I DISCORSI DEL 5° ANNIVERSARIO
SALUTO DEL SINDACO DI MILANO
LETIZIA MORATTI
IN OCCASIONE DEL CONCERTO
IN MEMORIA DELLE VITTIME DI LINATE.
Teatro alla Scala, 7 ottobre 2006
Nell’anniversario della strage di Linate la nostra città vuole far sentire ai familiari delle vittime la sua solidarietà.
Il dovere della memoria si declina in due diverse responsabilità. La prima è quella di stare accanto, con tutta la nostra attenzione, con tutto il nostro affetto, a chi ha perso una persona cara in una circostanza tanto tragica e assurda. La seconda è quella di contribuire, soprattutto sollecitando la ricerca della verità, alla crescita etica e civile della nostra città. La memoria è un segno tangibile di civiltà: è il segno della civiltà di Milano.
Milano non dimentica, né dimenticherà mai, le vittime del disastro di Linate. L’8 ottobre 2001 è una ferita mai rimarginata. Un ricordo indelebile per tutti noi. Un monito affinché mai più si ripetano drammi così dolorosi.
Stabilire la verità, chiarire le cause e le responsabilità, fare giustizia: questo concorre a tenere viva la memoria; questo sarebbe un passo essenziale, se non per superare il dolore, poiché sappiamo che questo non è possibile, almeno per avere un po’ di conforto, per trovare il coraggio di andare avanti, di sorridere a chi ha diritto alla serenità, ai vostri bambini nati dopo l’incidente o a quelli che all’epoca erano molto piccoli e adesso hanno bisogno di qualcuno che sia forte, di qualcuno che li aiuti a essere felici.
Il concerto del Coro Filarmonico del Teatro alla Scala, diretto dal maestro Bruno Casoni, è un momento significativo di raccoglimento, condivisione, riflessione. L’emozione della musica ci unirà tutti. La memoria di tanta sofferenza saprà divenire un messaggio di speranza. Una speranza che nasce dalla riscoperta della bellezza della vita, e credo che niente come la musica possa aiutare tutti noi a vedere questa bellezza, a ritrovarla nonostante il dispiacere che portiamo nel cuore.
Siamo riconoscenti al Comitato “8 ottobre 2001 - Per non dimenticare” e al suo Presidente Paolo Pettinaroli per l’impegno speso senza riserve in questi anni nell’intento nobilissimo di rendere più sicuro il trasporto aereo.
Cinque anni fa abbiamo pianto tante vittime innocenti, vite spezzate, famiglie distrutte. Le lacrime hanno accomunato persone di diverse nazionalità, opposti destini, culture lontane. Ci siamo stretti a coloro che avevano perso un figlio, un genitore, un coniuge, un amico.
Il Comune ha dato il suo sostegno, pur nella triste consapevolezza dell’impossibilità di lenire uno strazio troppo grande. Milano ha inaugurato il Bosco dei Faggi, vicino all’aeroporto, un luogo della memoria, certamente, e un’oasi di pace, di bellezza. Abbiamo intitolato alla tragedia di Linate una strada cittadina. Stasera il Teatro alla Scala, il simbolo della cultura di Milano, ospita questo concerto.
Per tutti noi è importante essere qui, trasmetterci l’un l’altro conforto e speranza. Significa che vogliamo continuare a sostenervi nell’impegno per avere risposte certe, perché non rimangano ombre su questa gravissima vicenda e perché si possa migliorare la sicurezza del trasporto aereo.
Saluto tutti voi a nome della città di Milano e in particolare gli ospiti stranieri. Vi ringrazio per la vostra presenza, per il vostro voler testimoniare un legame profondo.
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TEATRO ALLA SCALA
7 Ottobre 2006
Discorso del presidente della Fondazione 8 Ottobre Paolo Pettinaroli
Buona sera a tutti e grazie per la vostra presenza all’annuale appuntamento che ricorda la tragedia aerea di Linate l’8 ottobre 2001.
