Varie
RITORNA IL CASO ON. ATTILI
Sul Corriere della Sera Economia di Lunedì 4 Giugno 2007 a pag. 7, è stato pubblicato un imteressante articolo di Sergio Rizzo dal titolo:
"ENAC, l´onorevole vola in Consiglio".
L´argomento erà già stato sollevato sul nostro FORUM (Varie) il 3 Novembre 2006 sotto il titolo
"COVEGNO DI PERFUGAS".
A quanto pare contrariamente a quanto ci è stato a suo tempo comunicato, le cose non sono cambiate.
Cosa ne pensate?
Il presidente - 09/06/2007
Risposte
- Io spero che Enrico Attili non abbia letto l’articolo pubblicato sul Corriere della Sera/Economia, lunedì 4 giugno 2007, a firma di Sergio Rizzo, dal titolo: “ENAC, l’onorevole vola in Consiglio”, così come non avrei voluto leggerlo io e provare, ancora una volta, l’amarezza ed il senso di impotenza nel verificare che tutta la sofferenza provocata dall’incidente di Linate non sia servita a nulla, che gli attestati di solidarietà delle istituzioni siano solo stati ipocrite manifestazioni di un sistema sbattuto in prima pagina, che assunzioni di responsabilità ed impegni alla trasparenza siano stati ormai definitivamente spazzati fuori da quelle stanze e buttati nella spazzatura.
Ricordo quando Enrico, proprio dal sito del Comitato, con una coraggiosa lettera, difendeva il padre, On. Attili, da alcune affermazioni riportate in uno scritto pubblicato nel forum del sito in merito all’intervento fatto dall’Onorevole ad un Convegno sulla Sicurezza del Volo tenuto a Perfugas, in Sardegna, fra le quali, ma non solamente, si rilevava proprio l’incompatibilità del suo ruolo quale membro della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati (e quindi controllore) e la posizione di Consigliere di Amministrazione di ENAC (controllato).
In definitiva controllore di se stesso.
Enrico, e sono certo in perfetta buona fede, affermava che il padre aveva dato le proprie dimissioni da Consigliere di Amministrazione di ENAC, all’atto della propria nomina a deputato, da persona retta ed onesta quale lui conosceva.
Credo che la sua delusione, se ha letto il Corriere di lunedì scorso 4 giugno, sia stata anche superiore alla mia (avevo preso atto della sua affermazione, come Lei, Presidente), nell’apprendere che invece è sempre lì, in entrambi i ruoli, a controllarsi da solo e, forse, a convocare ENAC alla Commissione Trasporti, per qualche indagine del Parlamento (supremo organo di tutela dei cittadini), magari sulla Sicurezza dei Trasporti. Con buona pace degli utenti e dei passeggeri.
Ma, si desume sempre dall’articolo, è in buona compagnia: altri due parlamentari sono nel Consiglio di Amministrazione ed il Pesidente è stato Parlamentare e Sottosegretario.
Stupisce, comunque, la apparente indifferenza con la quale l’On. Attili ha continuato a mantenere i due ruoli, nonostante le lettere inviate al forum del Comitato e, soprattutto, la conclamata incompatibilità delle due posizioni, quasi fossero argomenti che non riguardano il popolo (in questo caso, sì, considerato bue), con atteggiamento più da feudatario del Sacro Romano Impero, che da Parlamentare della Repubblica.
Certo, è anche piacevole partecipare alle convocazioni del Consiglio di Amministrazione ENAC: il prossimo è stato convocato, pare, all’Isola di Pantelleria, perla del Mediterraneo, nonostante l’esistenza , a Roma, presso la sede istituzionale, di confortevoli sale riunioni; mentre i dipendenti dell’Ente, proprio recentemente, sono stati richiamati al più ferreo risparmio interno (sono stati eliminati anche i dispenser dell’acqua) .
Sono questi gli esempi di etica, trasparenza e moralità sotto i nostri occhi e quelli dei nostri figli.
Come meravigliarsi, poi, di quanto avviene nella scuola e nella società se vige, nei luoghi che il cittadino immagina debbano essere occupati da propri garanti, questa forma di bullismo istituzionale?
E’ possibile credere che una simile dirigenza possa ancora dare risposta alle falle ed ai vuoti di responsabilità del Sistema dell’Aviazione Civile evidenziati dall’incidente di Linate? O non sarebbe ormai un irresponsabile e colpevole atto di criminale ingenuità?
Come dicono a Roma, “se la cantano e se la sonano”, ignorando quelli che, fuori dalla sala, aspettano ancora risposte e giustizia.
Speravamo fosse cambiato qualcosa.
Non è cambiato niente.
Mi dispiace, Enrico.
ICARO - 09/06/2007
- Caro dott. Pettinaroli
Torno a farmi vivo sulle pagine del suo Forum, perché continuo ad essere sconcertato su quello che ormai potrebbe essere definito il caso “Perfugas”.
