Scopertura targa in memoria vittime di Linate a Piacenza
Mercoledì 21 Marzo 2007 alle ore 16.00, con una commovente commemorazione, alla presenza dei familiari delle vittime e delle autorità, si è svolta a Piacenza la della scopertura di una targa in memoria delle vittime di Linate.
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foto Pagani
Il Comitato 8 Ottobre vuole ringraziare il Sindaco, l'amministrazione Comunale e tutta la cittadinanza di Piacenza per quanto hanno fatto affinchè la nostra tragedia non venga dimenticata e possa essere di monito a coloro che sono responsabili della sicurezza dei cittadini.
Pubblichiamo il testo del toccante discorso del Sindaco di Piacenza dott. Roberto Reggi
Due alberi, simboli di vita, per non dimenticare. E’ tra queste piante, volute dagli amici di Luca Polastri e Marco Moroni nel quartiere dove uno di loro ha abitato per tanti anni, che oggi scopriamo questa targa in memoria delle 118 vittime del disastro aereo avvenuto a Linate l’8 ottobre 2001.
Una data che ha segnato in maniera indelebile la storia dell’aviazione italiana, mantenendo la sua eco dolorosa nei cuori di tutti i familiari e i compagni di vita che hanno condiviso un tratto di cammino con Luca e Marco, e in questa giornata speciale sono qui a ricordarli con l’affetto di sempre. A loro va il mio primo pensiero.
E’ con grande commozione e con partecipazione sincera, non solo a nome dell’Amministrazione comunale ma di tutti i piacentini, che vorrei sottolineare i molteplici significati della cerimonia odierna.
Vi è l’aspetto, pregnante, della memoria, che è la più intensa delle motivazioni per cui siamo qui riuniti. Il ricordo di questi due giovani e di Simone Agosti, che quel giorno partì da Castelvetro per raggiungere Copenaghen, delle tante storie di quotidianità spezzata che ci legano al dramma dell’evento, ci riporta all’immagine della società civile sana, onesta, che lavora con impegno, magari viaggiando in tutto il mondo ma conservando solide radici. Proprio come questi alberi, che affondano nella terra ma hanno rami levati verso l’alto, che guardano ad orizzonti di speranza.
E poi vi è il ruolo prezioso del “Comitato 8 ottobre per non dimenticare”, oggi rappresentato dalla vicepresidente Ivana Caffi, che nell’azione congiunta dei familiari eleva il dolore privato a impegno per il bene comune. Con determinazione, coraggio e grande senso di responsabilità, l’associazione si è costituita parte civile per far luce su una tragedia che ha rivelato, purtroppo, profonde lacune da parte di coloro che avevano il compito di garantire efficienza e sicurezza ai passeggeri.
Esprimendo, al presidente Paolo Pettinaroli, alla signora Caffi e a tutti i familiari la mia riconoscenza per le azioni che portano avanti con dedizione, tenacia e forza d’animo – quella stessa forza che solo l’amore può dare – credo sia doveroso, ancora una volta, sottolineare il monito cui la tragedia di Linate ci richiama. Il nostro Paese ha bisogno di giustizia, di rigore morale, di senso del dovere e di un’autentica coscienza civica. Ha bisogno di esempi di umanità, dignità e rispetto, come quelli che il Comitato 8 ottobre ha dimostrato sin dalla sua fondazione.
E ha bisogno, soprattutto, di ritrovare il valore della memoria, come omaggio a chi non c’è più e come insegnamento sul quale costruire il domani. In questo giardino, dove probabilmente Luca si è seduto tante volte con gli amici, fermiamoci un istante a ricordare lui, Marco, Simone e tutti coloro che, quel giorno, pagarono un conto che non era dovuto. E che dovrebbe essere pagato da coloro che per disattenzione, incuria e leggerezza, hanno spezzato 118 vite. In modo irrimediabile.