Un sentito ringraziamento al Sindaco di Milano Letizia Moratti, che con grande disponibilità ha voluto continuare quel percorso di aiuto e collaborazione già intrapreso dall’ ex sindaco Gabriele Albertini. all’amministrazione Comunale ed alla direzione del teatro alla Scala per averci dato ancora una volta la grande opportunità di poter celebrare il nostro anniversario in un luogo così prestigioso. Grazie al direttore Bruno Casoni ed ai componenti del coro tutti.
Un particolare grazie alla Ditta Pirelli per il generoso contributo per la realizzazione di questa serata, alla SEA per il consueto e prezioso appoggio ed alla SAS per la sincera vicinanza che da sempre ci manifesta, poi voglio ricordare la presenza cortese e costante delle Autorità Militari, Religiose e Politiche.
Mi sia concesso infine uno speciale ringraziamento a tutti i miei collaboratori del Comitato ed ai componenti della nostra Task Force per l’indispensabile aiuto che mi hanno dato e per avermi supportato e sopportato. Grazie
Un saluto ai nostri amici stranieri che sono giunti dalla Scandinavia, dall’Inghilterra, dalla Germania, dagli Stati uniti e dall’ Australia, un saluto ai rappresentanti delle associazioni dei famigliari delle vittime degli incidenti aerei italiani, Salvemini, Cermis, Ustica, Verona e Palermo Capo Gallo, Associazioni che lo scorso mese di Luglio si sono riunite a Bari affinché insieme si possa fare un percorso di collaborazione e di comunicazione con le reciproche proposte e progetti.
Questi incidenti hanno causato ben 296 vittime e oltre 10.000 sono i soci sostenitori delle varia associazioni.
La Fondazione 8 Ottobre 2001 continua il suo cammino verso gli obbiettivi preposti: collaborare per il miglioramento della sicurezza del trasporto aereo.
Per il prossimo 13 Novembre abbiamo organizzato a Milano, un Convegno dal titolo “Ma volare è davvero sicuro?” con i maggiori esperti mondiali della Sicurezza aerea. Il 28 Novembre a Seregno un altro convegno nel quale si farà un primo bilancio del nuovo codice della navigazione aerea ed ancora il 30 Ottobre a Perfugas (Sassari).
Con orgoglio vi comunico la nostra appartenenza alla letteratura teatrale: La Compagnia “Bottega dei mestieri teatrali” di Lodi, con la collaborazione del Comune di Lodi, raccontata la nostra tragedia e debutterà a Milano il prossimo mese di Novembre.
Anche quest’anno sono state intitolate nuove piazze e strade all’8 Ottobre: a Seregno, Marilleva, Varallo Sesia, il 22 Ottobre a Varedo ed altre verranno inaugurate nei prossimi mesi.
Intitolare luoghi pubblici nelle città italiane è di basilare importanza ad evitare che la polvere dell’oblio cada su un fatto così grave di umana negligenza.
L’abilità degli uomini di giustificarsi e non sentirsi mai responsabile non smette di stupirmi
Le notizie che sono arrivate dai tribunali lo scorso mese di luglio sono sbalorditive.
Assoluzioni che fanno male, come per il nostro caso.
Processi da rifare dopo 10 anni, come per il disastro aereo di Verona.
Casi di corruzione e perizie truccate come avvenuto recentemente.
E´ difficile restare indifferenti a tutto questo, E´ forte la sensazione che ci sia qualcosa che "non va". Ed è paradossale che, come è emerso in modo chiaro dall´incontro dell´11 luglio a Bari, debbano essere le Associazioni, da sole, a dovere prendere atto di una pericolosa realtà che è interesse di tutti.
Basta con i morti senza un perché, senza una causa.
Impariamo a rimanere fedeli alla rettitudine, nelle parole e nelle emozioni.
