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Processo
Udienza 26-06-06 sospesa
Ho appreso con profondo rammarico quanto è successo ieri al Tribunale di Milano,circa la mancata udienza del processo abbreviato per la strage di Linate.
E´ incredibile che in un Tribunale come quello di Milano si verifichino certe situazioni.
Sono rimasto profondamente indignato per l´assoluta mancanza di rispetto e considerazione verso i numerosi parenti delle vittime, le quali,l non essendo state preventivamente avvisate della sospensione, hanno dovuto sobbarcarsi oltre a lunghe ore di viaggio,una inutile attesa in Tribunale .
Tanta indifferenza,svogliatezza,disattenzione e superficialita´, mi hanno tristemente ricordato quanto gia´ avvenuto per la nostra tragica vicenda di Linate.
Tutto questo è preoccupante.
Preoccupante perchè è da questo Tribunale che noi parenti delle vittime ci attendiamo il massimo impegno e la massima professionalita´ per fare veramente luce e giustizia su quanto accaduto a Linate.
Un forte abbraccio a tutti.
GiuseppeGiuseppe - 27/06/2006Risposte
- Dopo aver letto il messaggio del Presidente e di Giuseppe, ho quasi la certezza che "quelli che comandano" arrivino da un´altro pianeta perchè, quando parlo con i miei pari, "quelli che eseguono", nassuno ragiona o disprezza il prossimo come i Suddetti.
Per quello il mio Lorenzo non c´è più!Giovanna - 28/06/2006 - Grazie Giuseppe per il tuo preciso intervento.
Mi farebbe piacere sentire le reazioni di chi ci legge.
Fatelo per piacere!Il Presidente - 28/06/2006 - Poveri famigliari delle vittime mi fate pena! Ma davvero credete che i vostri sforzi siano premiati? Dove pensate di vivere, siamo in Italia! I tempi della giustizia sono lunghi non certo per tutelare le vittime, ma solo per proteggere i potenti. Della vostra strage nessuno parla più, la stampa ormai vi ha abbandonato; interessano molto di più le perversioni sessuali dei nostri politici, prìncipi (si fa per dire ) compresi, o le vicende di un calcio di cui tutti sapevano già tutto e da sempre.
Continuate a piangere i vostri 118 morti perchè solo questo vi resterà e, come sempre, finirà che a pagare non sarà nessuno perchè nessuno era responsabile, o meglio, i veri responsabili sono stati quei 118 che non avevano nient´altro da fare che andare a lavorare lontano da casa, la colpa è solo loro, se invece si fossero candidati in qualche partito politico, non importa quale, sarebbero ancora qui ed occuperebbero un comodo seggio in parlamento con tutto una serie di privilegi che tutti sappiamo. Continuate pure ad organizzare convegni seminari sulla sicurezza aerea tanto non servirà a nulla.
dario - 29/06/2006
- Ciao a tutti,
questa mattina ho letto le discussioni sul nostro Forum e l´intervento di Dario mi ha fatto davvero imbestialire!
"Caro" Dario, non so davvero chi tu sia e e a che titolo scrivi certe cose! Innanzitutto una frase del tipo "mi fate pena" trovo sia molto maleducata! Noi non cerchiamo e non abbiamo mai cercato compassione nè tantomento di intenerire o "fare pena" a qualcuno! Siamo sempre stati molto dignitosi, forse troppo e quindi la tua pena tienila per qualche altro soggetto.
Seconda cosa, non ti preoccupare che a piangere la morte di mio padre ci penso da sola e non mi serve certo che tu mi dica "di piangere perchè "solo questo ci resterà"...Vorrei anche ricordarti che Noi siamo persone ed oltre a piangere (ma questo a te non deve interessare) siamo capaci di vivere comunque una vita e, forse, diamo fastidio proprio perchè, a differenza di molti, davanti a uno "schifo" che ci ha spezzato il cuore e ci ha tolto tantissimo, non abbiamo abbassato la testa, non ci siamo chiusi nella nostra disperazione, ma abbiamo reagito! Non abbiamo mai sbraitato contro nessuno, non abbiamo cercato compassione, ma anzi, abbiamo cercato di tirare fuori dal nostro malessere qualcosa di buono! Forse ti sfugge il fatto che l´essere umano, se vuole, ha la capacità di reagire e di trasformare rabbia e disperazione in qualcosa di utile e buono per gli altri. Noi crediamo in quello che facciamo e, per fortuna, al mondo non sono tutti come te che credi che qualsiasi tentativo di migliorare le cose sia vano. Noi almeno ci proviamo, tu, nel tuo piccolo, cosa fai per migliorare "quell´Italia" che, mi pare di capire, non ti va molto a genio?
