Comitato 8 Ottobre - Per non dimenticare

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    Creato il Comitato “FRANCESCO PADRE – VERITA´ E GIUSTIZIA”

    Nella notte del 4 novembre 1994, un peschereccio con a bordo 5 uomini - tutti onesti pescatori di Molfetta (Ba) che persero la vita - è affondato in circostanze oscure a circa 20 miglia dalle coste del Montenegro.
    L´inchiesta non approdò a nessun risultato concreto, e venne archiviata.
    Il relitto del peschereccio “Francesco Padre” non venne mai recuperato – pur trovandosi a circa 294 metri di profondità - e la stessa sorte hanno subìto i resti di 4 dei 5 uomini di equipaggio (uno venne rinvenuto a poche ore dall´accaduto), che giacciono ancora in fondo al mare.
    Di questi esistono solo delle immagini girate da un R.O.V. Nel 1996.
    Nel novembre dello scorso anno un giornalista, Gianni Lannes, ha pubblicato un libro, su questa misteriosa e paradossale vicenda, dopo una lunga ed estesa indagine giornalistica che ha ricostruito gli innumerevoli frammenti di tutta la vicenda, consentendo così che fosse conosciuta, nella sua interezza, ai più.
    Nella prefazione del libro, fatta da Andrea Purgatori, questa tragedia viene paragonata a quella di Ustica, che vide coinvolto un DC-9 Itavia.
    Qualche giorno fa la Procura di Trani ha riaperto le indagini, con l´ipotesi di omicidio volontario, e dopo tutti questi anni nei familiari si sono riaccese le speranze sia di poter conoscere la verità e di ottenere giustizia, ed anche di poter riavere i resti dei propri familiari, mai recuperati.
    Si spera di poter riuscire, quindi, ad ottenere il recupero del relitto, che potrebbe fornire ancora molte risposte ai tanti interrogativi, e a squarciare il buio e la coltre nebbiosa del silenzio che hanno reso quella notte lunga oltre quindici anni.
    I familiari delle vittime, oggi, hanno deciso di uscire dal silenzio dignitoso nel quale si erano chiusi insieme al loro dolore, ed hanno costituito un comitato, perchè vogliono fare tutto il possibile perchè su questa tragica vicenda, questa volta, venga fatta chiarezza, e perchè le indagini possano giungere a qualcosa di concreto.
    Ho informato Rosanna Baldacci del comitato Capo Gallo, ed ho pensato che questo sito fosse il luogo più indicato per darne notizia, perchè ho conosciuto di quanta solidarietà siete capaci, e perchè avete sempre avuto grande magnanimità nel supportare chi ha vissuto vicende tragiche e deve lottare duramente per far si che emerga la verità. E quindi mi sono permesso di scrivere questa nota.
    Vi ringrazio per l´attenzione, e a tutti Voi porgo un caro saluto.

