Comitato 8 Ottobre - Per non dimenticare

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  • Pensieri-sentimenti

    lettera a mio figlio

    Figlio mio, da quando te ne sei andato, 5 anni fa, non ti ho mai scritto… Quella mattina si era iniziato un discorso, tu sai di cosa parlo, non preoccuparti, è tutto sistemato… Se puoi, almeno, ascoltami! Da una risposta ad un dubbio che mi tormenta. Sei a conoscenza della sentenza che il tribunale di Milano ha emesso in merito alla tragedia di Linate? Tu eri presente quella sciagurata mattina, come facevi a non sapere che i direttori generali, funzionari e controllori erano all’OSCURO di quello che NON funzionava a Linate, e delle manovre strutturali dell’aeroporto? E se sì perché quel giorno sei salito su quel maledetto volo? Scusami caro Matteo, ma tu, che tutti i giorni fiducioso prendevi l’aereo, di questo, dovevi essere a conoscenza…. Vedi figlio mio prima avevo dell’odio che mi opprimeva il cuore e spesso, per questo, non riuscivo a dormire, adesso mi sono calmato, certo che qualche colpa (non dovevi prendere quell’aereo così incurantemente) l’hai anche tu, perché alla fine non può che essere cosi, poiché i nostri giudici hanno sentenziato che i colpevoli non hanno colpa, allora il vero imputato dovresti essere tu ! Tu che con i tuoi compagni di sventura vi siete fidati di uno Stato che alla fine non vi ha tutelato e non vi ha nemmeno reso giustizia. Sei tu il vero colpevole perché ti sei fidato di persone per le quali la vita altrui non vale più di un bruscolino in un occhio… persone alle quali la coscienza non rimorde per NON aver fatto il proprio lavoro, perché una coscienza non l’hanno. Caro Matteo oggi sul banco degli imputati ci sei tu, colpevole di troppa fiducia, e di certo un indulto non ti farà tornare a casa… Ti penso sempre Con affetto papà
    Adriano Martello - 20/08/2006
  • Risposte

  • Che grande lettera ad un figlio. Grazie Adriano per aver interpretato il pensiero di tutti noi.
    Paolo - 24/08/2006
  • Ciao Simo, ciao Matteo! vedete? i vostri genitori credono in voi. Sanno che voi ci siete: hanno fede che vi rivedranno, che si tratta solo di un´attesa... Ma che dite, ragazzi? Voi che siete nella pace, che dite di questo mondo senza pace e giustizia? Tante volte mi faccio questa domanda: i responsabili della vostra morte un giorno saranno come voi, saranno DI FRONTE a voi. E quel giorno sarà la giustizia, la verità. Non ci saranno appelli, nè indulti, nè alibi di alcun genere. Solo la VERITA´. Dio li aiuti quel giorno. Rimanete sempre accanto a noi, ragazzi. Siete la nostra forza. Un bacio, Simo
    maria antonietta - 02/09/2006
  • Cara Maria Antonietta, la sua fede è ammirevole e questo certamente le è di splendido conforto. Io, per rispetto, ho solo letto la lettera del caro Martello senza nulla commentare, ma mi permetto ora di considerare che se siamo qui ad attendere e confidare nella consolazione della Giustizia Divina è perchè abbiamo ormai abbandonato la speranza che esista una Giustizia su questa Terra. Non avendo, mio malgrado, la certezza di poter assistere alla Giustizia Divina, sarei già lieto di avere almeno una piccola prova della Giustizia terrena. Sognamo entrambi? A lei resta il prezioso conforto della Fede, ai colpevoli, chiunque siano, resta invece, tangibile, il conforto di non dover pagare per le proprie colpe! A me non resta nulla. Un abbraccio, Giorgio Centonze
    Giorgio Centonze - 04/09/2006