Nel novembre scorso Le avevo scritto, ( non firmandomi per esigenze di pura sopravvivenza) , poiché, essendo presente al Convegno di Perfugas sulla Sicurezza del Volo, ero stato testimone dell’intervento estemporaneo dell’On.Antonio Attili e ne ero rimasto colpito per l’arroganza e la superficialità con la quale questo autorevole membro della Commissione Trasporti della Camera, era intervenuto, insalutato ospite, a consegnare agli astanti, relatori ed uditori sul delicatissimo tema, un ben chiaro “memento homo”, con toni da Brenno, “Vae victis”, e di addetto Enel, “chi tocca i fili muore”.
Avevo appreso, dal Forum del suo autorevole sito, che non ero il solo ad aver raccolto i segni di questa gratuita “brutalità”, che seppelliva l’anelito di liberal-democrazia che dalla sala comunale di Perfugas sembrava irradiarsi verso un paese sonnolento e poco attento ai suoi diritti.
Ancora una volta la fiera ed orgogliosa Sardegna dava lezione di civiltà al resto del bel Paese.
Ecco però , da lì a poco dopo, apparire su “Forum” una accorata e-mail di Enrico Attilio, figlio dell’On.Antonio, che difendeva accoratamente il comportamento del padre.
Perbacco , mi sono detto, che bravo figlio , e poi quella notizia che lui dava , che il suo onorevole padre, (nel senso politico), si fosse dimesso dal C.di A. dell’ENAC, forse come strascico di Perfugas, mi aveva lasciato un leggero senso di disagio, ma che era invece un mio incipiente segno di “cretinismo” politico. (ecco perché nella vita faccio tutt’altro !)
Lunedì scorso, 4 giugno 2007, apro il Corriere della Sera, inserto Economia ed a pag.7 rivedo la faccia pacifica e sorridente dell’On.A.Attili , annoverato tra quelli che instancabilmente praticano la professione del controllore/controllato, ed incredibilmente ancora nel caso del binomio Commissione Trasporti/ENAC.
Ma , signor Figlio, non ci aveva forse scritto che il suo Onorevole padre , forse colto da improbabile rimorso, si fosse dimesso da consigliere ENAC, come ella diceva in silenzio benedettino da “ora et labora”, affermando che “Quanto da ultimo riportato, anche se non pubblicizzato, è rispondente alla realtà dei fatti. “.
Credevo , egregio dott.Pettinaroli, che la fondamentale legge della genetica, quella di Mendel per intenderci, avesse operato una meritoria alternanza nel pensiero politico,e non solo, da padre in figlio, e che quindi questo bravo Figlio avesse in qualche modo ricondotto il padre a ripensare al suo inconciliabile,(anche per legge), duopolio di cariche; evidentemente mi sbagliavo!
Ma chi dei due è stato il più avaro di verità?
Non lo sapremo mai.
Il bravo giornalista del Corsera, S. Rizzo, ha ben illustrato tutta la contraddizione che a volte emerge nei ruoli che le Istituzioni fanno ricoprire ad uomini politici, incuranti di incompetenze e di incongruenze , e d’altronde i loro boiardi di Stato, che praticano lo stesso sport, hanno l’avvocato facile, (pagano i contribuenti), e la Giustizia comprensiva, e non permettono ad alcuno la benché minima critica, pena la trattenuta a vita del quinto del loro stipendio.
È emblematico il caso dell’on.Attili che, lasciati Aristotele e Carlo Marx tra i banchi di scuola,dove ne insegnava il nobile pensiero, ha preso invece a parlare di volatili che attentano alla sicurezza delle rotte aeree , ma incredibilmente non vuole sentir parlare dei “bipedi “che trafficano in pezzi di ricambio aeronautici “taroccati”, di gran lunga più insidiosi e pericolosi dei pur colpevoli ma innocenti volatili.
Ed ancora difendendo olio d’oliva, colf e continuità territoriale e relativi aeroporti,
l’Onorevole ha indefessamente dato prova di grande eccletticità del suo pensiero, ma ora gli farebbe molto onore se con uno scatto d’orgoglio si schierasse con quanti, a vario titolo , avendo pagato un tributo di sofferenze alla Sicurezza del Volo, hanno trovato, superando barriere ideologiche, la forza di aggregarsi nella proposta d’istituire presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, un Ufficio per contrastare l’uso di ricambi aeronautici non approvati. (Disegno di Legge N° 6154 presentato il 27 Ottobre 2005).
Certamente questo gli procurerebbe l’ostracismo dell’ENAC e la perdita della poltrona nel C.di A., ma almeno Ella potrebbe poi tornare a guardare dritto negli occhi di suo Figlio, rimuovendogli quel dubbio da domanda di un famoso quiz televisivo degli anni ’60, ma allora mio Padre che fa: Lascia o …si arrabbia ?
