LA FONDAZIONE 8 OTTOBRE ADERISCE ALLA RICHIESTA DI PROPORSI PER LA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE NEL PROCESSO PER IL DISASTRO AEREO DI PALERMO.
Il 6 agosto 2005 un ATR 72 della Tuninter è precipitato in mare nelle acque antistanti Palermo.
A seguito di questa immane sciagura, i familiari delle vittime, i superstiti ed i loro cari, hanno costituito in Bari una Associazione, alla quale siamo stati vicini sin dal principio.
Le cause del disastro, a quanto si è potuto apprendere sino ad oggi dai mezzi di informazione, sono incentrate sulla erronea presenza, a bordo dell’aeromobile, di un indicatore di livello carburante destinato ad un altro modello.
Tantissimi sono, ad oggi, i dubbi su un sistema che ha consentito il verificarsi di questa disgrazia, e gli interrogativi che si pongono in materia di sicurezza, da sempre obiettivo primario della Fondazione 8 ottobre.
Alcuni giorni orsono, dopo lunghe indagini, è stata diffusa la notizia che la Procura della Repubblica di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio di 9 persone. E’ prevedibile che a breve abbia inizio il processo, nel corso del quale molti sperano di trovare risposte concrete, che servano a comprendere gli eventi, e, soprattutto, alla prevenzione,
La “Associazione disastro aereo Capogallo 6 agosto 2005” ha chiesto espressamente a noi di essere supportata in questo percorso giudiziario, proponendo la nostra presenza al processo in qualità di “ente esponenziale”, sulla scorta della nostra esperienza.
Non abbiamo mai fatto mancare agli amici di Bari, in passato, il nostro appoggio.
Il 15 Gennaio 2008, quindi, è stata deliberata la accettazione di questa richiesta, i cui aspetti tecnici saranno curati dall’Avv. Ascanio Amenduni.
Lo scopo primario, naturalmente, è improntato al rispetto di quei valori che sono alla base del nostro sodalizio, e per i quali da anni lavoriamo e ci impegniamo incessantemente, con l’aiuto generoso di tanti, e che ci spinge a mettere in atto qualsiasi iniziativa possibile, che possa essere utile a migliorare il livello di sicurezza del trasporto aereo.
Per chiarezza assoluta dei nostri intenti, in questa circostanza, è stato deciso che la somma che sarà richiesta a titolo di risarcimento, a titolo simbolico, sarà dell’ammontare di 1 Euro.