Intervento del Com. Radini alla 5° assemblea dei soci
Rivolgo a tutti Voi un saluto ed un augurio, mio personale e dei colleghi che, con me, costituiscono la "task force" del Comitato, per un sereno periodo di Festività, fra di Voi e con i Vostri cari, con la speranza che, anche se questi momenti rendono inevitabilmente più viva la memoria, ricordare il lavoro che, insieme ed a distanza di anni, stiamo portando avanti testardamente e costantemente perché il ricordo di quel giorno resti nel tempo in modo costruttivo e propositivo con l'obiettivo di una maggiore Sicurezza per la gente, possa, anche se di poco, addolcire la malinconia dando uno scopo alla sofferenza.
Sono qui, come in altre circostanze, a testimoniare la nostra solidarietà con i fatti, ripercorrendo quanto il Comitato ha portato avanti in questo ultimo anno, raggiungendo risultati di assoluta rilevanza e di grande visibilità nel panorama della Aviazione Civile Italiana.
Come sempre, il mio intervento sarà schematico e succinto, nella convinzione che una sintesi, che mi sforzerò di rendere il più possibile chiara, sia più incisiva e…… meno noiosa!
L'impegno del Comitato attraverso la propria "task force", all'indomani del convegno sulla Sicurezza del Volo dell'ottobre 2004 ( convegno che, malgrado alcune assenze, ha avuto un grande successo ed ha costituito e tuttora costituisce, per qualità degli argomenti trattati ed autorevolezza dei relatori, uno degli eventi più importanti della comunità aeronautica degli ultimi anni), si è concentrato , "in primis", su una serie di incontri tenuti con i massimi livelli dell'E.N.A.C. (Ente Nazionale Aviazione Civile) competenti, aventi per argomento la reale condizione degli aeroporti italiani, con particolare riferimento a quelli milanesi, e sul percorso di certificazione degli stessi, molto pubblicizzata dalla Autorità Aeronautica.
Il confronto, a tratti anche vivace, ha permesso di conoscere con più esattezza (e non senza difficoltà) la reale situazione delle fondamentali infrastrutture aeronautiche costituite dagli aeroporti, evidenziando alcune incongruenze fra quanto comunicato da E.N.A.C. all'I.C.A.O. (International Civil Aviation Organization), Autorità mondiale di riferimento, e quanto rappresentato nelle modalità di certificazione concesse con il paradigma, secondo l'Autorità italiana, del "Regolamento per la costruzione e l'esercizio degli aeroporti", documento contenente la normativa italiana, peraltro ancora incompleto.
Sul rilascio delle certificazioni, la "task force" ha manifestato le proprie perplessità, che, a tutt'oggi, permangono e che E.N.A.C. non è riuscita a fugare, ma, al contrario, ha rafforzato, rifiutandosi di fornire la relativa documentazione, atteggiamento che, oltretutto, conferma scarsa trasparenza nei confronti degli utenti e, a nostro avviso, non consentito ad una società pubblica.
In particolare, in tutti gli incontri, il Comitato ha evidenziato la mancata introduzione degli S.M.S. (Safety Management Systems) negli aeroporti italiani, introduzione raccomandata dalla A.N.S.V. (Agenzia Nazionale Sicurezza Volo) all'indomani proprio dell'incidente di Linate.
E' di questi giorni la notizia della avvenuta introduzione degli S.M.S., ma il testo da noi analizzato, seppure superficialmente a causa del breve lasso di tempo intercorso, appare ben lontano, nei contenuti e nelle modalità attuative, dalle caratteristiche richieste per la funzionalità e l'efficacia del sistema.
La "task force" è impegnata in uno studio approfondito del documento, ancora una volta con scopo di analisi critica costruttiva, per esprimere valutazioni ed indicazioni propositive, nello spirito che anima il Comitato.
Questo impegno ha avuto, comunque, ampio risalto sui media, sia attraverso conferenze stampa del Comitato, che attraverso interventi ed interviste dei referenti del Comitato stesso: particolarmente incisiva è stata la azione in tal senso del Presidente, che ha saputo sostenere confronti anche su ostici argomenti tecnici con la consueta capacità e determinazione.
Un simile confronto è stato anche sostenuto con E.N.A.V. (Ente Nazionale Assistenza al Volo).
Nell'incontro, svoltosi in un clima di maggiore disponibilità ed apertura, ed alla presenza di tutti i vertici tecnici, è stato illustrato in profondità lo "status" attuale dell'Azienda ed i suoi futuri programmi.
