione, ma non vogliamo mollare. Noi dedichiamo la nostra vita, tempo e soldi per raggiungere i nostri obbiettivi, forse in modo diverso da quelli che intende Lei, ma il risultato è e deve essere il medesimo, LA SICUREZZA DEI VOLI.
Grazie per il Suo intervento, spero possa riaprire un serio e costruttivo dialogo.
Il Presidente - 28/06/2006
- Cari tutti,
leggo i messaggi del controllore serio e la risposta del nostro presidente e sono un poco sconcertato.
So che il nostro Comitato ha fatto tutto il possibile per cercare di ottenere da parte delle Autorità preposte un maggior impegno circa il rispetto delle norme di sicurezza che già esistono ma che, come dolorosamente abbiamo appreso, non vengono rispettate e, soprattutto, NON VENGONO FATTE RISPETTARE.
I massimi vertici dell´ENAC e dell´ ENAV ci avevano assicurato la loro comprensione ed il loro appoggio in occasione degli incontri pubblici organizzati in passato.
Possiamo ora chiedere loro, di nuovo in occasione di un incontro pubblico ed alla presenza della stampa, di raccontarci cosa hanno fatto in effetti portandocene le prove?
Il controllore di volo serio afferma che, essendo loro solo le ultime pedine, poco possono fare per garantirci la sicurezza.
Ma i loro sindacati, che si sono affrettati a costituirsi parte civile nel nostro processo,
lo hanno fatto solo per avventarsi come avvoltoi su possibili risarcimenti oppure intendevano usare il loro indiscusso potere ( abbiamo due ex sindacalisti alla presidenza di camera e senato) per pretendere una maggior sicurezza nell´interesse di tutti?
Possiamo in occasione di quel pubblico dibattito che vorrei si organizzasse al più presto, chieder anche a loro che cosa hanno fatto di concreto?
Giorgio Centonze - 30/06/2006
- Caro controllore,non sono daccordo con lei quando dice che la nostra lotta non è servita a niente.
Intanto a Linate, dopo soli 3 mesi dall´incidente è stato messo in funzione il radar di terra.
In seguito, la segnaletica verticale e orrizzontale è stata aggiornata e migliorata secondo le normative internazionali ICAO.
Il raccordo R6 (erroneamente percorso da chi guidava il Cessna) non è piu´ possibile utilizzarlo come scorciatoia cosi come è stato fatto in passato.
Altri radar di terra stanno per essere realizzati a Venezia e Bologna, anche se in queste citta´ non si creano situazioni metereologiche gravi come a Milano Linate.
Lei dice che siamo stati usati? Io non credo propio. Anzi, in tutte quelle manifestazioni, ed incontri organizzati dal Comitato8ottobre, in cui io ho preso parte, ho sempre riscontrato nei politici e nei privati che vi partecipavano, una sincera comprensione e partecipazione al nostro dolore.
Sul controllore che ha fermato il Cessna per 15secondi prima di dare l´OK a continuare il rullaggio, io mi sento di affermare che aveva intuito dove si trovava l´aereo. Il Cessna si trovava su quel raccordo (R6), che gia´ tante altre volte in passato veniva usato come scorciatoia per risparmiare tempo nel condurre veicoli verso la pista di decollo, e quindi perchè non utilizzarlo anche quella mattina?
Vendetta o giustizia?
Io spero, che alla fine, vengano almeno giudicati colpevoli.
Purtroppo per noi, nessuna sentenza e nessun tribunale ci potra´ restituire i nostri cari.
Ma a Loro,E´ DOVUTO, non un capo espiatorio per smorzare le polemiche, non una condanna esemplare, bensi una ammissione di colpa di resposabilita´,da parte di chi poteva fare di piu´ e non ha saputo e/o voluto fare di piu´. Quei signori che operavano a Linate e che erano li,erano li ben stipendiati, con il compito di evitare incidenti e garantire la sicurezza dei voli, sanno, in cuor sanno, che non hanno fatto quel qualcosa in piu´che avrebbe evitato la strage.
Di questo almeno sono certo che si sentono colpevoli.
Giuseppe - 02/07/2006
- Credo che l´argomento sia di grande interesse Grazie a Dio io non ho subito perdite in quell´incidente ma che viaggio spesso in aereo e seguo con attenzione il vostro Sito. Mi auguro che molti dicano ciò che pensano in merito. Grazie per aiutare tutti noi ad volare più tranquillamente
Vincent - 04/07/2006