Comitato 8 Ottobre - Per non dimenticare

Forum

  • Processo

    Tutto è talmente assurdo da non poterci credere ma è la realtà.

    Un mio caro amico è stato coinvolto nell´immane tragedia di Linate, uso questo spazio per esprimervi con rispetto la mia vicinanza ed il mio sentire.
    Consiglio a tutte le persone che leggono questo importante ed interessante forum la lettura della relazione tecnica dell´ Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV) del 20 gennaio 2004, in particolare il capitolo 3 - Conclusioni (da pag. 161 a pag. 170) in cui sono elencate le cause della tragedia.
    Il documento è presente nell´area "Pubblicazioni" del sito.
    Ricordo che l´ANSV è terza tra le parti coinvolte nel processo.
    Alla luce di quanto lì scritto la sentenza del 7 luglio mostra "in toto" la sua assurdità e si spiega razionalmente solo attraverso probabili pressioni fatte per spingere il giudice "Caccamo", forse parente del "Caccamo" ben rappresentato dal bravo Teo Teocoli, a stilare una simile sentenza.
    Mentre il Caccamo di Teocoli fa ridere, il Caccamo giudice fa ben altro effetto!
    Aspetto di poter leggere le motivazioni di tale sentenza che ha assolto il direttore di un aeroporto a cui sono imputabili buona parte delle cause della tragedia, come si legge chiaramenente nella relazione dell´ANSV.
    Visto che il suo ruolo, come più volte affermato nella sua difesa, era di fare il passacarte, anche se si presentava quale direttore, poteva almeno controllare che il suo aeroporto non corrispondeva a quanto riportato sulla mappa in dotazione ai piloti, poteva almeno controllare che l´equipaggio del CESSNA non era qualificato per volare in simili condizioni e bloccarne la partenza.
    Neanche il passacarte è stato in grado di fare o forse nel passare le carte aveva l´accortezza di mantenere sempre la parte scritta rivolta verso la scrivania e per questa ragione lui non era a conoscenza di alcun problema relativo all´aeroporto da lui diretto.
    A mio modo di vedere, ma ovviamente posso sbagliare, qualche pezzo da 90 del Ministero del Tesoro avrà chiamato un suo alter ego al Ministero di Grazia e Giustizia chiedendo di chiudere un occhio sulle persone ENAC coinvolte nel processo, considerato che l´ENAC non ha una assicurazione ma ne risponde direttamente il Ministero del Tesoro.
    Sicuramente il giudice Caccamo non ha avuto problemi a chiudere un occhio visto che già durante le udienze li teneva chiusi tutti e due.
    Questo significa che nel tanto autolodato panel assicurativo, il Ministero del Tesoro potrebbe chiedere un rimborso alle altre assicurazioni coinvolte? Credo che sia lecito domandarselo.
    Ogni volta che si parla della tragedia di Linate sui giornali, è sempre presente un articolo di lode al panel assicurativo per gli alti risarcimenti erogati: ma i signori (componenti) del panel che valore danno alla vita di una persona? Loro quale risarcimento ritengono congruo par la vita di un proprio figlio.
    Ci pensino su un attimo e lo facciano sapere.
    Secondo loro con il risarcimento si annulla il dolore?
    Penso di poter interpretare il sentire di molti nell´affermare quale padre di essere disposto a restituire tutti i risarcimenti possibili e magari aggiungervi i risparmi di una vita pur di poter riabbracciare un figlio.