Anche in questo caso, ma in un contesto sereno e di grande attenzione e disponibilità, il Comitato ha evidenziato alcune incongruità, a tratti anche rilevanti, sia, a parere dello stesso, insite nel processo di cambiamento in atto, che relative a vecchie sofferenze sedimentate e non ancora totalmente risolte, per alcune delle quali, tuttavia, la soluzione è resa estremamente ardua dalla elevatissima e molto articolata sindacalizzazione della Azienda.
E.N.A.V. ha inoltre dato piena disponibilità a proseguire in questi incontri periodici, giudicandoli molto positivi, così da illustrare al Comitato gli interventi e le evoluzioni sugli argomenti presi in esame, con atteggiamento molto diverso e maggiore trasparenza rispetto a quanto dimostrato da E.N.A.C. ed, in definitiva, più responsabile.
Nell'ambito del Controllo del traffico aereo, il Comandante Atza, ulteriore elevatissima professionalità che ha raggiunto la "task force", ha prodotto un rapporto circostanziato sullo stato a dir poco preoccupante della sezione Radiomisure dell'E.N.A.V.(deputata al controllo della affidabilità ed efficienza delle Radioassistenze, essenziali per il regolare svolgimento del Trasporto Aereo), rapporto di cui prevediamo la pubblicazione, in un più ampio contesto di analisi di alcuni aspetti della Aviazione Civile, nel prossimo anno, in una data che dovrà essere definita per ottimizzarne la divulgazione, anche in considerazione delle imminenti elezioni politiche che, inevitabilmente, monopolizzano l'attenzione e condizionano lo svolgimento di eventi, anche importanti.
Inoltre, come sapete, in occasione dell'Anniversario di quest'anno, la Fondazione ha patrocinato la pubblicazione di un libro sulla Sicurezza del Volo avente per oggetto il gravissimo rischio emergente collegato all'impiego di pezzi di ricambio cosiddetti "taroccati" sugli aeromobili civili, argomento di grande attualità, dopo gli eventi di questa estate. Due degli autori del libro(l'ing. Floridia ed io) sono componenti della "task force" ed il terzo, il Dott, Perinu è iscritto al Comitato.
Il libro, primo ad uscire sullo spinoso argomento in Europa e frutto di un lavoro durato oltre tre anni, ha suscitato un grande interesse da parte di tecnici, addetti ai lavori, personalità e media, tanto da ispirare anche una proposta di legge, attualmente in attesa di essere "calendarizzata" alla Camera dei Deputati, volta ad ottenere l'istituzione di una Authority nazionale che vigili su questo fenomeno, purtroppo in costante espansione, vista la alta redditività di questo traffico, che costituisce un autentico attentato alla Sicurezza dei Trasporti.
A questo proposito, il Dott. Perinu, l'ing. Floridia ed io desideriamo esprimerVi il nostro profondo ringraziamento per avere voluto patrocinarne la pubblicazione.
In proposito, è anche di questi giorni la notizia della richiesta della istituzione di una Commissione Parlamentare per indagare sul fenomeno.
Inoltre, ed a seguito dell'incidente di Palermo del 6 agosto scorso, il Comitato, oltre a manifestare in modo concreto e partecipativo la propria solidarietà ai parenti delle vittime con la presenza, a più riprese, a Bari di Paolo Pettinaroli, ha fornito, attraverso la "task force", un iniziale e qualificante supporto tecnico, dando la propria disponibilità, qualora richiesta, nel prosieguo delle indagini.
Infine, come avete potuto constatare, nell'arco di questo ultimo anno, il Comitato è stato oggetto di molte richieste di pareri, valutazioni, interventi ed interviste da parte dei media, in relazione ad eventi aeronautici anche di grande rilevanza, divenendo definitivamente una voce di assoluta autorevolezza tecnica, nell'ambito della Aviazione Civile e considerata "super partes".
Ma la maggiore conquista, a mio avviso, è quella di essere diventati un punto di riferimento affidabile per la gente, che vede in noi quella trasparenza di cui tanta necessità si sente nel mondo della Aviazione Civile Italiana.
Molto di questo merito va riconosciuto al Presidente Paolo Pettinaroli, la cui personale dedizione, determinazione, capacità e costante, instancabile presenza, rappresentano l'"atout" vincente del Comitato.
