DISCORSO DEL PRESIDENTE del Comitato 8 Ottobre - Paolo Pettinaroli
La giornata di oggi ci ha raggiunti, noi famiglie e amici, tutti assieme.
Il dolore comune che a distanza di un anno brucia con la stessa intensità, ha assoluto bisogno di questa solidarietà, prima di tutto tra noi.
A nome del Comitato “8 ottobre per non dimenticare”, ringrazio voi tutti di essere qui, a distanza di un anno, ancora assieme per ricordare le persone colpite dall’incidente di quel tragico 8 ottobre e per esprimere, con la vostra presenza, solidarietà a noi famiglie e amici.
Esprimo la soddisfazione del Comitato perché questa giornata di ricordo ha il suo cuore qui, all’interno del Bosco dei Faggi che dalla sua inaugurazione, lo scorso 24 marzo, è diventato la nostra casa comune, un luogo familiare che ci ospita e ci racconta ogni giorno il senso della continuità della vita.
Il Bosco, nato dalla collaborazione con il Comune di Milano e con la SEA, è un appello costante alla memoria, un segno preciso della volontà di mantenere desta l’attenzione dell’intera comunità, un dono per tutti noi il cui valore intimo abbiamo apprezzato ancora di più con il libro fotografico Il cerchio del tempo, la vita al Bosco dei Faggi, che tutte noi famiglie abbiamo ricevuto dalla SEA. È un bel libro, a cui abbiamo partecipato con le nostre parole e con i nostri ricordi. è un gesto importante, per il quale esprimiamo ancora una volta la nostra gratitudine.
Siamo fieri di questo Bosco che oggi viene arricchito con due novità importanti come la pavimentazione con i nomi dei nostri cari e l’installazione donati dalla SAS.
La gratitudine del Comitato e mia personale va anche alla stampa che ci ha seguito con attenzione, è un vero peccato che oggi nessun giornale abbia ritenuto opportuno dedicare la un titolo in prima pagina nazionale su questo anniversario. Grazie alla magistratura che ha istruito il processo in solo otto mesi dimostrando grande rispetto per la nostra sofferenza. Grazie a tutte le persone e le associazioni che ci hanno aiutato durante quest’anno a raccogliere fondi e a celebrare il ricordo dei nostri cari.
A un anno di distanza il Comitato ha raggiunto i suoi principali obiettivi: il sostegno economico da parte delle istituzioni alle famiglie delle vittime che ora possono affrontare il futuro in modo dignitoso.
Questo significa che il Comitato, pur continuando a esistere ed a lavorare, non raccoglierà più fondi e, a partire da questa sera, devolverà i ricavi in beneficenza. L’incasso del concerto celebrativo presso il Conservatorio Verdi di Milano, sarà infatti donato ai Rifugi di Fratel Ettore. Il nostro lavoro l’abbiamo fatto e riteniamo sia più sensato a questo punto pensare a nostra volta a chi sta peggio di noi, anche perché abbiamo imparato dalla nostra esperienza quanto difficile sia affrontare in solitudine le avversità.
Il Bosco, il libro, il derby del cuore del primo settembre scorso (grazie a Milan ed Inter), questa giornata di commemorazione e tutto quanto in questo anno è stato fatto dal Comitato con l’aiuto e la collaborazione della SAS, SEA, Comune di Milano, e di tanti enti e persone che hanno dato peso al nostro lavoro, sono dedicati ai nostri cari: è a loro che va ancora una volta il pensiero in questo primo anniversario.
Desidero infine raccogliere in un caloroso abbraccio la cittadinanza che ha voluto seguirci in questa giornata così dolorosa, ma così importante perché mai si dimentichi quanto accaduto un anno fa.
Ed a voi 118 che da lassù ci guardate e sorridete, grazie per darci la forza di continuare.
Che Dio ci assista.
Il dolore comune che a distanza di un anno brucia con la stessa intensità, ha assoluto bisogno di questa solidarietà, prima di tutto tra noi.
A nome del Comitato “8 ottobre per non dimenticare”, ringrazio voi tutti di essere qui, a distanza di un anno, ancora assieme per ricordare le persone colpite dall’incidente di quel tragico 8 ottobre e per esprimere, con la vostra presenza, solidarietà a noi famiglie e amici.
Esprimo la soddisfazione del Comitato perché questa giornata di ricordo ha il suo cuore qui, all’interno del Bosco dei Faggi che dalla sua inaugurazione, lo scorso 24 marzo, è diventato la nostra casa comune, un luogo familiare che ci ospita e ci racconta ogni giorno il senso della continuità della vita.
Il Bosco, nato dalla collaborazione con il Comune di Milano e con la SEA, è un appello costante alla memoria, un segno preciso della volontà di mantenere desta l’attenzione dell’intera comunità, un dono per tutti noi il cui valore intimo abbiamo apprezzato ancora di più con il libro fotografico Il cerchio del tempo, la vita al Bosco dei Faggi, che tutte noi famiglie abbiamo ricevuto dalla SEA. È un bel libro, a cui abbiamo partecipato con le nostre parole e con i nostri ricordi. è un gesto importante, per il quale esprimiamo ancora una volta la nostra gratitudine.
Siamo fieri di questo Bosco che oggi viene arricchito con due novità importanti come la pavimentazione con i nomi dei nostri cari e l’installazione donati dalla SAS.
La gratitudine del Comitato e mia personale va anche alla stampa che ci ha seguito con attenzione, è un vero peccato che oggi nessun giornale abbia ritenuto opportuno dedicare la un titolo in prima pagina nazionale su questo anniversario. Grazie alla magistratura che ha istruito il processo in solo otto mesi dimostrando grande rispetto per la nostra sofferenza. Grazie a tutte le persone e le associazioni che ci hanno aiutato durante quest’anno a raccogliere fondi e a celebrare il ricordo dei nostri cari.
A un anno di distanza il Comitato ha raggiunto i suoi principali obiettivi: il sostegno economico da parte delle istituzioni alle famiglie delle vittime che ora possono affrontare il futuro in modo dignitoso.
Questo significa che il Comitato, pur continuando a esistere ed a lavorare, non raccoglierà più fondi e, a partire da questa sera, devolverà i ricavi in beneficenza. L’incasso del concerto celebrativo presso il Conservatorio Verdi di Milano, sarà infatti donato ai Rifugi di Fratel Ettore. Il nostro lavoro l’abbiamo fatto e riteniamo sia più sensato a questo punto pensare a nostra volta a chi sta peggio di noi, anche perché abbiamo imparato dalla nostra esperienza quanto difficile sia affrontare in solitudine le avversità.
Il Bosco, il libro, il derby del cuore del primo settembre scorso (grazie a Milan ed Inter), questa giornata di commemorazione e tutto quanto in questo anno è stato fatto dal Comitato con l’aiuto e la collaborazione della SAS, SEA, Comune di Milano, e di tanti enti e persone che hanno dato peso al nostro lavoro, sono dedicati ai nostri cari: è a loro che va ancora una volta il pensiero in questo primo anniversario.
Desidero infine raccogliere in un caloroso abbraccio la cittadinanza che ha voluto seguirci in questa giornata così dolorosa, ma così importante perché mai si dimentichi quanto accaduto un anno fa.
Ed a voi 118 che da lassù ci guardate e sorridete, grazie per darci la forza di continuare.
Che Dio ci assista.
Milano - 08/10/2002