    Una segnalazione in relazione all´INAIL, sicuramente in pochi (ovviamente i familiari coinvolti ne sono ben a conoscenza) sono a conoscenza che il vitalizio erogato dall´INAIL a seguito di decessi sul lavoro o "in itinere" come nel caso di molte delle vittime della tragedia di Linate, l´INAIL lo trattiene dal risarcimento erogato dalle assicurazioni. E´ il diritto di rivalsa dell´INAIL come previsto dalla legge.
    L´INAIL calcola l´entità del vitalizio sulla base dell´età del coniuge e dei figli e quindi trattiene tali somme, spesso ingenti, dai risarcimenti (azzera praticamente il danno patrimoniale riconosciuto dalle assicurazioni).
    Nel caso che il coniuge dovesse risposarsi, l´INAIL cessa di erogare il vitalizio. Non voglio neanche pensare al caso di un decesso, per l´INAIL sarebbe un bel colpo (nel senso di guadagno).
    L´INAIL arriverebbe quindi a guadagnarci dalle vittime della tragedia di Linate, e la legge lo consente.
    Inoltre l´entità del vitalizio INAIL dipende dal reddito, se per caso, come avviene solitamente, si ha un aumento di reddito, per anzianità, per crescita professionale, perchè si trova un lavoro più remunerativo, l´INAIL immediatamente riduce il vitalizio.
    Ma visto che nel caso delle vittime di Linate il vitalizio all´INAIL è stato pagato anticipatamente (ripeto che è stato trattenuto dall´INAIL direttamente dai risarcimenti), è doppiamente assurdo che l´INAIL riduca il vitalizio al crescere del reddito.
    Significa che per tutta la vita si è destinati ad avere lo stesso reddito totale magari aumentando le proprie responsabilità sul lavoro.
    Nel conteggiare quanto trattenere dai risarcimenti l´INAIL ha tenuto conto dell´eventualità di carriera dei coniugi.
    E poi l´INAIL non lo pagavano già direttamente le vittime attraverso i loro datori di lavoro?
    Tutto è talmente assurdo da non poterci credere ma è la realtà.

    Scusatemi per l´intromissione, vi sono vicino.
    Francesco - 27/07/2006
  • Risposte