Nella bellezza della musica che ci accomuna , un pensiero ai nostri cari ed un augurio a tutti di una buona serata. Grazie
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8 Ottobre 2006
DUOMO DI MILANO
Discorso del Presidente del Comitato 8 Ottobre Paolo Pettinaroli
Oggi è il giorno della memoria: ricordiamo i nostri 118 cari che cinque anni fa l’8 ottobre 2001 hanno perso la vita sulla pista dell’aeroporto di Linate
Desideriamo ringraziare Mons. Manganini per averci accolto in Duomo e aver celebrato la Santa Messa, l’Arcivescovo Cardinal Tettamanzi per il gradito messaggio ed un grazie di cuore a Sua Eminenza Cardinal Martini per quanto ci ha espresso di persona qui in Duomo.
Non scordiamo il conforto che ci diede con la sua presenza quel giorno poco dopo l’incidente e le pesanti parole che rivolse da questo altare ai responsabili dell’aeroporto.
Ringraziamo il soprano Enrica Fassio il coro del collegio San Carlo che accompagna le celebrazioni dell’ 8 ottobre e un sentito saluto al Sindaco On. Moratti, ed a tutte le autorità presenti.
Come già detto sono passati 5 anni da quel giorno di disperazione, ognuno di noi con un suo grumo di paura, angoscia sospetto ed anche odio, poi l’oggi: il nostro respiro meno affannato e per grazia di Dio, la trasformazione: rassegnazione e nostalgia, tanta nostalgia dei nostri cari.
I nostri bambini nati dopo l’incidente stanno terminando la scuola materna e gli altri che dei loro papà non possono avere memoria sono alle elementari.
La vita è andata avanti, e noi con gli occhi pieni di questi bambini, seppure claudicanti nello spirito, sorridiamo loro.
E’ anche pensando al loro futuro che continuiamo nel nostro impegno, confidando che un giudizio illuminato e illuminante possa portare a conclusione questa tragica vicenda della storia del nostro paese.
Il disagio che proviamo mi riporta alle parole del Cardinal Martini
….“uno stagno impenetrabile dove vive, invisibile un mondo di inefficienze, di ottusa burocrazia, di colpevole incomunicabilità tra enti che dovrebbero vigilare sulla sicurezza dei voli e degli aeroporti”….
è mai possibile tanta colpevole negligenza?
Ecco sono al posto giusto per esternare ciò che provo e penso; Iddio accolga le mie parole come fossero una preghiera per la conclusione di questa tragica storia affinché la voglia far corrispondere alla dimensione del problema.
Ora proseguiremo per il nostro Bosco dei Faggi dove ciascuno di noi nel raccoglimento sarà accanto a tutti loro.
Un forte abbraccio a tutti. Grazie
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Presidente del Comitato Scandinavo Anette Forsman al Bosco dei Faggi
5 anni
5 anni fà abbiamo perduto 118 persone, uniche e molto amate.
Per noi, che siamo rimasti, la vita è cambiata completamente.
Noi siamo rimasti qui, con il nostro dolore.
Vorremmo poterli abbracciare.
Vorremmo poter dire loro : vi amiamo, vi vogliamo bene
Ma non riceviamo risposta.
Ed con questa realtà che noi dobbiamo convivere per sempre.
Nonostante tutto, noi siamo diventati in qualche modo più forti.
Non perchè, lo abbiamo voluto ma perché abbiamo dovuto.
Non è sempre facile viver per gli altri. Ma lo facciamo comunque per l’amore che sentiamo per loro ed è per loro che andiamo avanti
Anche nel caso in cui noi ci rendiamo conto che lo facciamo anche per noi stessi, loro saranno sempre nel nostro cuore.
Ed per loro che tutti noi, anche se in modo diverso, continuiamo a lavorare per fare in modo che la sicurezza nel trasporto aereo, sia a terra che in volo , venga applicata
Gazie comitato 8 ottobre per tutto il lavoro che fate per noi
LETIZIA MORATTI
IN OCCASIONE DEL CONCERTO
IN MEMORIA DELLE VITTIME DI LINATE.