In questi giorni a Latina , la vicenda di un bullone “taroccato” che procurò gravissime lesioni irreversibili a due giovani piloti della nostra Aeronautica militare, è stata archiviata perché ormai è passato troppo tempo e non si possono accertare le colpe.
Cosa e chi hanno fatto protrarre inutilmente per 7(sette) lunghi anni una indagine tecnica da massimo 7 (sette) mesi?
On.le Attili , Lei sarebbe stato altrettanto avverso a questa meritevole proposta di legge, se uno di questi due giovani piloti, per ventura fosse stato suo figlio?
Ora faccia pure gli scongiuri di rito, ma faccia presto a comprendere la gravità dei fatti, perché il trascorrere del tempo aiuta i colpevoli a farla franca!
Grazie dott. Pettinaroli per l’ospitalità concessami nel suo Forum , e mi auguro di potervi leggere anche il solidale pensiero di altri che, come Lei, hanno a cuore la Sicurezza di chi usa il mezzo aereo e la sacralità della vita Altrui e propria .
Le auguro infine, di tutto cuore ed insieme agli altri congiunti dei 118 martiri della strage dell’8 ottobre 2001, che nel prossimo aprile la Cassazione non li faccia morire ancora una volta, mandando liberi chi ha loro tolto la vita e negato ai loro cari la gioia di continuare a vivere insieme la loro esistenza.
.
Roma, 09-06-07
ANONIMO - 09/06/2007
- Ho letto con grande attenzione gli sfoghi, ahimè amari, relativi al caso Attili, sfoghi che apprezzo moltissimo perchè vengono dal cuore, ma non solo, vengono soprattutto da una grande competenza ed anche dalla constatazione che nella nostra amata Italia nulla cambia e che, come dice la mia amica di sventura Giovanna Pettinaroli, mamma di Lorenzo, gli sciocchi pavoni continueranno a fare i pavoni alla faccia delle mamme, dei papà e delle mogli che sono rimaste a piangere su una strage stupida ed evitabile.
"Mala tempora currunt" verrebbe da dire, ma noi cocciutamente e spinti da una forza che nessuno di noi pensava di avere continuiamo ad andare avanti lottando ed adoperandoci con convegni, studi di settore, sostegno ai laureandi che portano tesi reative alla strage e tutto quanto possa servire ad evitare stragi di siffatta portata e di siffatta stupidità.
Ivana - 12/06/2007
- Ho appena finito di leggere...e confesso di aver provato un senso misto di rabbia e tristezza, dati forse dalla consapevolezza che nulla cambierà mai e che mio papà e i suoi compagni difficilmente avranno giustizia.....Ma tali sentimenti, per fortuna, sono contrastati dal grande senso di riconoscimento che provo per tutti voi che, dopo quasi 6 anni, anche se non personalmente coinvolti, continuate a seguirci e a partecipare ai nostri forum. Credetemi, la "vostra" partecipazione ci aiuta a trovare la forza per non arrenderci mai!
Francesca - 12/06/2007
- Oggi sono venuto sul sito per farvi visita e mi sono soffermato a leggere, dal forum, i vostri sfoghi ed ho sentito la necessità di scrivere qualcosa anche io.
GRAZIE!!!!!
Grazie perchè mi date la conferma che non sono l´unico "pazzo" a volere che le cose nel nostro bel paese cambino.
Ieri ho ricevuto una telefonata da un amico che mi ha detto: Marco ho appreso dal forum del comitato che la tua causa è stata archiviata! Ma è vero? Cavolo se lo è!!!!
Ma non per questo ci abbattiamo, non è detta ancora l´ultima.
Quindi ho pensato di vedere cosa c´era scritto che mi riguardasse. Non è bello ciò che ho letto, perchè apprendo che l´On. Attili, in realtà, non si è mai dimesso dal suo incarico, a quanto sembra incompatibile. Ne sono rimasto stupito ed amareggiato e non è la prima volta. Infatti, ero già rimasto sufficentemente amareggiato, da quanto ho ascoltato un suo intervento a Perfugas nel quale non si è tenuto conto dell´incidente di volo che mi ha colpito personalmente. Così ho deciso di buttar giù due righe anche io, ma non per criticare l´operato di qualcuno e porlo in cattiva luce, ritengo che ogniuno possa trarne le conclusioni che ritiene, ma per il semplice fatto che come ho sempre detto e lo ripeterò all´infinito, spero che la mia testimonianza possa servire a tenere sempre alta l´attenzione sui fatti. Perchè quanto accaduto il 20 gennaio del 2000 a me ed il mio istruttore, non debba mai più ripetersi!!
Uno stimolo in più per riflettere!
Marco Iannuzzi - 14/06/2007
- per Marco Iannuzzi...
Leggevo...
Forse il mio nome ti risulterà nuovo...
