Comitato 8 Ottobre - Per non dimenticare

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    IL CASO ICCSAI

    Gentile Presidente Pettinaroli,
    sono un assiduo lettore del Vostro Forum, in quanto avendo esperienze aeronautiche ho sempre seguito con interesse le Vostre vicissitudini che Vi hanno visto partecipi di un evento, tra i più tragici della storia dell´Aviazione Civile italiana.
    Mi ha molto incuriosito l´articolo di Icaro: "Il pesce puzza dalla testa" e così ho approfondito l´argomento navigando in Internet.
    Consultando il sito della ICCSAI, nella "Home Page" compare la scritta:
    With the support of ENAC (con relativo logo ufficiale),
    non capisco come le due realtà possano avere qualcosa in comune se non un conflitto di interessi.
    Icaro solleva, giustamente, il problema della incompatibilità della presenza dell´Ing. Sciacchitano nella "Scentific Committe", ora dimissionario e dell´ex Capo, del RAI (Registro Aeronautico Italiano), Fredmano Spairani,attuale Consigliere di Amministrazione dell´ENAC.
    Effettivamente le cose non sono chiare, anche perchè mi sono documentato facendo una ricerca, qui sotto riportata, e ho riscontrato che gli autorevoli membri della "Scientific Committe" e il "Scientific Director" della ICCSAI, sono tutti degli ottimi professionisti ma nel campo Economico-Gestionale, Finanziario di imprese e gruppi industriali, Consulenti Bancari.
    Non comprendo quindi, cosa accomuna dei tecnici del campo aeronautico, Vice Direttore ENAC e Consigliere di Amministrazione di un ente del Ministero dei Trasporti, con specialisti dell´economia.
    Concludo con la famosa frase del Senatore Andreotti:
    "A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca".
    La ringrazio.
    Cordiali Saluti.


    Stefano Paleari

    Professore ordinario di Analisi dei Sistemi Finanziari presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bergamo e Vice Preside.
    E’ Direttore Scientifico dell’ICCSAI (International Center for Competitiveness Studies in the Aviation Industry). Svolge attività di ricerca sui temi del finanziamento delle imprese e dei gruppi industriali, dei mercati finanziari, della valutazione delle imprese, della corporate governance e, più recentemente, della competitività nell’aviation industry.
    E’ autore di numerose pubblicazioni internazionali in materia di economia finanziaria, finanza aziendale, assetti societari.

    Mario Calderoni

    (ASCA) - Roma, 19 nov - Mario Calderoni e´ stato nominato Responsabile del nuovo Press Office di Roma del Gruppo UniCredit. Lo comunica una nota della banca. ´´L´ufficio fa parte delle struttura di Media Relations & Executive Communications del Gruppo, diretta da Marcello Berni, e ha il compito tenere i contatti con i media sulla piazza di Roma per attivita´ della holding nonche´ a supporto delle divisioni operative´´, spiega la nota.
    Cinquantadue anni, laurea in Economia Politica all´Università Bocconi di Milano, Mario Calderoni è giornalista professionista dal 1983. Ha lavorato nei settimanali “Mondo Economico” e “Panorama” e, dal 1987 al 2003, come inviato speciale de “Il Sole -24 Ore”, dove ha seguito temi inerenti la politica economica e industriale, l´attività legislativa e parlamentare, le vicende del sistema bancario e finanziario. Dal 2003 è approdato a Capitalia (Milano: CAP.MI - notizie) come Responsabile per i Rapporti con i Media della holding e con compiti di coordinamento delle attività di comunicazione stampa delle banche (Banca di Roma, Banco di Sicilia, Bipop-Carire, MCC, Finecobank) e delle altre società del Gruppo.

    Alberto Nastasi

    Professore ordinario nel settore scientifico disciplinare Ingegneria Economico-Gestionale Dal 2001 professore straordinario presso la Facoltà di Ingegneria dell´Università degli Studi di Roma "La Sapienza" Dal 1988 al 1996, collaboratore e poi ricercatore, presso l´Istituto di Analisi ed Informatica del C.N.R. nell´area "Sistemi Economici, Organizzativi e Territoriali".

    Romano Pagliari

    Senior Lecturer & Course Director MSc in Airport Planning & Management Romano Pagliari obtained a masters degree in transport and a PhD in airport slot allocation from the Cranfield University School of Management. He presently lectures on airport economics and business issues in addition to organising various airport management short course / CPD programmes. His research interests include airport economics and business development and air transport issues that affect remoter regions. Romano is currently Director of the MSc in Airport Planning and Management, a member of the Scientific Committee of the International Center for Competitiveness Studies in Aviation and a member of the editiorial board of the Journal of Airport Management.