Teatro alla Scala, 7 ottobre 2006
Nell’anniversario della strage di Linate la nostra città vuole far sentire ai familiari delle vittime la sua solidarietà.
Il dovere della memoria si declina in due diverse responsabilità. La prima è quella di stare accanto, con tutta la nostra attenzione, con tutto il nostro affetto, a chi ha perso una persona cara in una circostanza tanto tragica e assurda. La seconda è quella di contribuire, soprattutto sollecitando la ricerca della verità, alla crescita etica e civile della nostra città. La memoria è un segno tangibile di civiltà: è il segno della civiltà di Milano.
Milano non dimentica, né dimenticherà mai, le vittime del disastro di Linate. L’8 ottobre 2001 è una ferita mai rimarginata. Un ricordo indelebile per tutti noi. Un monito affinché mai più si ripetano drammi così dolorosi.
Stabilire la verità, chiarire le cause e le responsabilità, fare giustizia: questo concorre a tenere viva la memoria; questo sarebbe un passo essenziale, se non per superare il dolore, poiché sappiamo che questo non è possibile, almeno per avere un po’ di conforto, per trovare il coraggio di andare avanti, di sorridere a chi ha diritto alla serenità, ai vostri bambini nati dopo l’incidente o a quelli che all’epoca erano molto piccoli e adesso hanno bisogno di qualcuno che sia forte, di qualcuno che li aiuti a essere felici.
Il concerto del Coro Filarmonico del Teatro alla Scala, diretto dal maestro Bruno Casoni, è un momento significativo di raccoglimento, condivisione, riflessione. L’emozione della musica ci unirà tutti. La memoria di tanta sofferenza saprà divenire un messaggio di speranza. Una speranza che nasce dalla riscoperta della bellezza della vita, e credo che niente come la musica possa aiutare tutti noi a vedere questa bellezza, a ritrovarla nonostante il dispiacere che portiamo nel cuore.
Siamo riconoscenti al Comitato “8 ottobre 2001 - Per non dimenticare” e al suo Presidente Paolo Pettinaroli per l’impegno speso senza riserve in questi anni nell’intento nobilissimo di rendere più sicuro il trasporto aereo.
Cinque anni fa abbiamo pianto tante vittime innocenti, vite spezzate, famiglie distrutte. Le lacrime hanno accomunato persone di diverse nazionalità, opposti destini, culture lontane. Ci siamo stretti a coloro che avevano perso un figlio, un genitore, un coniuge, un amico.
Il Comune ha dato il suo sostegno, pur nella triste consapevolezza dell’impossibilità di lenire uno strazio troppo grande. Milano ha inaugurato il Bosco dei Faggi, vicino all’aeroporto, un luogo della memoria, certamente, e un’oasi di pace, di bellezza. Abbiamo intitolato alla tragedia di Linate una strada cittadina. Stasera il Teatro alla Scala, il simbolo della cultura di Milano, ospita questo concerto.
Per tutti noi è importante essere qui, trasmetterci l’un l’altro conforto e speranza. Significa che vogliamo continuare a sostenervi nell’impegno per avere risposte certe, perché non rimangano ombre su questa gravissima vicenda e perché si possa migliorare la sicurezza del trasporto aereo.
Saluto tutti voi a nome della città di Milano e in particolare gli ospiti stranieri. Vi ringrazio per la vostra presenza, per il vostro voler testimoniare un legame profondo.
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TEATRO ALLA SCALA
7 Ottobre 2006
Discorso del presidente della Fondazione 8 Ottobre Paolo Pettinaroli
Buona sera a tutti e grazie per la vostra presenza all’annuale appuntamento che ricorda la tragedia aerea di Linate l’8 ottobre 2001.