  • Vedo con piacere che il mio appello a scrivere sul sito è stato subito accolto.
    Bravissimo Francesco, stupenda la tua analisi. Ma in che paese viviamo!!!
    Io ho sempre dichiarato, contro il parere di tutti, di avere fiducia nella giustizia Italiana.. Avevo torto, non avrei mai immaginato che si potesse arrivare a tanto.
    Grazie Francesco, scrivi ancora. E´ bello leggerti.
    PS: ma se quello che sta emergedo corrisponde a realtà: chi deve andare in galera?
    Il Presidente - 27/07/2006
  • Caro Francesco,permettimi di darti confidenzialmente del tu,ho letto il tuo messaggio e,credimi le tue parole debbo dirti hanno colto nel segno,tutto ciò che dici risponde ad una sacrosanta verità,questo nostro dramma lo viviamo tutti come una sporca "storia infinita". Io non posso purtroppo ipotecare il mio futuro per cui non avrò la gioia di vedere primeggiare la giustizia ma,mi auguro con tutto il cuore che la mia piccola nipotina non debba diventare adulta prima che le venga concesso il diritto di sapere chi ha "ucciso"suo papà,diritto che tutti meritano perchè l´unico grande nostro errore è stato porci a questi "signori" con umiltà e grande dignità,ma ciò non vuol dire essere calpestati e trattati con "indifferenza"come se le vite di chi tanto abbiamo amato debbano solo ed unicamente avere un "prezzo". Sono bastati pochi secondi per cambiare l´esistenza di tutti noi,sogni,aspettative,progetti... tutto vanificato e ci vengono a raccontare che è il "signor nessuno"responsabile di questa assurda illogica tragedia. E´ semplicemente paradossale,vergognoso,irrispettoso verso chi chiedeva il diritto di vivere. Caro Francesco,un semplice grazie per dirti che sono orgogliosa d´apprendere che su questa minuscola terra non ci sono solo minuscoli uomini. Ornella
    ornella - 28/07/2006
  • Ciao a tutti.......ci mancava solo l´indulto! Mio Dio, non oso immaginare come possa sentirsi ora il mio papà. Lui che mi ha insegnato i valori della vita, Lui che mi ha insegnato che ogni cosa che si fa (e quindi , anzi soprattutto, quando si lavora) va fatta nel migliore dei modi, Lui che mi ha insegnato il senso di responsabilità.....chissà che schifo sta provando, forse lo stesso che proviamo tutti noi!!!! Io lavoro, sono nel mondo "dei grandi", e so che al massimo, se mi distraggo o faccio male il mio lavoro, mi prendo un cazziatone e do più lavoro ad altre persone eppure faccio tutto al massimo, cercando di dare il meglio per non far ricadere le conseguenze del mio lavoro "mal fatto" su altre persone.... Loro, che lavorano con la "vita delle persone", che hanno la responsabiltà di milioni e milioni di vite umane che viaggiano, Loro che per noncuranza, distrazione e chissà che altro hanno contribuito ad una simile tragedia, Loro così bravi a rivestire ruoli di potere nel momento di raccogliere meriti e così bravi a fare un passo indietro, disconoscendo il Loro potere, nel momento della condanna....CHE SCHIFO! Ho sempre avuto fiducia nel processo, nella giustizia, mi sono illusa che almeno questa volta l´Italia avrebbe dato il buon esempio, mi sono illusa che gli "assasini" di mio padre sarebbero stati puniti, e invece........Nessuno pagherà, nessuno sarà colpevole per una simile tragedia, resteranno solo il nostro dolore e la nostra rabbia e i nostri Angeli non avranno mai giustizia! Sono sfiduciata e se penso al mio futuro, a quando diventerò mamma, ho molta paura, non voglio che i miei figli debbano vivere lo schifo che stiamo vivendo noi, non voglio che crescano in un mondo senza valori, dove la vita delle persone non vale niente!!! Spero, ma ormai ho perso la fiducia, che le cose possano ancora cambiare.... Mando un abbraccio forte ai Nostri Angeli e atutti voi del Comitato e non che ci siete vicini!
    Francesca - 29/07/2006
  • Gli occhi verdi del mio micio Toby questa sera mi guardavano. Parevano chiedermi dove fosse il nostro papà, il papà che lo accarezzava, lo sgridava e lo prendeva in braccio. Lui non c´è, Toby è andato via, c´è solo la mamma. Da sola. Sola nel suo giardino che stasera sembrava incantato, sola ad ascoltare il rumore delle onde del lago, uno sciabordio freddo che le gelava il cuore. Erano 118 e lui era con loro. ´´Non ci sono sopravvissuti´´ ci hanno detto. - E chi se ne frega -Nessuno sarà incolpato per quei morti: l´uno non poteva vedere, l´altro non poteva sapere, l´altro ancora non poteva fare.... Sembra la filastrocca delle tre scimmiette. Cosa di resta di quei 118 corpi sfondati e bruciati? Le cause ? Le colpe ? CHI SE NE FREGA ! ADESSO C´E´ L´INDULTO. VIVA L´INDULTO, L´importante è non fare la galera. L´importante è trovare il modo di uscirne. C´è sempre un modo di uscirne, in Italia. A meno che tu non sia proprio sfigato, ma tanto, tanto sfigato. Grazie Giudice Caccamo, un nome una garanzia. 118 morti, Toby e tu sei qui che ti strusci, tu cerchi le mie coccole e mi dai la tua viva presenza. Mi basta? Mi basta la compagnia del mio micio. E dei 118 morti, chi se ne frega!
    Cristina Cameroni - 01/08/2006
  • Caro Paolo, ti chiedi ancora in che Paese viviamo? Di cosa ti stupisci? Io mi chiedo in quale mondo pensavi tu di essere vissuto fino ad ora. Non leggi anche tu i giornali tutti i giorni? Faccendieri e banchieri che sperperano e si incamerano impunemente i risparmi della povera gente. Case occupate alla faccia degli aventi diritto. Terroristi seduti in Parlamento. Ora le carceri che si svuoteranno temporaneamente per poi riempirsi nuovamente dato che maggior parte tornerà a delinquere causando danni e dolori a tante nuove vittime. Poliziotti e carabinieri, che ogni giorno rischiano la vita per noi e per la nostra sicurezza, che si vedono distrutta la carriera e la vita per un malinteso senso del Diritto. Responsabili di crimini orrendi e violenze su minori assolti per "vizi procedurali" E via di seguito. Tutto quanto sicuramente rispondente alle possibili interpretazioni delle leggi vigenti ma che lascia stupito e con l´amaro in bocca e la desolazione nel cuore chi vorrebbe una Giustizia applicata secondo il normale buon senso. Ma non possiamo prendercela con nessuno se non con noi stessi. E´ il Paese che abbiamo voluto.
    Giorgio Centonze - 07/08/2006
  • IL GIORNO – venerdì 22 settembre 2006.
    di Marco Ruggiero
    Peschiera. Tentata corruzione sull’incidente del 2003.
    Soldi per nascondere la verità 4 arresti per il disastro aereo.
    Sembrava un caso archiviato. Un disastro aereo provocato da uno stormo di uccelli risucchiati da uno dei motori. E invece, nel corso delle indagini, è emreso anche altro dietro la sciagura del Learjet 45 caduto il 1° giugno del 2003 in un capannone industriale di Peschiera Borromeo a poca distanza da centinaia di tifosi che seguivano il giro d’Italia.
    Un tentativo di corruzione ai danni di un perito nominato dalla Procura che aveva il compito di stabilire se il copilota dell’aereo, …, morto nello schianto insieme al pilota …, era abilitato o meno a guidare l’aerotaxi con passeggeri a bordo.
    Nel momento in cui dalla perizia è emerso che il copilota non aveva addestramento sufficiente, i due soci della ditta proprietaria dell’aereo, la Eurojet, per evitare il crollo dell’azienda, gli hanno offerto 125 mila euro. E lo hanno fatto tramite la madiazione di un ispettore dell’ENAC, a cui è andata una teangente di 25 mila euro e del loro avvocato di fiducia.
    Ma il perito non è stato al gioco e ha denunciato tutto alla pm titolare dell’indagine … E così ieri pomeriggio, dopo mesi di lavoro nell’ombra, i carabinieri del nucleo operativo coordinati dal tenente colonnello … e dal tenente colonnello …, hanno arrestato i 4 corruttori.
    Due in flagranza di reato, l’ispettore ENAC …, e l’avvocato … , presi mentre mettevano o 125 mila euro in mano al perito e gli altri due i soci titolari dell’Eurojet … fermati nella sede dell’azienda. Per tutti l’accusa è di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e cirruzione in atti giudiziari.
    E pensare che l’inchiesta sul Learjet era arrivata addirittura ad archiviazione. E probabilmente lo sarà, per quanto riguarda lo schianto, causato quasi certamente da uno stormo di uccelli infilatisi in uno dei due motori del jet al momento del decollo da Linate.
    Ciò che ha spinto il Gip a proseguire le indagini anche in un’altra direzione è stata la forte protesta dei parenti del pilota, …, i quali sostenevano a gran voce che il copilota… non era abilitato a guidare l’aereo a prescindere dalla certificazione in suo possesso fornitagli dalla Eurojet.
    I magistrati decisero così di affidare gli accertamenti a un perito esperto in addestramento di piloti e in breve il perito scoprì che effettivamente la ditta Eurojet aveva concesso l’abilitazione al copilota senza che questi avesse completato il ciclo addestrativo.
    Una conclusione che se portata a conoscenza dei magistrati avrebbe significato la fine dell’attività per la Eurojet, il crac economico.
    E così, nel giugno scorso, i due soci titolari decidono di corrompere il perito. Per avvicinarlo si servono di un ispettore dell’ENAC di Linate a cui offrono 25 mila euro e il loro avvocato di fiducia. Ma il perito racconta subito tutto al pubblico ministero.
    Le indagini scattano immediatamente. I carabinieri del nucleo operativo in poco tempo raccolgono gli elementi utili a incastrare i corruttori e ieri pomeriggio fanno scattare la trappola.
    Alle 14, in via dell’Aviazione, arrivano due auto: su una vettura c’è il perito, sull’altra ci sono l’ispettore dell’ENAC e l’avvocato. Le due macchine si fiancheggiano. L’ispettore dell’ENAC sale su quella del perito, gli consegna una busta con 125 mila euro e prende la consulenza falsa. Poi scende per farla vedere all’avvocato, la persona giusta per verificare che sia effettivamente credibile. Ma proprio in quel momento spuntano i carabinieri e per i due scattano le manette.
    Contemporaneamente, nella sede della Eurojet, vengono arrestati i due soci titolari.
    tratto dal Giorno - 22 settembre - inserito da Gio - 23/09/2006
  • IL GIORNO – venerdì 23 settembre 2006.

