UNA LETTERA PER LA FESTA DELLA MAMMA
Ecco la lettera scritta da Adele Pesatane e pubblicata dal Corriere della Sera l’ 8 Maggio, Festa della Mamma.
NOI MADRI SPECIALI COSTRETTE DAL DESTINO A RINUNCIARE AI REGALII
Oggi, festa della mamma, c'è una nutrita schiera di donne superfelici e festeggiatissime con rose rosse, cioccolatini, tanti regali, auguri e coccole. Ma ci sono tante altre mamme un po' " speciali ", come quelle che hanno perso un figlio nella strage di Linate. A loro, e non solo, va il mio pensiero e credo debba rivolgersi almeno per un momento, il pensiero di tutti.
Sono mamme che oggi non riceveranno nè i fiori né gli auguri, perché apparentemente mamme non lo sono più: il figlio o la figlia non ci sono più a donare loro un pensiero d'affetto. Se ne sono andati anzitempo, ma la loro mamma li porta nel cuore con la tenerezza di un tempo e in questo giorno si sente ancor più mamma. Per lei il regalo più grande sarebbe quello di stringere ancora a sé il proprio " cucciolo ". Ma coraggiosamente, con il cuore spezzato, continua a vivere. Una vita crudele, vuota, senza più una parte di sé. Sono mamme/mutilate, ma che grandi mamme sono! Magari oggi stringeranno a sé la foto del figlio e " sentiranno " il profumo della rosa speciale che si meritano.
E poi ci sono ancora altre mamme un po' " speciali ". Mamme per le quali questa giornata sarà pesante e stressante come tutte le altre perché sono sole con i loro figli. Mamme che combattono quotidianamente contro tutto e tutti, perché i loro figli hanno solo loro come punto di riferimento.
Mamme che sorridono, raccolgono lacrime e momenti di gioia, che risolvono problemi e prendono decisioni. Che devono essere dolci e tenere, ma anche decise e determinate come deve essere il padre che non c'é più. Non possono permettersi di pensare "oggi è la mia festa" ; quale sorpresa mi riserverà la mia famiglia? Alle spalle di figli felici che portano il dono alla mamma spesso c'è un papà che lo ricorda loro. Ma queste mamme speciali sono sole. E combattono e stringono i denti e sorridono e non hanno posto per le lacrime. Sorridono per il sorriso dei loro figli. Silenziosamente lavorano senza sosta, hanno dimenticato le pause di riposo perchè devono fare in modo che tutto sia il più possibile come prima. A volte si sentono quasi soffocate da un'onda gigantesca di responsabilità, sono tentate di gettare le armi, ma non lo fanno. Guardano i loro figli e ricevono come una sferzata di forza e di coraggio e vanno avanti! Se gli auguri non arrivano, se la data è dimenticata non ha importanza. E' importante solo leggere negli occhi e nel sorriso dei figli quella serenità di cui essi hanno bisogno. E' questo il più grande regalo per queste madri. Oggi, dunque, pensiamo anche a queste mamme un po' "speciali".
Milano - 11/05/2005