Lettera a Sua Santità,
Giovanni Paolo II
Città del Vaticano e foto del dono fatto al Papa.
Sua Santità,
La ringraziamo per averci invitati ed accolti qui oggi alla Sua presenza.
La Sua attenzione per i grandi e i piccoli dolori dell’Uomo, La rendono segno evidente di Cristo, Padre e Fratello vivo accanto a noi.
Siamo qui oggi, ognuno con la propria storia, con il proprio ricordo, con il proprio dolore; portando nel cuore l’amore per chi, in quell’8 Ottobre 2001, è partito con l’ultimo volo.
Ognuno di noi vorrebbe raccontarLe qualcosa del proprio caro, quanto era importante, quanto era amato e quanto ci amava; ma la debolezza inflitta dal dolore, dallo scontro con l’assurdità dell’evento, con la negligenza umana, spesso ci offusca la mente e ci fa ripetere quella domanda a cui la Ragione umana stenta a dare una risposta: Perché?
Chi di noi ha Fede, ha vacillato come i discepoli dopo la morte di Gesù, cercando un riferimento, un nuovo senso nella propria vita cambiata per sempre dopo quell’ otto di ottobre.
“Sia fatta la Tua volontà” sono parole che forse prima pronunciavamo con leggerezza, con abitudine, nel recitare quella preghiera che impariamo fin da piccoli. Con fatica ora le accettiamo, confortati dalla Pasqua da poco trascorsa, in cui Cristo ha vinto la morte e ha rinnovato la promessa d’Amore per l’Uomo, ravvivando in noi la speranza di ricongiungerci ai nostri amati nel suo Amore....
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Milano - 14/05/2003