Ci siamo visti a Latina per le gare di nuoto a squadre...il nuoto non è il mio forte...ma ricordo che mi avrebbe fatto piacere conoscerti...
..ed ora per caso, in un sabato strano, leggo qualcosa di tuo...(o di un tuo omonimo...ma ci creo davvero poco...) e ricostruisco...immaginando anche un pò come sei...
Messaggio forse inutile...in un contesto non proprio suo...ma mi andava di farlo...ed in qualche modo ho conosciuto un mondo a me nuovo...
Spero di riuscire a riacchiapparti...
Rossana.
rossana pasquino - 29/07/2007
- Ritorno per l´ultima volta sulla questione per precisare che:
1. mio padre non ha bisogno di essere difeso da me: mi sono limitato a riportare alcuni chiarimenti dei fatti, citati in maniera imprecisa. Ribadisco che mio padre ha rassegnato immediatamente le sue dimissioni, rimanendo in carica sinchè non è sono stati nominati dal ministro i nuovi consiglieri . Per quanto riguarda il suo operato all´enac, basta chiedere ai membri di quel consiglio, sia di destra che di sinistra;
2. rilevo ancora una volta che chi già in un primo tempo aveva ritenuto di giudicare mio padre in modo (forse per lui) sarcastico (???) mi riserva lo stesso trattamento celandosi ancora una volta dietro l´anonimato: uno stile, questo, che non mi appartiene, visto che sono abituato a firmarmi e ad assumermi la responsabilità di ciò che dico e scrivo. Purtroppo l´atteggiamento dell´amico anonimo frustra la finalità del forum, cioè quella di trattare di un argomento delicato, anche alla luce di una grave tragedia. Infatti, sorge il legittimo dubbio, visto l´anonimato dietro cui si nasconde, nonchè considerato il tono degli interventi, che l´amico voglia più che altro gettare discredito su una singola persona, e per far ciò si appropria di uno spazio che meriterebbe più rispetto e considerazione;
3. l´anonimato non serve, ed inasprisce scioccamente i toni di un dibattito che potrebbe essere molto meno superficiale e molto più utile. Non a caso gli autori dell´articolo sul Corriere della Sera da ultimo citato, nonchè del libro sulla c.d. casta, hanno tenuto un dibattito pubblico a Sassari (se non ricordo male a fine luglio) sul tema dei privilegi dei parlamentari.A tale dibattito ha partecipato anche mio padre, che si è confrontato sulle questioni messe sul tavolo, senza anonimati ma con grande serenità.Evidentemente questo modus precedenti non appartiene all´amico anonimo, al quale chiedo se ha partecipato al dibattito, e se per caso è intervenuto.
4. Circa l´articolo pubblicato sul Corriere della Sera: trattava anche del presidente dell´ENAC, ed è stato oggetto di due successive rettifiche da parte del Corriere, visto che i due giornalisti non avevano minimamente accennato (sicuramente per distrazione) al fatto che mio padre avesse segnalato immediatamente la sua incompatibilità, rassegnando le dimissioni.
5. I doppi incarichi sono da evitare: tuttavia mi chiedo se un consigliere ENAC che diviene parlamentare debba dimettersi immediatamente dall´incarico a consigliere paralizzando il consiglio (vista la lentezza nella nomina dei successori), oppure debba segnalare l´incompatibilità alla giunta per le elezioni, presentare lettera di dimissioni e attendere la nomina del sostituto prima di cessare dall´incarico. Personalmente, vista la delicatezza del ruolo all´ENAC e la necessità che il consiglio lavori senza soluzione di continuità (anche in chiave di sicurezza) propendo per la seconda opzione: per il resto ognuno pensi ciò che vuole.
Detto questo, visto che ormai l´incompatibilità è cessata, e visto che la questione non esiste più, saluto tutti, in particolare l´amico anonimo, definitivamente, e auguro un buon natale e un felice anno nuovo.
Grazie per avermi ospitato.
Enrico Attili
enrico attili - 25/12/2007
- Caro Enrico,
Leggo con vero interesse la Sua mail e La ringrazio per essere ritornato su un tema che è stato molto seguito su questo sito.
Vista l´importanza dell´argomento, mi sono sentito in dovere di intervenire in quanto non amo lasciare le cose in sospeso e ritengo che la trasparenza e la libertà di opinione sia assolutamente legittima purché non danneggi nessuno e sia sempre fatta con cognizione di causa.
Comprendo ed apprezzo il Suo stato d´animo anche se non condivido totalmente quanto Lei scrive riguardo ad ANONIMO.
ANONIMO è certamente "uno che sa" e probabilmente copre qualche posizione di rilievo nel grembo di qualche Ente e che non desidera esporsi (dato che sappiamo come vanno a finire quelli che esprimono un opinione non condivisa da chi comanda) per cui in un certo senso lo giustifico . Avrebbe potuto benissimo firmarsi con un nome e cognome fasullo e tutto sarebbe stato risolto, ma ha avuto il coraggio di sottolineare il suo pseudonimo per metterlo in evidenza. (ma questa è solo una mia personale opinione per quello che può valere).