Un´ultima cosa......."quei 118" ricorda che erano persone e quindi parlane in modo un tantino più rispettoso.
Saluto tutti con la speranza che ciò che volevo dire sia stato compreso!
Francesca - 30/06/2006
- Che tristezza!!!!
E´ vero, noi continuiamo a piangere i nostri morti, cerchiamo, a costo di sacrifici fisici e morali, di essere presenti alle udienze; i nostri sforzi e il nostro impegno sono volti al desiderio di giustizia, alla ricerca della verità, alla richiesta di quella sicurezza che se ci fosse stata, ci avrebbe lasciato la gioia di continuare a vivere con i nostri 118....
E la giustizia deve venirci dalle aule del tribunale.....
Ma la Giustizia, nel suo iter, prevede anche sospensioni improvvise di udienze con mancate comunicazioni?...
Svogliatezza, superficialità,indifferenza sono il trattamento riservato a chi, pur soffrendo, non si arrende e chiede GIUSTIZIA nelle aule dove tale GIUSTIZIA dovrebbe essere sancita?
Ripeto.....che tristezza!!!!!
Adele - 30/06/2006
- Sono indignata anch´io come tutti i famigliari per la sospensione dell´udienza. Ma vorrei rispondere a DARIO dicendo che è vero che il sistema che ci circonda è malato e corrotto e che forse i veri colpevoli non lì sapremo mai e quelli incquisiti sconteranno pene ridicole ma noi non ci arrendiamo perchè se tutti facessero come te anche quel poco di giustizia andrebbe a farsi benedire ... Noi continueremo nella nostra attività perchè lo dobbiamo ai nostri cari è questo il modo giusto di ricordarli cercare di evitare il ripetersi di altre tragedie come queste.
sara - 03/07/2006
- Caro Dario 5 anni fa la vita di 118 persone in un attimo è stata spazzata via dall´incuria, il pressapochismo, menefreghismo e quant´altro si possa aggiungere...A chi è rimasto, e siamo in tanti, è toccato il compito di raccogliere i cocci, rimboccarsi le maniche e ricostruirsi una vita... perchè da quel maledetto lunedi di ottobre è morta anche una parte di noi... Da lì in poi è stato come partire dal giorno zero... Molte volte con i miei genitori ci siamo sentiti snobbati da chi invece avrebbe dovuto tutelarci, salvaguardare i nostri diritti di cittadini e di parenti affranti da un dolore talmente inimmaginabile che non si può nemmeno iniziare a spiegare... Molte volte andando alle udienze, guardando il telegiornale o leggendo i quotidiani, c´è anche parso, come dici tu, ( mi permetto di darti del tu) che i colpevoli di tutto fossero proprio i nostri cari, colpevoli di essersi fidati, di essere saliti quel giorno su quel maledetto aereo.. E´ vero, a volte, lo dimostra anche quello che è accaduto di recente per le ultime udienze, ci siamo sentiti presi in giro, forse come dici tu quello che è stato fatto finora non è servito e non servirà a niente, però credo che finchè avremo fiato in gola non smetteremo mai di batterci perchè le cose un giorno possano cambiare,almeno ci stiamo provando.. Lo dice il nome stesso del nostro comitato "Per non dimenticare"... e noi non vogliamo e non possiamo dimenticare......
Mara - 04/07/2006
- Consapevole che questa mia risposta alla riflessione del Sig.Dario non troverà un largo appoggio tra i visitatori del sito,penso che io debba ugualmente esprimere la mia opinione e mi scuso da subito se involontariamente urterò i sentimenti di qualcuno che non la pensa come me in proposito,ma è come avere un sassolino nella scarpa ed è bene che io lo tolga ,perchè sinceramente non ho proprio apprezzato,anzi mi ha dato piuttosto fastidio il modo con cui il Sig.Dario ha palesato i suoi pensieri,seppur in modo lecito,con il suo scritto.
