Comitato 8 Ottobre - Per non dimenticare

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    TERREMOTO SECONDA PARTE

    Non voglio far credere che il mio unico intrattenimento del martedì sia “Ballarò”, ma al martedì c’è poco da scegliere di più coinvolgente, così ieri sera 14 corr., ho assistito al solito modo di porsi dei “signori delle decisioni”.
    Nulla di nuovo, né di particolarmente grave, ma umiltà e desiderio di chiarezza non erano granché presenti.
    Purtroppo non vedo molto spesso negli “importanti “ questo desiderio di “errata corrige”. Che diamine, con tutti i mezzi e gli aiuti a loro diposizione e visto che non sono robot, che male ci sarebbe, anzi, li sentiremmo più simili a noi.
    La città de L’Aquila, ha ben sottolineato il suo sindaco, non è di cartone, così, non è rasa la suolo, ma tra tutto questo buonismo politico raccontato dai mass media, non so cosa realmente capire perché i palazzi delle istituzioni sono tutti inagibili: mancano, sembra, i certificati sui quali si basa l’onestà e la trasparenza di chi costruì e decise.
    Ora mi aspetto la corsa alle perizie e si sa, pensare male non è bene ma non si sbaglia (già sentita dire!): più si gonfia il danno e più i soldi circoleranno. Le cure ci sono ma con che medico avremo a che fare?
    Le mazzette, gran brutta cosa, ma ricordo “mani pulite” e la mafia sono le une opposte all’altra, però i fini di entrambe convergono.
    Anche noi nel nostro disastro, siamo arrivati attraverso vicende di sprechi e danni di società pubbliche. Proprio il Corriere della Sera di oggi, 15 corr., a pag. 10, Massimo Gaggia ricorda il nuovo libro di Sergio Rizzo in cui è narrata la vicenda di Massimo Varazzani, presidente ENAV allontanato perché molto intenzionato a restituire allo Stato 350 milioni di Euro. Per i funzionari con visione “dell’uso politico” dei denari, suonò peggio di una bestemmia.
    A questo punto dichiaro di non essere una vecchia pessimista, pur consapevole che il momento è favorevole all’intervento pubblico, sono piuttosto realista con una speranza: venire disattesa nelle mie “profezie”.

    A te Lorenzo,
    Mamma
    Giovanna - 15/04/2009