Comunque grazie Enrico, spero che Lei continui a seguirci. Le assicuro che noi non vogliamo il male di nessuno, (ne abbiamo già sofferto tanto noi) vogliamo solo far si che le cose migliorino, così come, ne sono certo, lo desidera anche Lei e suo papà.
A presto "leggerci" dunque.
La saluto augurando a Lei ed ai sui cari i più sinceri auguri per un felice 2008. (mi creda sono auguri veri)
Paolo Pettinaroli
il presidente - 27/12/2007
- Carissimo Presidente,
pur divergendo con Lei sulle valutazioni circa il "tono" degli interventi di "ANONIMO" (il probabile ruolo in un qualsiasi ente non giustifica l´anonimato, MAI, e comunque se le affermazioni fossero state corrette e non offensive non ci sarebbe stato bisogno di celare il proprio nome), desidero di cuore esprimere il mio apprezzamento per la Sua attività ed il suo impegno, che svolge in modo sempre corretto ed equilibrato. Certamente, di fronte alla tragedia di cui si discute nel forum, il batti e ribatti tra me e ANONIMO è parso stucchevole e futile.
Sono intervenuto per due volte solo per contestare chi sembra quasi voler cercare responsabilità dove non ci sono (la questione del doppio incarico e del perchè l´on. Attili è rimasto in carica dopo le rassegnate dimissioni - cioè per non paralizzare l´attività dell´enac in attesa delle nuove nomine di competenza del Ministro - mi sembra definitivamente chiarita) e chi addirittura si è spinto a sostenere che mio padre avrebbe difficoltà a guradarmi negli occhi (???), mentre le garantisco che sino ad oggi, anche in questa vicenda del doppio incarico, una cosa che ho sempre fatto con serenità è stato guardare negli occhi mio padre: e non ci ho trovato nulla di scorretto nè di diverso dall´impegno bipartisan che ha sempre profuso nel suo lavoro! Concludo con un affermazione che, anche alla luce delle successive rettifiche del Corriere della Sera, mi pare incontrovertibile: il c.d. CASO ON. ATTILI, non c´è mai stato! Si è dimesso dopo le elezioni, ed è rimasto in carica sino a che non sono stati nominati i nuovi consiglieri (l´alternativa era andarsene comunque e impedire al Consiglio di funzionare sino alle nuove nomine). Per conferma chiedere ai giornalisti Rizzo e Stella.
Comunque, da ora in avanti, se si dovesse presentare l´occasione, interverrò nel forum per parlare di problemi concreti, vale a dire di sicurezza nel trasporto aereo, e non già per monopolizzarlo con dispute personali.
Con sincera stima,
Enrico Attili
enrico attili - 29/12/2007
- Davide e Goliath, la penna al posto della fionda !
ovvero la Casta ed il Carrozzone !
Caro sig.Enrico Attili
Prima di risponderLe sui temi da Lei sollevati nello scritto del 25 Dicembre necessario
che Le sgombri il pensiero dai facili luoghi comuni sull’anonimato.
Scrivere”pro veritate” e firmarsi anonimo, come già ebbi a chiarire nel mio primo intervento sul convegno di Perfugas, è un atto di umana solidarietà verso chi non sa ed allo stesso tempo di legittima difesa per chi lo fa; insomma una moderna “Pasquinata”.
La giustificazione ?
L’enorme squilibrio delle forze in campo: un piccolo Davide, “Policarpo de Tappetti”, ufficiale di scrittura, contro Goliath, la megalitica, bulgara ed omertosa struttura istituzionale che finora è riuscita a sottrarsi al gravissimo giudizio di responsabilità sulla strage del l’8 Ottobre 2001 ! (118 morti ammazzati !)
Veda sig. Enrico , da bravo figlio qual è , (ha speso il giorno di Natale nell’accorata difesa del suo On.le Padre!), Lei vede nei miei scritti solo una congiura politica contro il suo illustre Padre e manca di cogliere il profondo significato della Fondazione 8 Ottobre 2001, al punto di muovermi un rilievo sul presunto mio poco rispetto del Forum, “anche alla luce di una grave tragedia”.
Questa tragedia, come Lei la chiama, è un assassinio plurimo di Stato , e non una semplice appendice della quale si fa carico la Fondazione 8 ottobre 2001, la cui missione, che non ha bisogno di magniloquenti spiegazioni in pubblici dibattiti, è semplicemente:
Per non dimenticare.
Le riesce di comprende il significato e la dimensione di questo messaggio ?
Si ?!
