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Processo
Il tema della sopravvivibilità
Esprimo profondo cordoglio per quanto successo. Leggere il riporto ANSV è stata per me una sofferenza ed ad un certo punto ho dovuto smettere di cercare di immedesimarmi con chi è stato coinvolto nell´incidente. Mi farebbe piacere di sapere se durante il processo si è parlato del tema della probabilità di sopravvivenza. I soccorsi sono stati adeguati in termini di uomini e mezzi? Sono stati fatti paragoni con altre organizzazioni aeroportuali Europee? I soccorsi sono partiti in tempo? Nel caso fosse stato possibile avere servizi di soccorso migliori, vi sarebbe stata la possibilità che qualcuno sopravvivesse? Grazie per le risposte.Francesco Moorsel - 21/05/2004Risposte
- Caro Francesco,non sono la persona più adatta a rispondere ai tuoi quesiti tecnici e penso ti risponderà qualcuno più informato di me.Io sono solo una vedova di Linate, che ha perso il marito di 57 anni.Mio marito aveva alle spalle un´esperienza più che trentennale di viaggi in aereo in tutto il mondo, anche in paesi a rischio. Non gli era mai successo nulla, non aveva mai nemmeno perso le valigie.18 terribili secondi sono intercorsi tra l´impatto con il Cessna e lo schianto nel toboga.La violenza dell´urto è stata tale da non lasciare speranza. Oltre a ciò, il tetto dell´aereo dove si trovava mio marito è stato schiacciato dal tetto del toboga crollato. Più dietro le fiamme hanno anche distrutto i corpi rendendoli irriconoscibili.
Io sono stata fortunata : mi hanno dato un corpo, rotto, in un sacco di plastica. Altri hanno avuto solo dei resti carbonizzati.
Io penso solo a quei 18 secondi............provo a contare fino a 18 sapendo che alla fine c´è la morte. E´ tutto qui. Cristina
Cristina - 27/05/2004
- Il nostro mondo sparisce piano piano, se mi volto indietro tutto quello che era prima ora non è più.
Mio zio quando se ne ando´ si rese conto di quello che stava accadendo e comincio´ a salutare con la mano a segno imperituro del suo credo per la resurrezione dei morti. Mio padre se ne ando´ con un ictus ad un Natale qualsiasi; non ho idea di come abbia vissuto quel momento. Io non ero a casa, ma so che si confesso´ il giorno prima. Mio cugino ebbe un incidente in auto e mori´ dopo due anni di coma più o meno vigile. Il mio primo amore è morto di AIDS ed ancora me la sogno fresca com´era quando aveva 14 anni. Mio zio Berto è morto di infarto e senza sacramenti, solo nel suo appartamento da divorziato. Io credo che tutti loro hanno trovato un momento per ringraziare Dio prima di morire ed hanno pensato ai loro cari subito dopo. Noi siamo nei loro cuori, cosi´ come loro sono nei nostri.
Fortunatamente la vita mi ha portato altri amici, altri amori, anche se questo non ha colmato l´assenza dei miei cari che non ci sono più. Ma ancora li sogno e vivo momenti felici con loro durante i miei sogni. Forse sono un uomo fortunato anche se mi trovo sempre più spesso a pensare ad un passato che non esiste più. Non so se tu il tuo lutto lo vivi cosi´, ma ho pensato di far bene a descriverti come io vivo i miei lutti. Forse aiuta, forse fa meno male, non so, ma la tua mail mi ha condotto a questi pensieri.
Condoglianze
Francesco
Francesco Moorsel - 04/06/2004