da PARMA, UNA BELLA INIZIATIVA IN CONCOMITANZA DELLA CASSAZIONE
ADE SpA – CIMITERI DI PARMA – Luoghi della Memoria . 262
ANDREA CAMPANINI
MARIO ROSSI
PEPPINO SALATI
Linate, 8 Ottobre 2001
Martedì 19 febbraio 2008. Cimitero della Villetta in Parma. In coincidenza con l’inizio del processo finale
in Cassazione a Roma, sono ricordate le 118 Vittime della tragedia di Linate dell’ 8 ottobre 2001,
fra le quali erano anche i nostri Concittadini ANDREA CAMPANINI, MARIO ROSSI, PEPPINO SALATI.
Fonti per il testo riprodotto: “Comitato e Fondazione 8 Ottobre - Per non dimenticare”, Wikipedia
Il disastro di Linate, con un bilancio finale di 118 vittime, è il più grave incidente aereo mai avvenuto in Italia; tra le collisioni al suolo nella storia dell'aviazione è superato solo dal disastro di Tenerife del 1977. L'8 ottobre 2001 alle ore 08:10 locali un McDonnell Douglas MD-87 della compagnia aerea Scandinavian Airlines System, in fase di decollo dall'aeroporto di Milano-Linate, entrò in collisione con un Cessna Citation entrato erroneamente in pista a causa della fitta nebbia. Dopo l'impatto, l'MD-87 non riuscì a completare la fase di decollo e si schiantò contro il deposito bagagli situato sul prolungamento della pista.
L'urto e l'incendio successivamente sprigionatosi non lasciarono scampo agli occupanti di entrambi gli aeromobili, né a quattro addetti allo smistamento bagagli al lavoro nel deposito. A meno di un mese di distanza dall'attacco al World Trade Center di New York molti, in un primo momento, pensarono a un attentato terroristico; ben presto fu invece chiaro che si trattava di un incidente. Oggi, Martedì 19 febbraio 2008, inizia il processo finale che avrà luogo presso la Suprema Corte di Cassazione, Palazzo di Giustizia di Piazza Cavour a Roma.
Comitato "8 ottobre per non dimenticare": Il 17 novembre 2001 venne costituito ufficialmente a Milano il Comitato 8 ottobre per non dimenticare, associazione (e successivamente anche fondazione) che unisce tutti i familiari delle persone che quel giorno persero la vita. Il Comitato, voce ed espressione di tutte le famiglie, organizza, coordina e patrocina numerose attività "per non dimenticare" quanto accaduto quel giorno e per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della sicurezza aerea, attraverso convegni e pubblicazioni. Per opera del Comitato (e di molti comuni che hanno avuto vittime tra i loro cittadini) il 18 dicembre 2006 al Piccolo Teatro di Milano ha debuttato lo spettacolo LINATE 8 OTTOBRE 2001: la strage dell'attore Giulio Cavalli. Grazie anche all'opera del comitato, sempre più numerosi sono comuni italiani che intitolano alla memoria delle vittime una piazza o un viale. Il 23 febbraio 2002 si costituì anche in Scandinavia il Comitato "per non dimenticare", che unisce i familiari delle vittime scandinave che viaggiavano sul volo della Sas. Il nome dell'associazione è Skandinavisk förening för SK686, 8 oktober 2001.
Bosco dei faggi: Il 24 marzo 2002 venne inaugurato all'interno del Parco Forlanini prospiciente l'aeroporto il bosco dei faggi, composto da 118 piccoli faggi di diverse varietà, a ricordare il numero delle vittime dell'incidente; un albero per ogni vittima. Il giorno del primo anniversario della sciagura, in presenza dell'allora sindaco di Milano Gabriele Albertini, venne posata al centro del bosco l'opera intitolata "Dolore Infinito", una scultura realizzata dall'artista svedese Christer Bording e donata dalla Sas ai familiari delle vittime. "Dolore Infinito", alta 230 centimetri, è composta da tre blocchi di granito di diverso colore posati su un basamento di pietra chiara e appoggiati l'uno all'altro al loro vertice superiore. I blocchi di granito di color marrone, rosso e nero sono stati estratti dalle cave della Svezia meridionale. La scultura si presenta con il lato interno di ciascuno dei tre blocchi perfettamente levigato e lucido, e con gli altri tre lati lasciati al grezzo. Sul lato lucido interno, ciascun blocco presenta una superficie concava. La scultura nasce da un'antica tradizione scandinava che data circa il 500 a.C.. È a questo periodo infatti che risalgono le Bautastenar (pietre di bauta), monoliti che venivano eretti per consentire alle generazioni successive di ricordare luoghi di grande significato, in commemorazione di avvenimenti di grande importanza o per onorare i defunti. Erette in numero variabile e in posizione verticale le Bautastenar non riportano iscrizioni. "Dolore Infinito" è la prima scultura dell'artista Christer Bording ad essere esposta in un luogo pubblico al di fuori dei paesi scandinavi.