Allora per qualche momento diventi padre, figlio, fratello o marito di chi, a causa di una sciagurata catena di incompetenze professionali e di agghiaccianti intrecci e prevaricazioni politico-clientelari, è stato derubato della sua esistenza, e dal 2001 non ha più potuto trascorrere tra i suoi cari, in cristiana serenità, il suo Natale; l’ultimo appena trascorso, invece, Lei lo ha sicuramente goduto, circondato dall’amorevole affetto familiare, mentre eroicamente chiosava, (per l’ultima volta”), quelle fervide righe di difesa di un Padre che, fino ad ora, ha preferito far parlare l’incolpevole Figlio, senza nemmeno correggergli l’improbabile “latinorum” di cui ha fatto maldestro sfoggio.
Soltanto al meeting di Perfugas ho appreso, per la verità in mala maniera , dell’esistenza dell’On.Attili, quindi sia sereno e riconduca la vicenda nei giusti termini:
Non c’è nessuna congiura politica !
La pregherei però di avere più rispetto per l’intelligenza di chi la legge:
l’On .Attili fa parte della IX Commissione permanente Trasporti della Camera dal 28/07/1998, con la deprecabile interruzione della XIV legislatura, subito sanata al 6 giugno 2006 ; ora poiché a quella data Egli era già nel C.di A. dell’ENAC, nessuno gli avrebbe potuto imporre la “ cooptazione” nella IX Commissione, se non per motivi di splendida opportunità , poi egregiamente colta con il cadeau alla sua, (da poco), ex Istituzione, di una Proposta di legge, presentata come primo firmatario, per l’ istituzione della Scuola nazionale per l´Aviazione Civile ( 31 ottobre 2007 e 5 novembre 2007), promossa dalla vigile ed omni presente ENAC.
Quindi la proposta per istituire un ennesimo e sciagurato carrozzone politico da 5 milioni di Euro/anno, (niente paura , lo so che è poca cosa , ma è solo per iniziare), su cui far salire, con laute prebende, il fior fiore di giovani settantenni, sedicenti esperti, “ trombati” a vario titolo nella riffa politica e sociale, appartenenti alla Casta di settore.(Aviazione Civile e dintorni)
Trattandosi poi di una scuola , sicuramente ci sarà anche una cattedra, esclusivamente per titoli, che tratterà la “Filosofia del Volo” , e per la quale credo che non ci sarà nessun imbarazzo, (si fa per dire), nella scelta del candidato più idoneo.
Infine La devo deludere, non chiederò alcunché ai membri del C. di A. di ENAC, come Lei vorrebbe, poiché ciò equivarrebbe a chiedere al “pollivendolo” se le uova che vende siano fresche o meno.
È doveroso però ricordare che a Perfugas, , quando l´On.Attili s’è auto invitato, in barba alla sua millantata "correttezza", è intervenuto in modo autoritario ed “arrogante”, pretendendo di dare Lui l´inizio al Convegno, (aveva fretta !), sparando sentenze a zero e pontificando con i suoi dictat ; salvo poi ad andarsene, senza nemmeno attendere le repliche od anche un solo intervento degli altri relatori : lo ha fatto senza anonimati , è vero, ma anche senza garbo, serenità e democrazia !
Bella forza !!
Che significato comunque avrebbe avuto il chiedere poi chiarimenti ad un insalutato ospite che esordisce in quel modo, ammonendo gli intervenuti di non trattare argomenti di cui non capiscono granché, con atteggiamenti da lesa maestà?
Neanche la presenza di uno sbalordito On.le Annunziata, Sottosegretario ai Trasporti in carica, valse a frenare l’incomprensibile furia iconoclastica dell’On.le Attili, nei riguardi della Proposta di Legge per contrastare l’uso dei Ricambi Aeronautici non approvati ! (sottoscritta da 162 deputati di tutti i partiti e non dagli sparuti 15 onorevoli di spalla , recentemente reclutati per l’ istituzione della Scuola nazionale per l´Aviazione Civile !)
Un vero esponente di razza della Casta.
Stavo per dimenticare, ma volevo proprio dirLe che mai Le confesserò, nemmeno sotto tortura, dove io abbia trascorso il fine luglio di quest’anno !
Felice 2008, sig.Enrico !
Anonimo, ma galantuomo.
La ringrazio dr.Pettinaroli, per la sua umana comprensione nel voler ospitare questi dibattiti, la cui palese banalità stride a fronte della incommensurabile, infinita e perpetua atrocità , inflitta a quei poveri 118 esseri umani ed ai loro parenti ed amici, cui auguro di cuore di ritrovarsi in un 2008 finalmente “più giusto” nella Giustizia.
28-12-2007
ANONIMO, MA GALANTUOMO - 04/01/2008
- Caro Enrico,
solo oggi leggo la Sua risposta al mio messaggio della scorsa settimana.
La ringrazio di cuore per i suoi chiarimenti che sono certo aiuteranno a risolvere eventuali incomprensioni.