    Schianto dell’aereo: volevano far cadere la colpa sul pilota.
    Altre perizie nel mirino dei pm.
    Corruzione e perizie truccate potrebbero non essere limitati al dopo incidente di Peschiera-Borromeo. Ieri è stato perquisito l’ufficio di …, ispettore ENAC a Linate. La procura potrebbe aver acuisito altri documenti che porterebbero ad allargare l’inchiesta. Casi di corruzione e perizie truccate potrebbero essersi verificati in occasione di altri incidenti aerei, strage di Linate su tutte. Altri funzionari ENAC potrebbero finire nel mirino della magistratura.
    “Cento, centocinquantamila … Si può arrivare a duecentomila per una consulenza favorevole a Eurojet, partendo dal presupposto che la colpa dell’incidente è stata comunque del comandante”. Sarebbe stato … ispettore ENAC a Linate, a fare la proposta ad un consulente incaricato dalla Procura di accertare le cause dello schianto del Learjet 45 su un capannone di Peschiera Borromeo, presso Linate. Morirono in due, pilota e copilota, nell’incidente avvenuto il primo gigno del 2003, a poca distanza dalla folla che seguiva l’ultima tappa del Giro d’Italia e che assistette al disastro.
    Di fronte alla proposta, il consulente si rivolse però ai magistrati, e in seguito alla sua denincia due giorni fa sono stati arrestati in quattro con l’acusa di corruzione: oltre a …, presunto intermediario della tangente., l’avvocato …, il legale rappresentante della Eurojet, a cui apparteneva l’aereo caduto e il suo socio.
    “Mi rappresentò che accettando l’offerta – ha messo a verbale il consulente – avrei fatto un favore anche a lui, che sarebbe stato retribuito da Eurojet per la sua opera di mediatore”. Nell’ordinanza con cui il gip …. Facendo proprie le argomentazioni del pm…, ordina l’arresto dei quattro (ma l’ispettore e l’avvocato sono stati catturati in flagranza di reato dai carabinieri mentre consegnavano il denaro al consulente) il giudice parla di “tenace strategia corruttiva” da parte degli indagati e di una loro “capacità criminosa mostrata nell’organizzazione della dazione di denaro”, nonché di “volontà di interferire in un procedimento penale per omicidio”. … l’ispettore ENAC (“io sono il loro ispettore referente”, spiegava al consulente in riferimento a Eurojet), il 22 giugno scorso, al telefono, cercava di far valere il suo ruolo in ENAC: “Il documento che mi ha fatto firmare l’ENAC è lì, ed è in visione, io resto fino a 77 anni se loro lo vogliono, e siccome qui a Milano, non c’è nessuno che possa sobbarcarsi l’aviazione generale come me …”. “Non pensare poi che … -prosegue l’ispettore ci sono i fornitori degli aeroplani, i venditori, con i quali li posso ricattare. Ma io non me lo sono neanche posto questo problema, perché loro sarebbero morti nei confronti nostri”.
    tratto dal Giorno del 23 settembre - inserito da G - 23/09/2006
  • A Linate gli uomini di ENAC non facevano solo i passacarte ma si apprende in questi giorni che qualcuno passava anche qualcos’altro.
    Non so se fosse in servizio il nostro tragico 8 ottobre, in caso affermativo se invece di interessarsi a tangenti e ricatti si fosse interessato allo stato penoso in cui versava il piazzale dell’aviazione generale (dalle mappe alla segnaletica) di cui pare essere il referente principale, forse le cose sarebbero andate diversamente.
    Che osservazioni redarrà questa volta l’Avvocatura di Stato per ottenerne la completa assoluzione dell’uomo ENAC?