La catena degli eventi: Analizzare l’insieme degli episodi permette di individuare e comprendere le singole concause del fatto ed aiuta a prevenire il ripetersi dei medesimi errori, cambiando la normativa o sensibilizzandone la puntuale applicazione.
Nebbia: La bassa visibilità presente quella mattina ha di certo avuto un ruolo cruciale; in condizioni di visibilità buone, se anche il pilota del Cessna avesse sbagliato percorso, i controllori in torre di controllo avrebbero potuto vederlo e fermarlo. Segnaletica inadeguata: L'aeroporto di Milano-Linate è sempre stato uno degli scali più trafficati d'Italia e di conseguenza tutta la zona che serviva il traffico commerciale era segnalata ed illuminata secondo la normativa ICAO; purtroppo lo stesso non si poteva dire del piazzale ovest utilizzato dall'aviazione generale, relegato in un gravissimo stato di abbandono riguardo a segnaletica ed illuminazione. Errori del pilota del Cessa: Il pilota del DIEVX ha di certo commesso l'errore più evidente; istruito a dirigersi a nord e a percorrere il raccordo R5, ha invece imboccato il R6. Anche l'arrivo a Linate due ore prima era ugualmente avvenuto però al di fuori delle regole: sia l'equipaggio del volo DIEVX sia l'aeromobile non erano certificati per un atterraggio con una visibilità inferiore a 550 metri, ma i piloti decisero di provarci comunque, riuscendo. Se si fossero attenuti alle procedure, avrebbero dovuto dirottare su un altro aeroporto e alle 08:05 non sarebbero ripartiti dal piazzale ovest di Linate. Radar di terra non operativo: L'aeroporto di Linate era stato equipaggiato di radar di terra fino al 29 novembre del 1999, data in cui venne disattivato in quanto obsoleto; l'8 ottobre 2001 il nuovo radar era stato acquistato, ma i lavori di installazione erano fermi da mesi in attesa delle necessarie autorizzazioni. Il 19 dicembre 2001 il nuovo radar di terra ha iniziato a funzionare, e da allora è stato un ausilio essenziale per i controllori di Linate in ben 4 occasioni in cui la nebbia aveva portato gli aeromobili a perdere la propria posizione. Errori del controllore del traffico aereo: Il controllore al lavoro sulla frequenza GND stava sopportando un carico di lavoro successivamente definito gravoso ed era costretto (data l'indisponibilità di un radar di terra) a basarsi sui riporti di posizione effettuati dai piloti per determinare la posizione degli aeromobili al suolo. Non aveva quindi modo di accorgersi dell'errore del DIEVX che imboccava il raccordo R6 e si dirigeva verso la pista. Nel dubbio di aver perso la posizione di un aereo, le procedure imponevano di fermare tutte le operazioni e inviare un mezzo a verificare; se è ragionevole pensare che il timore di ritardare gravemente l'operatività dell'aeroporto, con il rischio poi di un falso allarme, abbiano condizionato il giudizio del controllore questo non può essere accaduto, perché sino a quel momento non vi era stato il benché minimo dubbio sulla posizione del Cessna. Soccorsi non tempestivi: Gli standard internazionali riguardanti gli incidenti aerei (ICAO, Annesso 14) impongono l'intervento da parte dei soccorsi entro 3 minuti dall'evento, in condizioni di visibilità ottimale; quella mattina a Linate i soccorsi impiegarono 8 minuti a raggiungere l'MD87 e 26 minuti a rinvenire i resti del Cessa. Il macroscopico ritardo, per quanto condizionato dalla scarsa visibilità, è aggravato ulteriormente dal fatto che proprio a Linate, tempo prima, era avvenuta la presentazione di un sistema di navigazione GPS da installare sui mezzi di soccorso dell'aeroporto. Cosa è cambiato: Come sempre accade dopo una tragedia, nuovi regolamenti, infrastrutture e procedure sono stati varati, sia a Linate che nel resto d'Italia, per aumentare la sicurezza