Comitato 8 Ottobre - Per non dimenticare

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  • Pensieri-sentimenti

    UNA CAREZZA

    Questa mattina molto presto ho accompagnato la mia bimba, che oggi ha 11 anni e ha perso il suo papà nell´incidente di Linate a 13 mesi, alla partenza per la gita scolastica.
    Un momento di gioia si è trasfomato in un improvviso dolore. Una fitta inaspettata, pungente di dolore nel vedere gli altri papà che con una carezza e un bacio salutavano i propri ragazzi. Ho osservato una carezza amorevole di un papà e il mio grido silenzioso e disperato è stato: perchè tutto questo non c´è per Elena?
    Non è solo quella carezza che manca ma quella carezza racchiude tutta una vita, una vita che Elena non avrà mai!

    una mamma

    una mamma - 12/04/2012
  • Risposte

  • Cara Mamma,
    i miei figli non hanno perso il papà nella strage di Linate , ma per una malattia e devo dirti che ti capisco perfettamente: mio figlio si sposerà in ottobre, e sulle partecipazioni di nozze purtroppo non comparirà il nome del suo papà....un altro momento di gioia che diventa un momento di tristezza infinita.
    ti abbraccio forte
    Giovanna
    giovanna dantini - 13/04/2012
  • Cara mamma,
    mi sono commossa alla lettura del tuo sfogo.
    Anche per me è tanto difficile ritirare in una piega della mia mente il ricordo di mio figlio Lorenzo, di quel mostruoso 8 Ottobre 2001 e di tutto ciò che forzatamente è cambiato nelle nostre vite.
    Mia nipote Beatrice, allora aveva quasi 9 anni. Si rese conto che il suo papà non era più e che la sua giovane mamma (27 anni) era sola.
    Sai, il coraggio e la pazienza, sono le virtù del ricominciare e del rinascere ogni mattina, ogni ora, ogni attimo. Per “tenere duro” bisogna ricominciare infinite volte e la pazienza nasce da un severo esercizio di volontà e sono sicura che i figli assorbono tanta capacità delle loro mamme.
    La superficialità di chi deve decidere il bene collettivo attualmente ha smarrito il buon senso e a causa di ciò, i nostri bambini, il sorriso del loro papà.
    Siamo impotenti davanti a certe circostanze, ma sono certa che in questi dieci anni, quasi inconsciamente hai trovato il modo di parlare, di dare una carezza a tua figlia imitando esattamente il Suo garbo, il Suo stile.
    Ti abbraccio
    Giovanna
    Giovanna - 15/04/2012
  • Cara Mamma,
    io e lei condividiamo lo stesso dolore e le nostre bambine la stessa mancanza, Viola aveva dieci mesi quel maledetto giorno. Tante, tantissime sono state le occasioni in questi lunghissimi dieci anni, in cui mi sono trovata nella stessa situazione che raccontava nel suo toccante messaggio, gli anni passano ma il dolore e la rabbia non passano mai. Sì rabbia, rabbia perché Viola non ha avuto il diritto di conoscere il suo papà o di avere ricordi di episodi vissuti con lui, non ha avuto la gioia di chiamare "papà" e sentirsi rispondere, non ha avuto la possibilità di crescere con lui accanto o di sentire la sua voce. Viola del suo papà sa tutto, cosa gli piaceva, cosa faceva, quali grandi doti avesse, quanto fosse sempre allegro e sorridente, sa con quanto entusiasmo avesse studiato ed avesse raggiunto a soli 32 anni una posizione invidiabile nel lavoro; purtroppo però tutto questo e molto altro lo sa solo attraverso i racconti miei, dei miei genitori e di mia sorella, questa è una cattiveria troppo grande per una bambina ancora piccola. Un abbraccio forte a lei ed una carezza ad Elena, certo, non sarà come la carezza che le avrebbe dato il suo papà, ma gliela dò con grande affetto
    Leila - 15/04/2012
  • cara mamma, ciascuna di noi, accomunata dal medesino destino, prova lo stesso dolore che ben hai raccontato tu.
    I nostri piccini non hanno mai potuto avere la gioia di una carezza paterna, i nostri figli più grandi l´hanno provata, ma poi , improvvisamente è stata loro tolta e questa mancanza ha lasciato un vuoto incolmabile....
    I loro occhi cercano in noi l´amore, la parte di amore che loro manca....e noi dobbiamo essere sempre, per loro, delle ottime madri e dei meravigliosi padri.
    E´ molto dura, lo so, aprire gli occhi ogni mattino e..tener duro, come ben dice Giovanna...ma il coraggio, la pazienza e la tenacia devono accompagnarci ogni istante.
    E dobbiamo fare in modo che gli occhi dei nostri figli splendano di gioia e ci dicano..." grazie mamma"!!!!!

    Ti abbraccio forte e abbraccio anche la piccola Elena.
    fatti sentire, fatti vedere...insieme è più facile affrontare le giornate.
    A volte basta una parola, un incoraggiamenteo, la condivisione di momenti e situazioni per stare subito meglio!
    con tanto affetto
    adele - 16/04/2012