Comitato 8 Ottobre - Per non dimenticare

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  • Pensieri-sentimenti

    Il bene non smette mai di dar frutti

    Scriveva S. Agostino: “Sei morta per la vita ma non sei morta nella nostra vita. Come potremmo noi considerare morta una persona che è così viva nel nostro cuore?”. Qualcuno potrebbe obiettare che i morti vivono soltanto nella memoria di chi li ha conosciuti, li ha apprezzati, li ha amati. Dunque che sia solo un’illusione, un autoconvincimento. Io sono di Orzinuovi. Un paese che ha visto due suoi cittadini diventare martiri dell’amore, martiri del lavoro, martiri della loro passione di fare, e soprattutto, di dare. Non li conoscevo direttamente. Ma questo non mi ha mai spinto a disinteressarmi al contrario, la loro vita, la loro dedizione alle proprie attività, alle proprie famiglie, sono esempi da tenere oggi a modello. Utilizzo necessariamente verbi al presente perché non stiamo parlando di modelli da riesumare, quanto di persone che oggi ci parlano, persone delle quali si sente l’eco di una voce attuale, e non la rievocazione di un’appassita rimembranza. Se la vita è una prefazione alla morte e la morte è una prefazione all’amore, allora quell’8 ottobre è stata siglata una bibliografia del sentimento che alberga in ogni cuore e che nessuna mano umana potrà anche solo lievemente scalfire. Perché sono convinto che una persona che muore quando sta amando, quando sta facendo sacrifici per amore dei suoi cari, in realtà non muore davvero, in realtà condensa in quell’istante tutto il suo amore per poterlo elargire, nel tempo e fuori dal tempo, a chiunque si accosti alla sua vicenda. Riflettevo poi su quella grande famiglia che si è creata tra di voi, familiari delle vittime. E noto quanto affiatamento vi sia tra di voi, quanto forte sia il legame che vi stringe. Mi piace pensare che, nell’aldilà, tutti i vostri cari siano lì, insieme, e, in questi anni, siano diventati amici così come lo siete diventati voi, forse loro stessi vi suggeriscono come comportarvi per rimanere uniti, fino a quando, un giorno, si radunerà una grande festa, dove questa ormai grande famiglia terrena che si è creata potrà ricongiungersi a quella grande famiglia che è in cielo. Se, a distanza di anni, anche a me, giunge ancora la forza di queste persone, l’ottimismo, il sentimento più autentico, la vitalità, la grinta, la risoluta determinazione, significa che, davvero, in quell’esplosione, vi era qualcosa che aveva una forza maggiore, qualcosa non destinato a terminare nelle lacrime.
    Matteo Salvatti - 13/10/2007
  • Risposte

  • Credevo che il mio fosse un sogno, molto personale, molto "privato". Il sogno del bene e dell´amore, più forte della disgrazia apparente della morte. Invece Matteo ha esplicitato le nostre speranze, anzi le nostre certezze. Credenti e non credenti, tutti noi, famiglia di Linate 8 ottobre, CREDIAMO in loro, crediamo di poterli riabbracciare. E sì, li vediamo insieme a sorridere con noi, a soffrire con noi. Forse è per questo che ogni ritrovarci insieme ci dà tanta forza, pur nel riaprire ogni volta la piaga di quel giorno, e nel farci ricordare di quel cammino durissimo che quel giorno è iniziato... e chi sa quando finirà. Il bene, la fiducia che quando qualcuno ti dice che non cambierà mai niente, è allora che devi remare più forte. Grazie Matteo
    maria antonietta - 13/10/2007
  • Grazie Matteo. E´ bello leggere cose così intelligenti e profonde come quelle che sai scrivere tu. Grazie ancora e.... ogni tanto fatti "leggere"
    il presidente - 15/10/2007
  • Grazie,grazie di cuore per le vostre parole e per il vostro credo,a me risulta però molto difficile dare delle logiche spiegazioni quando la mia nipotina Violetta si dispera perchè non riesce a ricordare il volto del suo papà,aveva undici mesi quando glielo hanno rubato,quando non ha più potuto tenerla fra le sue amorevoli braccia,quando non gli è stato concesso di vederla crescere e poter gioire dei suoi meravigliosi progressi,ora a distanza di sei anni per noi nulla è cambiato sentiamo come ieri la necessità di poterlo ancora amare ma dobbiamo accotentarci dei nostri ricordi,ricordi che sono indelebili nella nostra memoria ma non per la nostra piccola che chiede di vedere le fotografie del suo papà ma subito dopo ci prega di metterle via perchè la vista la rende molto infelice,allora vi chiedo:"cosa potremmo dirle per giustificare l´assurda morte del suo papà?"La medesima cosa vale per tutti gli altri bimbi che al momento di quella terribile disgrazia erano più grandi e sentiranno per sempre la mancanza di quelle carezze che non potranno più avere,anche a loro cosa potremmo dire? A chi ha perso il proprio figlio?Ai fratelli che sono rimasti soli senza più la gioia di condividere la propria vita con l´amato fratello?Che giustificazione trovare per i genitori che hanno perduto l´unico figlio?Alle mogli che sono rimaste sole senza poter aver la gioia di trascorrere la propria vecchiaia con l´amato marito,cosa diciamo?E´ vero siamo molto uniti,ma forse non tutti si rendono conto che siamo uniti nel dolore. Le vostre parole e tutte le parole delle persone che continuano a starci vicini credetemi ci sono di grande conforto,ma purtroppo la nostra vita non è e non sarà più quella di prima. Un caro abbraccio. Ornella nonna della nostra adorata Violetta.
    ornella nonna di Violetta - 15/10/2007
  • Grazie, grazie....hai detto cose bellissime e altrettanto vere! Io sento tantissimo la mancanza del mio papà....soprattutto in grandi occasioni...come il mio matrimonio di pochi giorni fa.....ma avere vicini gli amici del comitato, i "papà adottivi", mi fa sentire forte e mi rende felice!!!! So che i figli lassù in cielo sono stati "adottati" dal mio papà Osvaldo come io sono stata "adottata" dai papà qui sulla terra! E trovo che questo sia uno scambio di Amore stupendo!
    Francesca - 30/10/2007
  • Belle e sincere le parole di tutti voi, S. Agostino in primis, ma la mia voce fuori dal coro dice e pensa che è tutto tremendamente schifoso e che il bene è molto lontano dai miei pensieri ed è il male che continua a dare i suoi frutti ! Invidio la vostra fede e i vostri dolci pensieri! Con affetto sincero, Anna
    Anna - 31/10/2007