degli aeroporti in caso di nebbia. Segnaletica orizzontale: A Linate è stata messa completamente a norma la segnaletica orizzontale. Allo stesso modo, tutti gli altri aeroporti afflitti dal problema della nebbia (come ad esempio Milano-Malpensa, Bergamo-Orio al Serio e Torino-Caselle) sono stati oggetto di importanti migliorie nella gestione dei movimenti al suolo con bassa visibilità. Radar di terra: Il 19 dicembre 2001, a soli due mesi dal disastro, tutti gli impedimenti che avevano ritardato l'installazione del radar di terra vennero definitivamente superati e la torre di controllo poté nuovamente avvalersi di tale utilissimo strumento. Un radar di terra venne in seguito installato anche negli aeroporti di Torino e Bergamo, cosa già da tempo pianificata ma di certo eseguita più celermente a seguito dell'incidente. Nuove procedure in bassa visibilità: A seguito del disastro vennero colmate anche molte lacune normative nell'ambito dell'aviazione civile: in data 30 giugno 2003, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile produsse un regolamento denominato Operazioni ogni tempo nello spazio aereo nazionale. Tali disposizioni costituiscono oggi nel nostro paese il codice di riferimento per piloti e controllori del traffico aereo ogni qual volta la visibilità in un aeroporto scende al di sotto di 550 metri. Corso LVP in Enav: Il 5 gennaio 2005 Enav ha varato il primo Corso LVP (Low Visibility Procedures - Procedure in bassa visibilità) per i propri controllori di volo; tale corso costituisce oggi parte integrante del bagaglio tecnico-professionale di ogni controllore che si accinge ad iniziare la professione.
Linate, 8 Ottobre 2001
Le 118 vittime:
Agnetta Girolamo, Agosti Simone, Alcamo Leonardo, Andersen Hans Peter, Andersen Lise Lotte, Andersson Håkan, Bertacchini Giuseppe, Bettoni Gian Bortolo, Blasi Romano, Boman Per Ola, Cairo Renato, Caironi Cristina, Calgaro Tino, Cameroni Natale, Campanini Andrea, Candiani Luca, Cantú Marco, Caputo Gianpiero, Carlin Sandro, Conte Andrea, Cotta Ramusino Alberto, Danielsen Eiler, De Vivo Luigi, Dosmo Renato, Durante Simone, Eriksson Gunilla, Eriksson Pär, Essebro Robert, Falch Heidi, Felthaus Arly, Felthaus Inger Marie, Fogliani Laura, Fontana Michele, Forsman Christer, Forsman Robin, Fossati Luca, Frigerio Franco, Fristedt Gunilla, Gambetta Mauro, Garde Mette Friboe, Gatti Roberto, Gaucan Gabriela, Ghiglino Luigi, Gioacchini Riccardo, Giumelli Valentina, Grynfeld Melena, Gustafsson Joakim, Heggelund Espen, Honkaranta Tarmo, Hyllander Anders, Iversen Asger Lund, Iversen Thyge Lund, Iversen Ulla Helga, Jakobsson Olaf, Jäsperi Arja, Jörback Håkan, Karjaluoto Alexander, Karjaluoto Jan, Karlsson Bert Arne, Karlsson Daniel, King Jessica, Königsmann Horst, Kristensen Pia, Kristensen Poul Lund, Kruger Eric, Kruger Michael, Laffranchi Andrea, Schytt Larsen Steen, Larsson Kurt Åke, Lassen Finn, Lassen Mads, Lazzarini Attilio, Lindgren Tobias, Mangiagalli Fabio, Martello Matteo, Mastromauro Roberto, Mattsson Anitra, Mecklin Anu, Micallef Natalie, Mogensen Lars, Moroni Marco, Moscatello Francesco, Motta Luigi, Mussida Luigi, Nielsen Jens, Olesen Marianne, Olsen Anja Schlichter, Oppizzi Alberto, Penttinen Janne Samuli, Pesapane Maurizio, Petterson Ola, Pettinaroli Lorenzo, Picciriello Agostino, Piemonti Orazio, Polastri Luca, Poli Riccardo, Prandi Massimo, Predaroli Filippo, Proserpio Alberto, Romanello Stefano, Romanini Primo, Rossello Osvaldo, Rossi Mario, Rota Clara, Rota Giovanni, Rota Michele, Salati Peppino, Sanna Antonella, Savio Giancarlo, Scaburri Angelo, Schneider Martin, Strömme Jan Marc, Tavecchia Barbara, Vanelli Viviana, Venturini Carlo, Vergani Mauro, Vindahl Lund Vibeke, Zanoli Simone.
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