Vi ringrazio ancora per l'attenzione dedicatami e concludo rinnovandoVi, a nome di tutto il Comitato Tecnico, l'augurio di un periodo sereno ed invitandoVi, come già in passato e con il conforto dei risultati raggiunti, a non desistere, a continuare a "non dimenticare".
Arturo Radini
Sono qui, come in altre circostanze, a testimoniare la nostra solidarietà con i fatti, ripercorrendo quanto il Comitato ha portato avanti in questo ultimo anno, raggiungendo risultati di assoluta rilevanza e di grande visibilità nel panorama della Aviazione Civile Italiana.
Come sempre, il mio intervento sarà schematico e succinto, nella convinzione che una sintesi, che mi sforzerò di rendere il più possibile chiara, sia più incisiva e…… meno noiosa!
L'impegno del Comitato attraverso la propria "task force", all'indomani del convegno sulla Sicurezza del Volo dell'ottobre 2004 ( convegno che, malgrado alcune assenze, ha avuto un grande successo ed ha costituito e tuttora costituisce, per qualità degli argomenti trattati ed autorevolezza dei relatori, uno degli eventi più importanti della comunità aeronautica degli ultimi anni), si è concentrato , "in primis", su una serie di incontri tenuti con i massimi livelli dell'E.N.A.C. (Ente Nazionale Aviazione Civile) competenti, aventi per argomento la reale condizione degli aeroporti italiani, con particolare riferimento a quelli milanesi, e sul percorso di certificazione degli stessi, molto pubblicizzata dalla Autorità Aeronautica.
Il confronto, a tratti anche vivace, ha permesso di conoscere con più esattezza (e non senza difficoltà) la reale situazione delle fondamentali infrastrutture aeronautiche costituite dagli aeroporti, evidenziando alcune incongruenze fra quanto comunicato da E.N.A.C. all'I.C.A.O. (International Civil Aviation Organization), Autorità mondiale di riferimento, e quanto rappresentato nelle modalità di certificazione concesse con il paradigma, secondo l'Autorità italiana, del "Regolamento per la costruzione e l'esercizio degli aeroporti", documento contenente la normativa italiana, peraltro ancora incompleto.
Sul rilascio delle certificazioni, la "task force" ha manifestato le proprie perplessità, che, a tutt'oggi, permangono e che E.N.A.C. non è riuscita a fugare, ma, al contrario, ha rafforzato, rifiutandosi di fornire la relativa documentazione, atteggiamento che, oltretutto, conferma scarsa trasparenza nei confronti degli utenti e, a nostro avviso, non consentito ad una società pubblica.
In particolare, in tutti gli incontri, il Comitato ha evidenziato la mancata introduzione degli S.M.S. (Safety Management Systems) negli aeroporti italiani, introduzione raccomandata dalla A.N.S.V. (Agenzia Nazionale Sicurezza Volo) all'indomani proprio dell'incidente di Linate.
E' di questi giorni la notizia della avvenuta introduzione degli S.M.S., ma il testo da noi analizzato, seppure superficialmente a causa del breve lasso di tempo intercorso, appare ben lontano, nei contenuti e nelle modalità attuative, dalle caratteristiche richieste per la funzionalità e l'efficacia del sistema.
La "task force" è impegnata in uno studio approfondito del documento, ancora una volta con scopo di analisi critica costruttiva, per esprimere valutazioni ed indicazioni propositive, nello spirito che anima il Comitato.
Questo impegno ha avuto, comunque, ampio risalto sui media, sia attraverso conferenze stampa del Comitato, che attraverso interventi ed interviste dei referenti del Comitato stesso: particolarmente incisiva è stata la azione in tal senso del Presidente, che ha saputo sostenere confronti anche su ostici argomenti tecnici con la consueta capacità e determinazione.
Un simile confronto è stato anche sostenuto con E.N.A.V. (Ente Nazionale Assistenza al Volo).
Nell'incontro, svoltosi in un clima di maggiore disponibilità ed apertura, ed alla presenza di tutti i vertici tecnici, è stato illustrato in profondità lo "status" attuale dell'Azienda ed i suoi futuri programmi.
Anche in questo caso, ma in un contesto sereno e di grande attenzione e disponibilità, il Comitato ha evidenziato alcune incongruità, a tratti anche rilevanti, sia, a parere dello stesso, insite nel processo di cambiamento in atto, che relative a vecchie sofferenze sedimentate e non ancora totalmente risolte, per alcune delle quali, tuttavia, la soluzione è resa estremamente ardua dalla elevatissima e molto articolata sindacalizzazione della Azienda.
