Comitato 8 Ottobre - Per non dimenticare

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  • Processo

    Fiducia e responsabilità

    Caro Paolo, è da molto tempo che medito questa lettera, fin dal giorno in cui è stata emessa la sentenza di appello. Solo la trasmissione di Report mi ha fornito ulteriori spunti per riuscire a mandarvi questi miei pensieri. Il processo di primo grado aveva evidenziato tragiche mancanze dell’aeroporto di Linate sia dal punto di vista delle strutture (piste che si intersecano), che delle attrezzature (radar non installato), ma ancora di più dal punto di vista della gestione. Nessuno dei soggetti istituzionali coinvolti ha esercitato il proprio potere di controllo per correggere una situazione già evidentemente critica. Non riuscivo a capire quindi come potesse essere assolto il direttore dell’aeroporto, che ai miei occhi è il capo della gestione in loco. Mi dicevo che forse non aveva funzioni di controllo oppure non aveva il potere di intervenire. La sentenza di primo grado, come ricordato nel servizio di Giovanna Corsetti, aveva però chiarito che il direttore aveva sia la responsabilità di controllare le condizioni di sicurezza ("vigilanza e controllo") che il potere di segnalare mancanze o di modificare il funzionamento dell’aeroporto. Allora come mai un´assoluzione? In Report viene spiegato che non era specificato COME doveva espletare i suoi obblighi di vigilanza e controllo. Il suo potere era tanto ampio da essere giudicato nullo nei fatti. Lo stesso vale per il responsabile degli scali milanesi Federico. Ora, non mi lancio in dietrologie sulla sentenza e sulle ragioni che l’hanno motivata. Ritengo però che le conseguenze di questa assoluzione siano pericolose per tutti i viaggiatori dell´aria, quelli che salgono sull’aereo con la fiducia che sia garantita la loro sicurezza. Se chi ha la responsabilità della vita di altre persone sbaglia e non paga, perchè il suo successore dovrebbe prendersi tale responsabilità? I giudici hanno una funzione importantissima nella società quando sanzionano comportamenti lesivi dell’interesse generale: inibiscono il reiterarsi del reato. Una prima sentenza giudica pesantemente responsabile il direttore dell´aeroporto, la seconda lo assolve. Come cittadina e contribuente, non mi importa che ENAC risparmi sui soldi dell’assicurazione se questo serve a migliorare la sicurezza del volo. Mi preme invece sapere: i quadri ENAC hanno o non hanno funzioni di viglanza e controllo sulle condizioni di sicurezza? Se sì, le esercitano effettivamente? Cosa è cambiato rispetto a Linate? Chi è responsabile oggi? Durante gli incontri promossi dal Comitato con la nostra task force mi è parso di capire che le certificazioni cui sono obbligati gli aeroporti e cui veniva accennato in Report, non rispondono ai requisiti internazionali. Sono state “aggiustate” agli standard italiani dall’ENAC. Sarà una situazione sicura? Io non posso giudicare, non sono un esperto. Ma dopo questa sentenza, come posso avere fiducia nel responsabile ENAC che mi trovo davanti? Io invece vorrei recuperarla, la fiducia, e per questo ho il dovere di chiedere che il processo di cassazione faccia chiarezza. Per me, per i miei figli che voglio crescere liberi da paure, per tutte le persone che volano in Italia. PS: Paolo è possibile pubblicare le motivazioni della sentenza sul sito?
    Chiara - 20/10/2006
  • Risposte

  • Carissima Chiara,
    finalmente un tuo messaggio dopo tanta assenza.
    Come sempre colpisci nel segno e non posso fare altro che condividere tutto quanto tu dici.
    Siamo in “strane” mani, non si capisce cosa stia succedendo, o meglio lo capiamo tutti, ma diventa sempre più difficile far sì che le nostre preoccupazioni, che sono poi quelle di tutti gli italiani, possano essere amplificate e pubblicate. La denuncia di Report è sacrosantamente giusta, ma non è sufficiente se non viene supportata dalla stampa e da programmi televisivi ad hoc. Io non so più a che Santo rivolgermi e continuo a battere la testa ovunque contro muri di gomma. Nessuno si assume la responsabilità di andare contro lo Stato e la Giustizia.
    Che fare?
    Noi, fin che avremo le forze, continueremo a batterci nella speranza che qualche cosa accada.
    Per quanto riguarda la trascrizione della sentenza, siamo in possesso solo di quella cartacea e non siamo ancora riusciti ad avere il dischetto per la pubblicazione. (chissà come mai tutto questo ritardo?). Spero di venirne in possesso la prossima settimana.
    Grazie ancora Chiara e fatti sentire più spesso.
    Paolo - 21/10/2006
  • Carissimo Paolo, hai costruito il Comitato e con il tuo manipolo di coraggiosi volontari porti avanti una battaglia che serve a tutta la collettività. Sono io a ringraziarti! Un abbraccio a tutti voi, Chiara
    Chiara - 23/10/2006