Sono particolarmente lieto di apprendere che Lei continuerà ad intervenire nel nostro Forum per parlare di problemi concreti riguardanti la sicurezza del trasporto aereo.
Anche per questo La ringrazio di cuore.
Noi tutti abbiamo bisogno che se ne parli.
A presto allora!
il presidente - 04/01/2008
- Caro Enrico,
ho letto con attenzione il tuo scritto a difesa di tuo padre, azione lodevole, comprensibile, ma non del tutto condivisibile.
Desidero solo aggiungere una personale considerazione.
Da cittadino, e da utente, preferirei di gran lunga potere avere la certezza di istituzioni che forniscano una costante ed indipendente garanzia sul corretto funzionamento delle autorità di controllo e regolamentazione di sistemi delicati quale quello del trasporto aereo, attraverso un severo codice etico di chi è chiamato ad esercitare tale compito, delicato e cruciale.
Sarebbe stata, a mio avviso, da preferire la eventuale e paventata (ma sarebbe poi avvenuto, visto che i pretendenti, certo, non sono pochi?) paralisi di ENAC, per mancanza di un consigliere di amministrazione e fino al suo reintegro, piuttosto che accettare, con quella che considero una scusante per la sua funzionalità, una condizione che genera dubbio ed ambiguità sul fondamentale ruolo dei controllori del sistema, estendendolo, di conseguenza, all’Istituto che essi rappresentano in sede parlamentare e sminuendolo con quello che non posso che considerare una forma di mancanza di rispetto nel confronto delle istituzioni che essi per primi dovrebbero salvaguardare e rispettare.
Tanto, credimi, considerato il modo di esercitare le funzioni di regolamentazione del settore e del suo controllo da parte di ENAC, dubito che, della eventuale “paralisi”, se ne sarebbe accorto qualcuno, mentre il danno fatto alla immagine di garanzia da parte delle istituzioni con la accettazione dell’incarico di consigliere di amministrazione da parte di un appartenente alla Commissione Trasporti della Camera è difficilmente rimediabile ed, a mio avviso, imperdonabile.
Meglio e più rispondente alle attese del cittadino/utente sarebbe stato esercitare il ruolo istituzionale di controllo dell’operato ENAC e della sua (a parere di molti) scarsissima funzionalità, senza rendersene, come è, invece, accaduto, complice e generare, in tal modo, un grave dubbio sulla inderogabile indipendenza del controllore.
Con sincerità e con affetto.
Icaro.
ICARO - 05/01/2008
- Caro onorevole figlio del signor Attilii,
mi presento subito evitando excursus di nome d´arte vari come ANONIMO e ICARO che saluto con stima per il loro occhio attento e il piacere della documentazione.
Io non sono né aviatore, né giornalista, né politicante
ma non sopporto la manipolazione dei fatti. Lei dovrebbe sapere, caro signor Enrico che la letteratura delle parole sarebbe meglio lasciarla ad attori e poeti e che invece a politici o enti è concessa solo la letteratura dei fatti.
Seguo da vicino il lavoro minuzioso del signor Rizzo e rimango abbastanza spiazzato da quella che lei definisce "successive rettifiche" del Corriere alla lettera di suo padre. Per amore della verità le riporto la risposta di Rizzo:
"Attili ci ha informati nei giorni
scorsi che il ministro dei Trasporti
Alessandro Bianchi ha accettato
le sue dimissioni.
E ci mancherebbe
altro che non l´avesse fatto.
Dall´elezione alla Camera di
Attili alla sua uscitadal Cda dell´Enac
sono quindi passati 14mesi.
E non è normale. Ho sempre
saputo che se si vogliono dare
davvero, le dimissioni si danno e
basta. L´onorevole Attili sapeva
fin dal primo giorno che si trovava in
una situazione di incompatibilità.
Se avesse voluto prenderne
atto poteva andarsene dal
consiglio dell´Enac lo mattina seguente alla
sua elezione alla Camera,
invece di presentare formali
dimissioni sei mesi dopo e
restare comunque altri sette mesi
in consiglio "per evitare una
vacatio».
Mi spiace, ma è una
motivazione che non regge. Il
consiglio di amministrazione
dell´Enac è composto da otto persone:
senza lo sua presenza si sarebbe
ridotto a sette, e poteva
funzionare ugualmente. Tutto
questo senza nulla togliere alle
capacità, all´esperienza e all´impegno parlamentare di Attili."