    Finalmente ho potuto leggere le motivazioni della sentenza Caccamo del 7 luglio.
    Nella tragedia di Linate, (motivazioni sentenza Caccamo pag. 65), è scritto che l’Avvocatura di Stato ha redatto le osservazioni dell’appello per ENAC e le sue osservazioni sono risultate dal giudice condivisibili, non si tratta infatti di osservazioni redatte da un consulente qualunque, ma come tutte le perizie e osservazioni portate in discolpa di imputati, anche questa è di parte, Avvocatura di Stato per ENAC.
    L’assoluzione degli uomini ENAC, per il giudice Caccamo, da quanto è scritto nelle pagg. 64 e 65 è anche dovuta al fatto che: “né da fonte legislativa, né da fonte regolamentare, né indirettamente dalla fonte contrattuale è possibile individuare come si dovesse espletare il concreto obbligo di vigilanza e controllo di ENAC sulle attività che costituiscono la vita dell’aeroporto”.
    L’art. 2 L 250/97, legge istitutiva di ENAC stabiliva la funzione di regolamentazione (tecnica) coordinamento e controllo, ma si erano poi dimenticati di realizzare un Bignami su cosa concretamente si dovesse fare. No Bignami – no colpa, che suona molto diverso dal consueto non hai studiato – bocciato dei tempi della scuola.
    Qui poi si innestano le responsabilità del Ministro dei Trasporti (art. 13 e 16 del D.P.R. 4 luglio 1985 n.461) da cui si desume (sempre sentenza Caccamo pag. 65) che al Ministro “compete di emanare una regolamentazione tecnica valida ed omogenea per tutti gli aeroporti italiani …” e l’art. 19 “… il Ministro dei Trasporti emanerà, con proprio decreto le disposizioni tecniche idonee a tutelare l’incolumità dei passeggeri equipaggi, operatori aeroportuali e del pubblico in generale, in questo caso in riferimento all’Annesso 19 ICAO”.

