TORNATO IN SCENA AL TEATRO STREHLER DI MILANO LO SPETTACOLO PER RICORDARE LE VITTIME DELL'INCIDENTE AEREO DI LINATE DELL'8 OTTOBRE 2001
Premiati dal presidente del consiglio comunale di Milano il presidente della Fondazione che riunisce i parenti e l'attore Giulio Cavalli
Milano, 22 novembre 2008 - Giovedì 20 novembre lo spettacolo di Giulio Cavalli "Linate 8 ottobre 2001: la strage" è tornato in scena a Milano, sul palcoscenico del teatro Strehler, nella città dove ha debuttato due anni fa per ricordare il disastro aereo avvenuto all'aeroporto di Linate l'8 ottobre del 2001. Al termine della rappresentazione, fortemente voluta dal presidente del consiglio comunale di Milano, Manfredi Palmeri, lo stesso presidente ha ringraziato omaggiandoli con una medaglia recante i simboli della città il presidente della Fondazione 8 ottobre 2001, Paolo Pettinaroli, e l'artista autore e interprete dal testo teatrale, Giulio Cavalli.
Lo spettacolo, scritto da Giulio Cavalli e dal giornalista Fabrizio Tummolillo, è la riproposizione di quello che è accaduto nello scalo di Linate la mattina dell'incidente: 118 persone morirono a seguito dello scontro tra un Boeing MD87 della Scandinavian Airline System (Sas) e un Cessna entrato per errore in pista mentre l'apparecchio della Sas si preparava a decollare per Copenaghen.
Dopo l'incidente i parenti delle vittime si sono costituiti in un comitato, divenuto fondazione nel 2004 per promuovere iniziative mirate ad aumentare la sicurezza negli aeroporti e momenti commemorativi come quello di giovedì sera.
In sala per assistere alla rappresentazione, giovedì, anche Pasquale Padovano, l'unico sopravvissuto alla tragedia. Operaio della Sea, la società che gestisce gli scali milanesi, era al lavoro allo smistamento bagagli dell'aeroporto quando l'aereo scandinavo, dopo l'urto con il Cessna, è andato a sbattere contro il toboga.
"Quello a cui abbiamo assistito non è uno spettacolo, ma la tragica rappresentazione della realtà", ha ricordato al termine della serata il presidente del consiglio comunale di Milano, Manfredi Palmeri. "Nella mia attività istituzionale incontro molti dolori, ma non c'è nulla che mi sconvolga come il ricordo dell'8 ottobre 2001. Questo incidente era evitabile, se tutti avessero fatto il loro dovere fino in fondo l'incidente si sarebbe potuto evitare: non è civilmente accettabile. Accanto ai momenti commemorativi ci deve essere un altro momento, che è quello dell'impegno civile", ha aggiunto.
"Noi denunciamo le manchevolezze e per questo sappiamo di essere invisi a molti", ha sottolineato il presidente della Fondazione 8 ottobre 2001, Paolo Pettinaroli. Il quale riferendosi al processo ormai concluso ha parlato di "ignobile sentenza d'Appello" confermata dalla Cassazione.
"E' sempre difficile portare in scena questo spettacolo, perché ci sono dentro 118 morti che sono un mondo e ci sono tutti i sopravvissuti. Non avrei il coraggio di salire sul palco se non avessi vicino quella famiglia che è il comitato. Ma ringraziamo anche quelli che non ci hanno mai risposto", è intervenuto Giulio Cavalli.
Milano, 22 novembre 2008 - Giovedì 20 novembre lo spettacolo di Giulio Cavalli "Linate 8 ottobre 2001: la strage" è tornato in scena a Milano, sul palcoscenico del teatro Strehler, nella città dove ha debuttato due anni fa per ricordare il disastro aereo avvenuto all'aeroporto di Linate l'8 ottobre del 2001. Al termine della rappresentazione, fortemente voluta dal presidente del consiglio comunale di Milano, Manfredi Palmeri, lo stesso presidente ha ringraziato omaggiandoli con una medaglia recante i simboli della città il presidente della Fondazione 8 ottobre 2001, Paolo Pettinaroli, e l'artista autore e interprete dal testo teatrale, Giulio Cavalli.
Lo spettacolo, scritto da Giulio Cavalli e dal giornalista Fabrizio Tummolillo, è la riproposizione di quello che è accaduto nello scalo di Linate la mattina dell'incidente: 118 persone morirono a seguito dello scontro tra un Boeing MD87 della Scandinavian Airline System (Sas) e un Cessna entrato per errore in pista mentre l'apparecchio della Sas si preparava a decollare per Copenaghen.
Dopo l'incidente i parenti delle vittime si sono costituiti in un comitato, divenuto fondazione nel 2004 per promuovere iniziative mirate ad aumentare la sicurezza negli aeroporti e momenti commemorativi come quello di giovedì sera.
In sala per assistere alla rappresentazione, giovedì, anche Pasquale Padovano, l'unico sopravvissuto alla tragedia. Operaio della Sea, la società che gestisce gli scali milanesi, era al lavoro allo smistamento bagagli dell'aeroporto quando l'aereo scandinavo, dopo l'urto con il Cessna, è andato a sbattere contro il toboga.
"Quello a cui abbiamo assistito non è uno spettacolo, ma la tragica rappresentazione della realtà", ha ricordato al termine della serata il presidente del consiglio comunale di Milano, Manfredi Palmeri. "Nella mia attività istituzionale incontro molti dolori, ma non c'è nulla che mi sconvolga come il ricordo dell'8 ottobre 2001. Questo incidente era evitabile, se tutti avessero fatto il loro dovere fino in fondo l'incidente si sarebbe potuto evitare: non è civilmente accettabile. Accanto ai momenti commemorativi ci deve essere un altro momento, che è quello dell'impegno civile", ha aggiunto.
"Noi denunciamo le manchevolezze e per questo sappiamo di essere invisi a molti", ha sottolineato il presidente della Fondazione 8 ottobre 2001, Paolo Pettinaroli. Il quale riferendosi al processo ormai concluso ha parlato di "ignobile sentenza d'Appello" confermata dalla Cassazione.
"E' sempre difficile portare in scena questo spettacolo, perché ci sono dentro 118 morti che sono un mondo e ci sono tutti i sopravvissuti. Non avrei il coraggio di salire sul palco se non avessi vicino quella famiglia che è il comitato. Ma ringraziamo anche quelli che non ci hanno mai risposto", è intervenuto Giulio Cavalli.
27/11/2008