Un sentito ringraziamento al Sindaco di Milano Letizia Moratti, che con grande disponibilità ha voluto continuare quel percorso di aiuto e collaborazione già intrapreso dall’ ex sindaco Gabriele Albertini. all’amministrazione Comunale ed alla direzione del teatro alla Scala per averci dato ancora una volta la grande opportunità di poter celebrare il nostro anniversario in un luogo così prestigioso. Grazie al direttore Bruno Casoni ed ai componenti del coro tutti.
Un particolare grazie alla Ditta Pirelli per il generoso contributo per la realizzazione di questa serata, alla SEA per il consueto e prezioso appoggio ed alla SAS per la sincera vicinanza che da sempre ci manifesta, poi voglio ricordare la presenza cortese e costante delle Autorità Militari, Religiose e Politiche.
Mi sia concesso infine uno speciale ringraziamento a tutti i miei collaboratori del Comitato ed ai componenti della nostra Task Force per l’indispensabile aiuto che mi hanno dato e per avermi supportato e sopportato. Grazie
Un saluto ai nostri amici stranieri che sono giunti dalla Scandinavia, dall’Inghilterra, dalla Germania, dagli Stati uniti e dall’ Australia, un saluto ai rappresentanti delle associazioni dei famigliari delle vittime degli incidenti aerei italiani, Salvemini, Cermis, Ustica, Verona e Palermo Capo Gallo, Associazioni che lo scorso mese di Luglio si sono riunite a Bari affinché insieme si possa fare un percorso di collaborazione e di comunicazione con le reciproche proposte e progetti.
Questi incidenti hanno causato ben 296 vittime e oltre 10.000 sono i soci sostenitori delle varia associazioni.
La Fondazione 8 Ottobre 2001 continua il suo cammino verso gli obbiettivi preposti: collaborare per il miglioramento della sicurezza del trasporto aereo.
Per il prossimo 13 Novembre abbiamo organizzato a Milano, un Convegno dal titolo “Ma volare è davvero sicuro?” con i maggiori esperti mondiali della Sicurezza aerea. Il 28 Novembre a Seregno un altro convegno nel quale si farà un primo bilancio del nuovo codice della navigazione aerea ed ancora il 30 Ottobre a Perfugas (Sassari).
Con orgoglio vi comunico la nostra appartenenza alla letteratura teatrale: La Compagnia “Bottega dei mestieri teatrali” di Lodi, con la collaborazione del Comune di Lodi, raccontata la nostra tragedia e debutterà a Milano il prossimo mese di Novembre.
Anche quest’anno sono state intitolate nuove piazze e strade all’8 Ottobre: a Seregno, Marilleva, Varallo Sesia, il 22 Ottobre a Varedo ed altre verranno inaugurate nei prossimi mesi.
Intitolare luoghi pubblici nelle città italiane è di basilare importanza ad evitare che la polvere dell’oblio cada su un fatto così grave di umana negligenza.
L’abilità degli uomini di giustificarsi e non sentirsi mai responsabile non smette di stupirmi
Le notizie che sono arrivate dai tribunali lo scorso mese di luglio sono sbalorditive.
Assoluzioni che fanno male, come per il nostro caso.
Processi da rifare dopo 10 anni, come per il disastro aereo di Verona.
Casi di corruzione e perizie truccate come avvenuto recentemente.
E´ difficile restare indifferenti a tutto questo, E´ forte la sensazione che ci sia qualcosa che "non va". Ed è paradossale che, come è emerso in modo chiaro dall´incontro dell´11 luglio a Bari, debbano essere le Associazioni, da sole, a dovere prendere atto di una pericolosa realtà che è interesse di tutti.
Basta con i morti senza un perché, senza una causa.
Impariamo a rimanere fedeli alla rettitudine, nelle parole e nelle emozioni.