E.N.A.V. ha inoltre dato piena disponibilità a proseguire in questi incontri periodici, giudicandoli molto positivi, così da illustrare al Comitato gli interventi e le evoluzioni sugli argomenti presi in esame, con atteggiamento molto diverso e maggiore trasparenza rispetto a quanto dimostrato da E.N.A.C. ed, in definitiva, più responsabile.
Nell'ambito del Controllo del traffico aereo, il Comandante Atza, ulteriore elevatissima professionalità che ha raggiunto la "task force", ha prodotto un rapporto circostanziato sullo stato a dir poco preoccupante della sezione Radiomisure dell'E.N.A.V.(deputata al controllo della affidabilità ed efficienza delle Radioassistenze, essenziali per il regolare svolgimento del Trasporto Aereo), rapporto di cui prevediamo la pubblicazione, in un più ampio contesto di analisi di alcuni aspetti della Aviazione Civile, nel prossimo anno, in una data che dovrà essere definita per ottimizzarne la divulgazione, anche in considerazione delle imminenti elezioni politiche che, inevitabilmente, monopolizzano l'attenzione e condizionano lo svolgimento di eventi, anche importanti.
Inoltre, come sapete, in occasione dell'Anniversario di quest'anno, la Fondazione ha patrocinato la pubblicazione di un libro sulla Sicurezza del Volo avente per oggetto il gravissimo rischio emergente collegato all'impiego di pezzi di ricambio cosiddetti "taroccati" sugli aeromobili civili, argomento di grande attualità, dopo gli eventi di questa estate. Due degli autori del libro(l'ing. Floridia ed io) sono componenti della "task force" ed il terzo, il Dott, Perinu è iscritto al Comitato.
Il libro, primo ad uscire sullo spinoso argomento in Europa e frutto di un lavoro durato oltre tre anni, ha suscitato un grande interesse da parte di tecnici, addetti ai lavori, personalità e media, tanto da ispirare anche una proposta di legge, attualmente in attesa di essere "calendarizzata" alla Camera dei Deputati, volta ad ottenere l'istituzione di una Authority nazionale che vigili su questo fenomeno, purtroppo in costante espansione, vista la alta redditività di questo traffico, che costituisce un autentico attentato alla Sicurezza dei Trasporti.
A questo proposito, il Dott. Perinu, l'ing. Floridia ed io desideriamo esprimerVi il nostro profondo ringraziamento per avere voluto patrocinarne la pubblicazione.
In proposito, è anche di questi giorni la notizia della richiesta della istituzione di una Commissione Parlamentare per indagare sul fenomeno.
Inoltre, ed a seguito dell'incidente di Palermo del 6 agosto scorso, il Comitato, oltre a manifestare in modo concreto e partecipativo la propria solidarietà ai parenti delle vittime con la presenza, a più riprese, a Bari di Paolo Pettinaroli, ha fornito, attraverso la "task force", un iniziale e qualificante supporto tecnico, dando la propria disponibilità, qualora richiesta, nel prosieguo delle indagini.
Infine, come avete potuto constatare, nell'arco di questo ultimo anno, il Comitato è stato oggetto di molte richieste di pareri, valutazioni, interventi ed interviste da parte dei media, in relazione ad eventi aeronautici anche di grande rilevanza, divenendo definitivamente una voce di assoluta autorevolezza tecnica, nell'ambito della Aviazione Civile e considerata "super partes".
Ma la maggiore conquista, a mio avviso, è quella di essere diventati un punto di riferimento affidabile per la gente, che vede in noi quella trasparenza di cui tanta necessità si sente nel mondo della Aviazione Civile Italiana.
Molto di questo merito va riconosciuto al Presidente Paolo Pettinaroli, la cui personale dedizione, determinazione, capacità e costante, instancabile presenza, rappresentano l'"atout" vincente del Comitato.
Vi ringrazio ancora per l'attenzione dedicatami e concludo rinnovandoVi, a nome di tutto il Comitato Tecnico, l'augurio di un periodo sereno ed invitandoVi, come già in passato e con il conforto dei risultati raggiunti, a non desistere, a continuare a "non dimenticare".
Arturo Radini
Milano - 12/12/2005