Varie
SENZA PAROLE
Leggiamo e pubblichiamo il seguente articolo apparso su AVIONEWS del L 28 Gennaio 2008
Aeroporti
22:52 - lunedì
Enac ancora spettatore: quale sicurezza nello scalo di Alghero?
Alghero, Italia - L´Ente latitante costringe il prefetto Guglielman a minacciare la chiusura dello scalo sardo
(WAPA) - Siamo ancora alle solite: chi dovrebbe decidere se ne sta al loggione a guardare altri che, costretti dalla latitanza dei preposti, si sentono in dovere di prendere decisioni per la salvaguardia del cittadino: è il caso dello scalo di Alghero, nella cui aerostazione la società di gestione, la Sogeaal, avrebbe ridotto di fatto il numero dei varchi di accesso alla zona di sicurezza, da 13 che erano, a uno solo, che non ha neppure i requisiti doganali, per aumentare lo spazio destinato ai parcheggi a pagamento attorno all´aerostazione.
E´ evidente che questa scelta, che sicuramente ha influito ed influisce tuttora sulle prestazioni in fatto di sicurezza dell´aeroporto, sarebbe dovuta essere concordata con l´Enac (Ente nazionale aviazione civile) che, è appena il caso di ricordarlo, è "Secondo dopo Dio" nelle decisioni che riguardano le modifiche agli scali ma che, come è accaduto in altre simili situazioni, si è ben guardato dal prendere le iniziative che avrebbe dovuto tese ad evitare la riduzione della sicurezza nello scalo algherese.
Non si può dimenticare che, nel prossimo anno, l´isola della Maddalena accoglierà gli illustri partecipanti al convegno dei G8, e che lo scalo di Alghero, di concerto con quello di Olbia, giocherà un ruolo di assoluta importanza per l´accoglienza dei partecipanti al summit mondiale, il che richiederà una "Messa in sicurezza" ad alto livello per gli aeroporti interessati.
E´ forse ancora il caso di ricordare che la direzione della Security all´Enac è stata presa in mano dal comandante Silvano Manera, che è anche direttore generale dell´Ente, mentre quella dell´aeroporto "Riviera di Corallo", come è denominato quello di Alghero, è attualmente demandata al dottor Vincenzo Fusco, che ebbe la sfortuna di essere il dirigente di Linate nell´ottobre del 2001, l´anno del disastro al volo 686 della Sas, (vedi notizia AVIONEWS e seguenti) il più grave incidente della storia dell´aviazione nazionale, e che fu condannato in primo grado a otto anni per disastro colposo e omicidio colposo plurimo salvo poi essere assolto nel 2006 in secondo grado dalla Corte d’Appello di Milano.
Il problema che sorge, da questa situazione di Alghero, sta nel fatto che chi si è posto come "Parte diligente" nella vicenda, per rendersi conto se lo scalo sia o meno adeguato ai livelli di sicurezza vigenti, sia il prefetto Paolo Guglielman il quale, in una a dir poco infuocata riunione del comitato per l´ordine e la sicurezza svoltasi nella Prefettura di Sassari, con la presenza dei comandanti delle principali forze dell´ordine, ha fatto capire a chiare parole che l´aeroporto ha solo cinque mesi di tempo per adeguare le proprie strutture di sicurezza alle normative, anche quelle antiterrorismo, pena la chiusura. Normative? Quali normative? Le stesse che l´Enac ha a suo tempo emesso, spesso con dovizia di particolarità applicative, ma che qualche volta, magari passato un pochino di tempo, dimentica di assicurarsi che continuino ad essere rispettate.
E quindi, prima di pensare a chiudere uno scalo che, primo ha rappresentato un costo per la collettività per la sua realizzazione e manutenzione, secondo comunque ha portato e porta traffico e indotto economico nella zona su cui insiste e, terzo, rappresenta un elemento di indubbia utilità per la popolazione, sarebbe più opportuno che chi di dovere, e quindi non il prefetto al quale non è demandato il controllo della gestione degli scali, ma l´Enac, che invece esiste anche per questo, si interessasse a far sì che le stesse normative di sicurezza che emette vengano rispettate ed applicate in modo corretto da coloro i quali (leggi società di gestione) si sono presi l´incarico di rendere gli aeroporti un bene fruttuoso per l´intera comunità. Magari un compito più adeguato a quello della figura del prefetto potrebbe essere quello di appurare se vi siano omissioni o colpe e segnalarle alla Magistratura.
Abbiamo parlato prima dell´incidente di Linate, nel quale perirono 118 persone; il presidente del comitato per le vittime del disastro, Paolo Pettinaroli, dopo la condanna del Tribunale disse amaramente che non gli importava delle pene inflitte, ma che "L´ importante è che questa gente se ne vada via, e i loro posti siano presi da persone che sanno fare questo lavoro".
Ed in conclusione di tutte queste belle parole: lo scalo di Alghero-Fertilia è sicuro o no?
(Avionews)
(0100) 080128225218-1085101 (World Aeronautical Press Agency - 28-Gen-2008 22:52)
Il Presidente - 29/01/2008