PROCESSO DISASTRO AEREO DI CAPOGALLO (1° Udienza))
Giovedì 28/2/2008 si sarebbe dovuto aprire a Palermo il processo per la strage aerea di Capo Gallo del 6 Agosto 2006 nel quale la nostra Fondazione si è costituita
parte civile.
Riportiamo qui di seguito quanto pubblicato sul sito dell´Associazione Capo Gallo che non necessita commenti.
Così vanno le cose in Italia, "senza nessun rispetto per i cittadini".
Che grande delusione!!!!
Aperta ieri l´udienza preliminare.
29/02/2008
Ieri è stata aperta l´udienza preliminare del processo che vede a giudizio il pilota e il copilota dell´aereo, rispettivamente Chefik Gharbi e Ali´ Kebair, il direttore della ´Tuninter´ Monchf Zouari, il direttore tecnico Ben Abdelaziz Chtouane, il responsabile del reparto di manutenzione Zouehir Siala, i capisquadra Foued Rouissi e Ben Jemia Lotfi, il meccanico Nebil Ben Ali´ Chahed e il responsabile della squadra di manutenzione Abel Rhouma. I nove sono accusati, a vario titolo, di disastro colposo, omicidio plurimo colposo e lesioni colpose gravissime.
L’udienza è stata rimandata al 4 aprile sotto richiesta dell’avvocato difensore del direttore della Tuninter occupato nella stessa giornata in altri procedimenti.
Erano presenti in aula diversi parenti delle vittime, Paolo Pettinaroli, “presidente della Fondazione 8 ottobre 2001 per non dimenticare”, che si costituisce nel processo come ente esponenziale, accompagnato dall’avvocato Amenduni che rappresenta in aula anche Dorra Neffati vedova dello steward di bordo.
Il Presidente Pettinaroli è intervenuto dimostrando amarezza e dispiacere per l’avvenuto rinvio sottolineando ai PM e al GUP di tenere presente lo sforzo sostenuto dagli intervenuti che hanno affrontato un lungo viaggio per essere presenti.
Rosanna Baldacci Presidente ha accompagnato i parenti delle vittime a Palermo. “Abbiamo provato forti emozioni tra loro contrastanti: da un lato l’amarezza del ricordo che il ritrovarsi in determinati luoghi riemerge più intensa dall’altro la serenità di non sentirsi più soli e di avere instaurato un profondo legame di amicizia e solidarietà con il Comitato 8 ottobre.
Il 4 aprile NOI CI SIAMO e saremo ancora più numerosi perché il nostro non è un semplice slogan ma un impegno preso nei confronti di coloro che amiamo e che per superficialità e negligenze ci sono stati strappati per sempre.