Il suo mi è sembrato uno sfogo contro un sistema "malato" senza tenere minimamente in conto su chi sono i suoi interlocutori.
Facciamo pena? Non credo proprio.
I seminari e i convegni sulla sicurezza aerea organizzati non servono a niente? Forse è così,ma rimane il fatto che il Comitato 8 ottobre si sta adoperando per provare a migliorare qualcosa,magari con poco o senza successo,ma ci sta provando.
La cosa che forse non è ben chiara,è che se il Comitato riuscirà a migliorare o anche solo a portare all´ attenzione degli organi competenti anche la minima "magagna" del sistema aereoportuale,questo non sarà a vantaggio di coloro che hanno già pagato con la propria vita l´inefficenza e l´incuria di molti addetti ai lavori,ma andrà a beneficio di tutti quelli che ogni giorno salgono su un aereo,politici,calciatori o gente comune che sia.
Chi mi fa pena invece? Non certo i parenti delle vittime che sì, sperano in una giustizia vera e non insabbiatrice che forse non avranno,ma che a mio avviso cambierà poco per quanto riguarda le nostre vite ormai segnate,nessuno ci restituirà più i nostri Cari!
Mi fanno pena tutte quelle persone che pur viaggiando spesso in aereo non si preoccupano delle condizioni in cui lo fanno.Sono loro,a mio parere,quelli che dovrebbero interessarsi di più di come funzionano i nostri aereoporti,loro quelli che dovrebbero urlare le loro perplessità e le loro paure e non fregarsene pensando che quello che è accaduto l´8 Ottobre 2001 sulla pista di Linate sia stata solo una fatalità,e che non potrebbe ricapitare un´altra volta.
Il Comitato cerca di fare qualcosa per tutti gli italiani e la risposta è che facciamo pena? Che i nostri Cari dovevano fare i politici per essere ancora tra noi? Che ai mass-media interessa più uno scandalo sessuale piuttosto che la sicurezza aerea?
Bene, a me personalmente viene da rispondere solo una cosa :"arrangiatevi" io personalmente ho già dato e se a voi sta bene che le cose continuino ad andare avanti così vi auguro solo vi vada sempre tutto magnificamente quando salite su di un aereo,perchè se così non fosse entrereste a far parte di un "club esclusivo",quello dei disperati,quelli che fanno pena al Sig.Dario,solo perchè sperano nella giustizia,consapevoli che comunque andranno le cose rimarranno sempre disperati.
Anna
Anna - 04/07/2006
- Brava, Francesca.
Abbiamo letto il tuo pensiero, e siamo
perfettamente d´accordo con quello che
hai espresso.
Sono quasi cinque anni che e´ nato il nostro
Comitato,ma il tempo non ha ridotto l´impegno nel perseguire gli obiettivi che erano stati prefissati.
Siamo sicuri che in avvenire continueremo
il nostro cammino con serieta´ e costanza, perche´ solo cosi´ saremo certi
di avere onorato i Nostri Cari.
MIRTA E VITTORIO - 05/07/2006
- Milano, 14.45
Tre assolti, quattro condanne
Sentenza "leggera" alla fine del processo.
Il Gup di Milano ha condannato 4 imputati di disatro colposo plurimo aggravato alla fine del processo x la strage.
Tre imputati sono stati assolti, si tratta di due dirigenti Sea e un dirigente Enav. I condannati invece sono tutti dirigenti Enav.
A 4 anni e 4 mesi è stato condannato Fabio marzocca, direttore Enav, mentre a 3 anni e 10 mesi sono stati condannati il responsabile del centro assistenza volo liante, Raffaele Perrone, e il funzionario Enav Nazzareno Patrizi. A 3 anni e 4 mesi è stato condannato un altro funzionario Enav Santino Ciarniello.
Assolti in base all´articolo 530 secondo comma (assimilabile alla vecchia assoluzione x insufficienza di prove) i dipendenti Sea Antonio Cavanna e Giovanni Grechi. Assolto invece con formula piena il funzionario Enav Sandro Gasparrini.
tina - 07/07/2006