D’abitudine sono sfiduciata da come le forze politiche del Paese conducano la nostra vita e mi chiedo se effettivamente si rendono conto che gran parte degli italiani ragionano oppure se pensano solo alle loro tasche tacitando, ammesso che ce l’ abbiano, la loro coscienza.
In questo momento, fa notizia l’Alitalia e i mass media ne dicono di tutto e di più.
Poiché la mia vita è stata tragicamente segnata da un aereo e da gente che a tutto pensavano tranne alla vera e responsabile direzione di Linate, ogni volta che si parla di un paio d’ali, ecco che mi scatta la molla del coinvolgimento.
Ho seguito la tiritera di Alitalia fin dall’inizio, sono state e sono tragicomiche!
L’italianità della “cordata spontanea”, i partners stranieri che non si sa bene se comunicano con le parti italiane in causa con serietà o se i nostri raccontano, a seconda delle necessità, delle gran bufale,mi lasciano perplessa.
Finalmente ho sentito il sindaco Moratti alla televisione nella trasmissione di Lucia Annunziata, che si è espressa come anch’io penso. Sono molto d’accordo nel dire che manovrare i poteri e controllandoli, non si costruisce nulla, si va solo incontro ad altri grandi problemi sempre e solo recepiti da coloro che sono coinvolti: noi ne subiamo al solito e solo il danno.
Carlo Sgorlon, dice che la storia è “una sintesi di crudeltà, sopraffazioni, astuzie, volontà di potenza, ideologie più o meno iperboliche o deformi” ma se queste riflessioni entrano dritto, dritto nella mia anima, perché loro che decidono sono sordi?
Credo che la nostra vita scorra al contrario di come dovrebbe essere ne più ne meno come i nostri attuali politici volutamente e coscientemente ci dirigono.