    Alla luce di tutto ciò, non sarebbe stato più corretto portare a processo anche i vertici dell’ENAC ed il Ministero dei Trasporti per non aver stabilito cosa andava in pratica fatto per evitare incidenti e tragedie?

    Ho letto più volte la sentanza Caccamo, a mio modesto parere il giudice ha tralasciato, non considerando causa principale della tragedia, il mancato aggiornamento della cartografia in dotazione ai piloti, in pratica la mappa dell’aeroporto di cui disponevano non riportava le piazzole di sosta dov’era parcheggiato il CESSNA, risultando così completamente inutilizzabile, ed anche il mancato blocco del volo del CESSNA perché non abilitato a volare in quelle condizioni di visibilità.
    Non è ritenuto causa principale, ma se al CESSNA non gli fosse data l’autorizzazione al rullaggio, l’aereo non si sarebbe mosso e non sarebbe accaduto nulla, ma questo è il mio semplice modo di veder le cose!
    Ma come è possibile che son l’unico a pormi queste domande?
    Giorgio P. - 23/09/2006
  • No Giorgio non sei solo a porti queste domande. Io sono con te e sono molto preoccupato di quanto sta avvenendo. Ma su che basi è stato fatto il nostro processo, su che informazioni hanno lavorato i giudici. Io che credevo nella giustizia italiana, che l´ho sempre difesa a spada tratta, io che ho creduto ingenuamente che il nostro processo si svolgeva in modo corretto ed onesto. Che stupido sono stato e che brutta lezione ho imparato. Tutti quelli che la pensano come noi, abbiano il coraggio di dichiararsi, facciamo qualche cosa per il bene del nostro Paese perchè per noi ormai e troppo tardi.
    Paolo - 25/09/2006
  • caro giorgio,le domande che ti sei posto tu me le sono poste anch´io e chissà quante altre persone...nella mia incompetenza in campo legale, mi sono sempre chiesta come mai in fase di processo non si sia data importanza alla carenza di cartine aggiornate per i piloti,alla incapacità da parte del controllore di volo di riconoscere una sigla della segnaletica a terra comunicata dai piloti chessna come pericolosa per un´invasione di pista,....tante altre domande mi sono posta chenon avranno mai risposta...ho capito,però, che "giustizia" è una parola astratta e l´iter per arrivarci è diabolicamente opinabile.d´altra parte anche nel nostro processo,come per l´affare eurojet,ho sentito più volte ripetere che i veri colpevoli dell´incidente sono morti.........potete immaginare come mi sento dopo la notizia dell´arresto dei due dirigenti eurojet per corruzione?renato aveva contribuitocon sacrificio,passione e grande competenza a far crescere questa ditta,dandole l´anima e alla fine anche la vita!!!!!il giorno del suo funerale,nell´hangar di linate,la bara circondata dai "suoi" aerei,un operaio mi ha detto,in lacrime,che avevano perso la loro "stella cometa",il loro punto di riferimento sul lavoro...che rabbia e che tristezza! mi sembra che abbiano vanificato il lavoro di mio fratello e che abbiano "sporcato" tutto ciò per cui lui aveva lottato!spero solo che anche queste persone provino vergogna e paghino con un rimorso perenne e se mai le incontrerò di nuovo chiederò loro di chinare la testa alla memoria di renato e della sua onestà.
    laura cairo - 25/09/2006
  • Non mervigliatevi, io ero un sostenitore della giustizia e politica italiana, ma con mio stupore devo ricredermi. Oggi i delinquenti sono perdonati, anzi in alcune circostarze vengono aiutati per non ricadere negli errori fatti, invece un qualsiasi individuo che non ha mai avuto a che fare con la giustizia si ritrova con un muro di gomma, infatti noto sempre che persone comuni vengono indagate, processate e arrestate. Basti pensare ad un episodio la procura perde le carte per un indagine, quindi impossibilitati a ricostruire, la persona viene rinviata a giudizio. La cosa davvero incredibile che poi leggiamo che frodi per miliardi non vengono puniti e poi un povero cristo per un fallimento di trentamila euro gli danno 10 anni di carcere. Quindi concludo dicendo non è assolutamente vero che "La giustizia è uguale per tutti" ma solo per pochi eletti.
    Alessandro - 29/01/2009
  • "LA GIUSTIZIA STA IN CIELO, IN TERRA C´E´ LA LEGGE"
    ANONIMO "12.6.14"
    ANONIMO "12.6.14" - 29/01/2009