Innanzitutto mi sento di dover precisare che non cerco nessuna approvazione.
Sono frastornata dal “fatto di cronaca” della povera Eluana, dove tutti, dall’ uomo della strada ai politici di Roma, discettano.
Per la mia esperienza e modo di vita, non oso dire una sola parola al riguardo, osservo un rigoroso silenzio unito alla preghiera per questa sfortunata famiglia.
Cosa vogliono farci credere i “grandi” di Roma? Non penso ignorino che “i confini dell’anima non li potrai mai trovare, per quanto tu percorra le sue vie, così profondo è il suo logos” (Eraclito).
Ringrazino Dio che alla maggior parte di loro il dolore più grande è rischiare di essere inquisiti!
Articolare i loro poteri e controlli, non raggiungono un bel niente, producono altri dolorosi duelli sui coinvolti, mentre loro…..girano pagina e criminalizzano la dignità umana e i diritti fondamentali di gente che sfugge spessissimo da mondi ostili con altissimi rischi.
Per quanto ho vissuto sulla mia pelle, li inviterei a non perdere la memoria, la verità non sta mai da una parte sola e la vocazione alla partigianeria conduce unicamente all’ignoranza politica.