Comitato 8 Ottobre - Per non dimenticare

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  • Pensieri-sentimenti

    AEROPORTI INUTILI - MIIOPIA ORGANIZZATIVA

    Leggo sul Corriere della Sera di oggi 14 marzo, che come ogni giorno, l’unico volo Ryanair da Londra, è atterrato all’ aeroporto “Gabriele d’Annunzio” di Montichiari (BS) alle 16,45, ritorno a Londra mezz’ora dopo.
    Poiché tutti i nodi vengono al pettine, la previsione di 1.300.000 passeggeri all’anno è miseramente fallita con una realtà di 259.000 passeggeri nell’anno 2008. Una bella contraddizione!
    Mi domando chi avesse mai intuito un tale futuro per questo aeroporto. L’avranno pur pensato persone di cultura, esperti con cervelli funzionanti, ma com’è che dopo le loro ricerche, che non dubito abbiano eseguito, hanno convenuto un tale flop?
    E’ l’ennesima fioritura di idee in contrasto con la realtà oppure l’uomo è incapace di condurre la sua vita su fondamenta solide?
    Purtroppo abbiamo altre realtà simili nel nostro paese e in un momento di crisi così difficile (originato sempre da tali incapacità o cecità interessata che dir so voglia), mi pare che forza lavoro mal impiegata e soldi (tantissimi), vengono gaiamente dilapidati.
    Meglio sarebbe essere più attenti a mamagements responsabili e capaci e alla sicurezza dei passeggeri nelle aree di grande traffico. Troppi piccoli aeroporti creano solo costi ingiustificabili e non è per campanilismo né per assurdi miti di grandezza che si buttano soldi dalla finestra.
    So che sono libera di esprimermi sull’argomento e so anche che ciò che sostengo non avrà nessuna rilevanza sulle coscienze di coloro che decidono: sono “privi” di memoria e ogni giorno improvvisano, ma lo devo a mio figlio e ai suoi 117 compagni di viaggio dell’8 ottobre 2001.

    A te Lorenzo
    Mamma
    Giovanna - 14/03/2009
  • Risposte

  • Carissima Giovanna l´aeroporto di Montichiari, secondo la "vox populi" doveva, e sottolineo doveva essere l´aeroporto della industriosissima e laboriosissima Brescia,motore trainante dell´Italia tutta, ma ahimè altri interessi di altri aeroporti e di altri "pavoni" hanno fatto in modo che le cose andassero così.

    mala tempora currunt

    Ivana

    p.s. gli antichi dicevano che vox populi era anche e soprattutto vox dei, ditemi voi quali dei hanno voluto ciò
    ivana - 16/03/2009
  • Cara Giovanna,

    pur apprezzando lo sfogo manifestato sul punto, mi sento di fare alcune precisazioni importanti.
    L´aeroporto di Brescia Montichiari non si è sviluppato come aeroporto passeggeri in quanto gestito dalla medesima società - veronese - che ha in concessione quello di Verona Villafranca (che è stato ovviamente privilegiato in toto).
    Proprio per tali motivi, una cordata di industriali bresciani è sul punto di chiudere una trattativa con la società veronese per rilevare lo scalo di Montichiari e tentarne un rilancio.
    Sottolineo, inoltre, che Brescia Montichiari può assumere un ruolo notevole per il trasporto postale e delle merci in quanto:
    a) è attualmente l´hub di Poste Italiane, dal quale decollano una quindicina di voli notturni adibiti al trasporto della posta in tutta Italia;
    b) nei prossimi anni sostituirà Bergamo Orio al Serio nel settore cargo, avendo deciso la società bergamasca di trasformare l´attuale terminal merci in un nuovo terminal per i passeggeri.
    Una riflessione finale.
    In Italia vi sono tanti aeroporti, spesso non molto distanziati fra loro, ma il fenomeno esiste anche in molti Paesi europei: quello che manca da noi è l´atteggiamento di costituirli in un "sistema organico" onde sfruttarli al meglio e non, invece, farli competere in tutto e per tutto per mere ragioni di campanile.
    Un forte abbraccio

    Avv. Antonio Alessio Boccia
    Avv. Antonio Alessio Boccia - 16/03/2009
  • Gentile avvocato  Boccia,

    apprezzo molto l’avermi così cortesemente presa in considerazione.
    Le sue informazioni mi erano già note poiché nell’articolo del Corriere della Sera, erano ben specificate, ma repetita juvant!.
    Certamente per me legger i problemi e i disagi aeroportuali, crea sempre una grande emozione e faccio mio il suo pensiero che “manchiamo di sistema organico per mere ragioni di campanile”. Sottolineo che questo costante scialacquare soldi sia pubblici che privati in tutti i settori e in tutta la lunghezza dell’Italia isole comprese, mi dà molto sconforto e mi dimostra la fragilità dei “signori delle decisioni” e il loro comportamento portatore di disvalori.
    Se Linate fosse stato governato nella responsabilità del personale tutto, non avrebbe subito quella tragica sconfitta.
    Sul Corriere di ieri 18 Marzo, c’è stato nuovamente un articolo a firma di A. Mangiarotti inerente all’argomento degli aeroporti minori, e il contenuto non mi entusiasma per niente.
    Con mia nipote Beatrice (16 anni) parlo di desiderio di imporsi (leggi prevaricare), di volontà di rispetto su un livello di uguaglianza con il nostro prossimo, di onestà in senso lato ma sono in difficoltà. Vedo che lo Stato non è più al servizio nostro, ma noi al servizio di una classe politica quasi tutta arrogante e truffaldina. Il privato certo agisce anche bene, ma è costretto venire a patti con i poteri.
    La mia è una “voce muta”, resto convinta che l’unico vero conforto è quello divino, sulla terra sono quasi sempre e solo esibizioni muscolari, prive di energie mentali e Lei non immagina quanto mi pesi lasciare in eredità a Beatrice queste situazioni.
    Devo sicuramente esercitarmi con le parole di K. Wojtyla - non c’è speranza senza paura, non c’è paura senza speranza -. Lo devo soprattutto a mio figlio Lorenzo, perché non sia vanificato il breve percorso della sua vita.
    Grazie per aver ascoltato il mio sfogo
    Giovanna

    Giovanna - 19/03/2009
  • Corriere della Sera – 27/3/2009 (Economia – pag. 33)

    Nuovamente leggo un articolo di J. Tondelli sui conti in rosso e la recessione dello scalo Catullo di Verona.
    Si riparla di Italia, primo paese al mondo per densità di aeroporti attivi e purtroppo dal bilancio negativo inevitabile.
    La bacchetta magica non esiste e la situazione la definirei violazione di ogni buon senso. Quasi tutto è permesso, non c’è più scandalo e a mio avviso è male, anche se la provenienza dei capitali è privata.
    Trovo che la misura è colma e se aggiungo la fatica, l’ansia e a volte il dolore che incrociamo con il nostro percorso di vita, dico ai Signori delle “decisioni” di far si che non si debba vivere giornalmente in bilico tra la verità e la contro verità perché si perde la fiducia nel constatare evidenze negative.

    A te Lorenzo
    Mamma
    Giovanna - 29/03/2009