Nella bellezza della musica che ci accomuna , un pensiero ai nostri cari ed un augurio a tutti di una buona serata. Grazie
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8 Ottobre 2006
DUOMO DI MILANO
Discorso del Presidente del Comitato 8 Ottobre Paolo Pettinaroli
Oggi è il giorno della memoria: ricordiamo i nostri 118 cari che cinque anni fa l’8 ottobre 2001 hanno perso la vita sulla pista dell’aeroporto di Linate
Desideriamo ringraziare Mons. Manganini per averci accolto in Duomo e aver celebrato la Santa Messa, l’Arcivescovo Cardinal Tettamanzi per il gradito messaggio ed un grazie di cuore a Sua Eminenza Cardinal Martini per quanto ci ha espresso di persona qui in Duomo.
Non scordiamo il conforto che ci diede con la sua presenza quel giorno poco dopo l’incidente e le pesanti parole che rivolse da questo altare ai responsabili dell’aeroporto.
Ringraziamo il soprano Enrica Fassio il coro del collegio San Carlo che accompagna le celebrazioni dell’ 8 ottobre e un sentito saluto al Sindaco On. Moratti, ed a tutte le autorità presenti.
Come già detto sono passati 5 anni da quel giorno di disperazione, ognuno di noi con un suo grumo di paura, angoscia sospetto ed anche odio, poi l’oggi: il nostro respiro meno affannato e per grazia di Dio, la trasformazione: rassegnazione e nostalgia, tanta nostalgia dei nostri cari.
I nostri bambini nati dopo l’incidente stanno terminando la scuola materna e gli altri che dei loro papà non possono avere memoria sono alle elementari.
La vita è andata avanti, e noi con gli occhi pieni di questi bambini, seppure claudicanti nello spirito, sorridiamo loro.
E’ anche pensando al loro futuro che continuiamo nel nostro impegno, confidando che un giudizio illuminato e illuminante possa portare a conclusione questa tragica vicenda della storia del nostro paese.
Il disagio che proviamo mi riporta alle parole del Cardinal Martini
….“uno stagno impenetrabile dove vive, invisibile un mondo di inefficienze, di ottusa burocrazia, di colpevole incomunicabilità tra enti che dovrebbero vigilare sulla sicurezza dei voli e degli aeroporti”….
è mai possibile tanta colpevole negligenza?
Ecco sono al posto giusto per esternare ciò che provo e penso; Iddio accolga le mie parole come fossero una preghiera per la conclusione di questa tragica storia affinché la voglia far corrispondere alla dimensione del problema.
Ora proseguiremo per il nostro Bosco dei Faggi dove ciascuno di noi nel raccoglimento sarà accanto a tutti loro.
Un forte abbraccio a tutti. Grazie
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Presidente del Comitato Scandinavo Anette Forsman al Bosco dei Faggi
5 anni
5 anni fà abbiamo perduto 118 persone, uniche e molto amate.
Per noi, che siamo rimasti, la vita è cambiata completamente.
Noi siamo rimasti qui, con il nostro dolore.
Vorremmo poterli abbracciare.
Vorremmo poter dire loro : vi amiamo, vi vogliamo bene
Ma non riceviamo risposta.
Ed con questa realtà che noi dobbiamo convivere per sempre.
Nonostante tutto, noi siamo diventati in qualche modo più forti.
Non perchè, lo abbiamo voluto ma perché abbiamo dovuto.
Non è sempre facile viver per gli altri. Ma lo facciamo comunque per l’amore che sentiamo per loro ed è per loro che andiamo avanti
Anche nel caso in cui noi ci rendiamo conto che lo facciamo anche per noi stessi, loro saranno sempre nel nostro cuore.
Ed per loro che tutti noi, anche se in modo diverso, continuiamo a lavorare per fare in modo che la sicurezza nel trasporto aereo, sia a terra che in volo , venga applicata
Gazie comitato 8 ottobre per tutto il lavoro che fate per noi
Milano - 11/10/2006