    James Rice

    MIT Boston. Director dell´Integrated Supply Chain Management Program del Massachusetts Institute of Technology di Boston
    Le sfide della Supply Chain oggi: la gestione del rischio? organizzato dal Mip, la Business School del Politecnico di Milano, con diversi esempi ha sottolineato che neanche le grandi aziende del settore Ict sono immuni dalle situazioni di rischio. Un furto, un terremoto, un incendio ma anche un´errata previsione dell´andamento della domanda sono eventi che possono portare alla perdita di denaro e di quote di mercato se le aziende non riescono a far fronte alla situazione. Naturalmente i rischi più pericolosi sono quelli meno probabili e prevedibili. Un disastro naturale (come lo Tsunami, l´uragano Katrina, un terremoto) o un attacco terroristico (l´11 settembre, gli attentati di Madrid e di Londra...) comportano gravi conseguenze. Ma anche eventi meno eccezionali come scioperi, blackout, scandali finanziari, aziende che falliscono, fino alle reazioni dei consumatori a minacce di epidemie, anche solo presunte, non devono essere trascurati. E al giorno d´oggi, a fronte di un contesto caratterizzato da elevata competitività, in cui le aziende e i settori industriali sono sempre più interconnessi, diventa sempre più forte l´esposizione a fattori di rischio difficilmente prevedibili che possono condizionare la profittabilità e la sopravvivenza di un´azienda. Per far fronte a questa situazione il rischio deve essere previsto e gestito non solo nella singola impresa, ma anche a livello di Supply Chain, perché un imprevisto che colpisce un lontano subfornitore o distributore può avere gravi conseguenze anche per tutti gli altri attori della filiera. A fronte di questa situazione, la gestione del rischio implica nuovi assetti organizzativi nelle reti di imprese, accanto alla capacità e alla volontà di condividere le informazioni in tempo reale, anche riguardo ai fattori ambientali e alle fonti di rischio.

    Andrea Salanti

    Università degli Studi Bergamo
    Sede di Dalmine, viale Marconi, 5
    24044 Dalmine BG Stanza n.B39
    Direttore Dipartimento di Ingegneria gestionale
    Prof. Ordinario Dipartimento di Ingegneria gestionale
    Prof. Ordinario Facoltà di Ingegneria
    Corsi:
    60002 Economia del mercato immobiliare (5 crediti)
    8906 Microeconomia (5 crediti)

    Gianluca Spina

    Gianluca Spina, è nato a Milano il 6 gennaio 1964, si è laureato a pieni voti in Ingegneria Elettronica presso il Politecnico di Milano il 27 ottobre 1988. E´ Professore Straordinario del Politecnico di Milano nel settore dell´Ingegneria Economico-Gestionale, titolare degli insegnamenti di Economia ed Organizzazione Aziendale e di Gestione Aziendale nei Corsi di Laurea in Ingegneria Gestionale e Ingegneria Meccanica. E´ Vicedirettore del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano. E´ Direttore del Consorzio Universitario MIP-Politecnico.
    E´ membro dell´Advisory Board del Journal of Operations Management. Inoltre è membro del Board dell´European Operations Management Association (EurOMA). E´ Coordinatore italiano dell´International Manufacturing Strategy Survey, (IMSS), un network globale di ricerca sulle strategie di produzione nell´industria di assemblaggio. I suoi interessi di ricerca si focalizzano su tre filoni: 1) strategie di produzione e innovazione dei modelli di produzione; 2) business process re-engineering, cambiamento organizzativo e integrazione dei processi basati sull´IT; 3) approvvigionamenti, logistica e partnership cliente-fornitore. Su questi temi è autore di oltre 70 pubblicazioni scientifiche, circa 40 delle quali in ambito internazionale
    Bruce Tether

    Biography I am Professor of Innovation Management and Strategy, with a dual appointment at CRIC and the Manchester Business School (MBS). I am also a Ghoshal Fellow of the Advanced Institute of Management Research (AIM). I have been at CRIC, initially as a Research Fellow, since it was established in January 1997. In 2003 I took up a part-time appointment as a Senior Lecturer in Innovation and Technology Management at UMIST’s School of Management, which is now part of MBS. Prior to joining CRIC I was a Research Fellow at the Centre for Small and Medium Sized Enterprises at Warwick University’s Business School, and prior to that a doctoral student at the Science Policy Research Unit (SPRU) at the University of Sussex. I began my research career in 1990 as a Research Associate at the Centre for Urban and Regional Development Studies (CURDS) at the University of Newcastle upon Tyne, which is also where I gained my bachelors degree – in Geography. Research Interests My research interests are both conceptual and empirical, and mainly concern innovation economics, management and strategy, particularly with reference to services and ´systems of innovation´ (or, in CRIC speak, ´distributed innovation processes´), and the measurement of innovative activity. I am particularly interested in less- and non-technological forms of innovation, such as organisational innovation, and the nature of complementarities between technological and organisational innovation, as well as other factors, such as skills. I undertake research using large datasets such as the UK versions of the European Community Innovation Survey (CIS), but also engage in detailed studies of particular sectors – especially air traffic control and management, and the design consultancy sector. Prior to coming to Manchester, most of my research concerned the role of small firms in innovation.
    GENNARO ESPOSITO - 09/01/2008