Per precisione e evitare spiacevoli e noiosi strascichi le dico che la scannerizzazione della pagina la può controllare lei stesso sua manu a questo indirizzo:
[http://rassegna.camera.it/chiosco_new/
pagweb/immagineFrame.asp?
comeFrom=rassegna¤tArticle=ESXGX]
Detto questo vorrei anche ricordare che l´onorevole nella sua attività romana oltreché aver votato a favore per quell´indulto così "fastidioso" se abbinato alla STRAGE dell´8 Ottobre (e che sia una strage è scritto in tutti i gradi di giudizio, semplicemente sono state trovate tutte le colpe e "tipicamente all´italiana" sembra che non ci siano colpevoli) ha trattato alcune tematiche abbastanza "calde" per la sua fresca vicinanza con ENAC:
- RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVA DI DIBATTITO 8/00044 del 27/03/2007 su proposta dalla camera Atto numero: 7/00126 in cui la commissione (di cui fa parte l´on Attili) impegna il governo a risolvere le CARENZE DI ORGANICO DI PERSONALE ENAC "nonché a prevedere che, al medesimo fine, ENAC possa altresì avvalersi di esperti provenienti da organismi internazionali".
Sa signor Enrico chi ha presentato la RICHIESTA DI RISOLUZIONE ALLA COMISSIONE COME PRIMO FIRMATARIO? L´on. Attili.
- C´è una proposta di legge presentata il 31 Ottobre 2007 per "Istituzione della Scuola nazionale per l’aviazione civile". La "potenziale" legge dice:
ART. 1.
(Istituzione della Scuola nazionale
per l’aviazione civile).
1. L’Ente nazionale per l’aviazione civile
(ENAC) promuove l’istituzione della
Scuola nazionale per l’aviazione civile, di
seguito denominata « Scuola », sotto la
forma giuridica di fondazione.
2. La fondazione di cui al comma 1,
costituita da rappresentanti dell’ENAC, e`
aperta alla partecipazione di altri soggetti
pubblici e privati operanti nel settore
aeronautico, ivi compresa l’Aeronautica
militare.
E all´articolo 4: 1. Costituiscono entrate della Scuola:
a) i trasferimenti da parte dello Stato
determinati annualmente sulla base delle
esigenze minime di funzionamento della
medesima Scuola.
Mi corregga se sbaglio: UNA LEGGE CHE PREVEDE NUOVI VERSAMENTI DA PARTE DELLO STATO A ENAC, giusto? Sa chi ha presentato quella legge? L´on. Attili.
Ora, caro Enrico, mi sembra di poco conto l´attenzione nel ritardare le proprie dimissioni dal consiglio d´amministrazione ENAC per non ingolfarne le procedure burocratiche e pochissimo dopo in attività di commissione perdere questa sensibilità nei confronti dei suoi recentissimi (parliamo di pochi mesi) trascorsi e addirittura risultare primo firmatario di proposte di legge che proprio a ENAC farebbero oggettivamente comodo.
Concordo con lei che comunque non può l´on. Attili (che tra l´altro ha un´attività parlamentare assolutamente lodevole) diventare il simbolo di un "alone" che sta da un po´ di tempo sui rapporti enti-stato nel mondo dell´aviazione civile, ma mi perdoni se io nella mia ignoranza avioportuale e politichese qui di sensibilità ne vedo proprio poca.
Distinti Saluti
Giulio Cavalli
Giulio Cavalli - 05/01/2008
- Le colpe dei padri ricadono sui figli da sempre però aggiungo: quando un figlio ha cultura e l´età della ragione, dimentichi la difesa a tutti i costi anche se del proprio padre.
Davanti a prove inconfutabili, Enrico veda di meditare molto e tacere.
Il suo silenzio, è di aiuto anche al padre.
Basta con queste catene famigliari della difesa ad oltranza!
Colui che si ostina a difendere, specie se è figlio, diventa ridicolo e patetico, e offende la sua intelligenza.
Enrico, io sono la mamma di Lorenzo, vorrei fosse qui a suggerirmi: "questo mamma non va, pensaci su, fai un attimo di silenzio!"
Invece a causa di persone nè umili nè oneste, è sottoterra da sei eterni anni.
Enrico, sono invidiosa del bene che vuole a suo padre, io quel bene non l´ho più ed è straziante.
Buon anno Enrico!
Giovanna
GIOVANNA - 07/01/2008
- Inciucio ICCSAI : credo che il concetto del “vomito” sia stato ormai ampiamente superato ed ora occorrerà inventare qualcos’altro di più forte.
Apprendista inciucista : Grande , grandissimo Giulio Cavalli!!
Giorgio R. - 08/01/2008
- x Marco Iannuzzi:
Ciao Marco,
anche se non mi conosci (anche se in realtà abbiamo avuto modo di vederci per un brevissimo istante) ci tenevo a dirti che sei davvero un ragazzo eccezionale, e che le persone che hanno la possibilità di conoscerti + a fondo sono davvero fortunate...... spero che riuscirai ad ottenere tutto ciò che vuoi dalla vita e a far valere i tuoi diritti!!!!! scusa se resto anonima ma non ho il coraggio di svelarti il mio nome... ciao
anonima - 08/03/2008