    Nicky Persico
    Nicky Persico - 16/03/2010
  • Risposte

  • Lo scorso 14 novembre ho partecipato alla presentazione del libro di Gianni Lannes:"NATO:COLPITO E AFFONDATO"e sono rimasta scossa da una vicenda che conoscevo poco e di cui si è parlato pochissimo anche in Puglia. In quell´occasione ho conosciuto i familiari delle vittime e condiviso con loro il legittimo desiderio di fare luce su quella tragedia che, dal 1994, li angustia.
    E´ vero che il dolore resta immutato nel tempo, ma recuperare i resti dei corpi dei familiari, dare loro una degna sepoltura, avere un luogo dove poterli ricordare e sapere come e perchè è potuto succedere un evento tanto terribile da sconvolgere la propria vita, tutto questo allevia e dà un senso alla nostra esistenza.
    Grazie a Gianni Lannes, a Nicky Persico e a coloro che, con il loro lavoro e, soprattutto, coraggio, rendono giustizia agli umili cittadini.
    Un caro abbraccio a Paolo e a tutti, Rosanna Baldacci.
    Rosanna Baldacci - 17/03/2010
  • Caro Nicki hai fatto molto bene portare a conoscenza questa tristissima vicenda, attraverso le pagine del nostro sito.
    Quello che piu´ mi rattrista è l´ apprendere che dopo 15 anni e piu´, quattro corpi delle vittime,
    giacciono ANCORA a 294 mt. di profondita´.
    Ricordo ancora vivamente le sensazioni che provai il giorno che riportai a casa Andrea, 6 giorni dopo la strage di Linate. Durante il viaggio verso casa, seduto su quel carro funebre provai uno strano senso di appagamento, come se il riportarlo a casa lo stesse riportando in VITA.
    Sono pienamente d´ accordo con Rosanna Baldacci: è oltremodo DOVEROSO recuperare i resti dei corpi e dare loro una degna sepoltura per avere poi un luogo dove andare a ricordarli.
    Ai famigliari delle vittime porgo tutta la mia sentita solidarieta´.
    giuseppe conte - 17/03/2010
  • caro Niki, come sempre la tua sensibilità e la tua disponibilità sono grandi.
    Notizie di tal portata ci coinvolgono nel profondo e ai parenti di questa sciagura che non conoscevo va tutta la mia solidarietà.
    A te, per il lavoro e l´impegno un grande grazie.
    Se in qualche modo possiamo essere di aiuto, noi ci siamo sempre.
    Il mio supporto per ora è una preghiera per coloro che non ci sono più e per i familiari che aspettano ancora giustizia e una tomba sulla quale piangere e portare un fiore.
    Che almeno quest´ultimo conforto possa essere a breve esaudito!
    con tutto il mio affetto
    Adele
    adele - 18/03/2010


  • Sono io, come sempre, a dover ringraziare voi tutti per la disponibilità, ed anche per le parole di apprezzamento: in realtà siete sempre molto generosi.
    Invero, a mio parere, la cosa più straordinaria della Fondazione 8 ottobre è proprio - concettualmente - l´aver trasformato il dolore in azioni meritorie, ed essere divenuti un riferimento, ed un esempio, per altri che vi stanno seguendo, come l´attività del Comitato Capogallo e il messaggio di Rosanna - che altrettanto ringrazio - dimostrano appieno.
    E´ una delle cose più importanti che ho da voi potuto imparare, e quella per cui, sinceramente, vi ammiro di più. E poi, voglio aggiungere, sono sempre in debito con voi: del vostro operare incessante beneficiamo, più o meno consapevolmente, tutti noi indistintamente.
    Grazie davvero per aver risposto con questi messaggi di franca solidarietà. Dal mio canto, io e le altre persone che ormai ben conoscete - Ascanio Amenduni, Nino Ghiro e Vito D´astici - che non hanno esitato a prestarsi nel seguire questa vicenda, faremo del nostro meglio per affrontarla, con l´impegno maggiore possibile.
    Un caro saluto.
    Nicky Persico



    P.S.: per un errore di battitura, ho scritto "294" metri, mentre in realtà sono 242.


    Nicky - 20/03/2010
  • Anche da parte nostra, pur in ritardo per motivi di assenza, desideriamo esprimere la nostra piena solidarietà ai famigliari delle vittime di questa misteriosa tragedia.

    Vogliamo dir loro di continuare a combattere per ottenere la verità che è loro dovuta.

    Agli avvocati che con grande spirito di umanità e altruismo hanno voluto riaprire questo caso diciamo BRAVI!!!.

    Paolo e Giovanna - 20/03/2010
  • Grazie a tutti per l´affetto.
    Non è per nulla facile tornare ad affrontare questa storia, che mio malgrado e rendendomi conto della grandezza della tragedia, avevo posto in un angolino. Continuare a vivere sembra una cosa inutile, è come se tutto ti crolla in un momento e resti lì con la voglia di reagire, ma ti rendi conto di essere impotente.
    Chissà che oggi, finalmente, a distanza di 15 anni e 4 mesi, grazie ad un libro e all´aiuto di gente qualificata, ci vengano restituiti i resti umani, in modo da dargli degna sepoltura, e che rivenga data loro quella dignità che gli hanno tolto.
    Grazie a tutti
    Maria Pansini - 26/03/2010