Con un solenne cerimonia è stata inaugurata a Romagnano Sesia (No) la "Passeggiata Linate 8 ottobre 2001"
Romagnano Sesia (Novara), 24 aprile 2010 - E' stata inaugurata sabato mattina, a Romagnano Sesia, in provincia di Novara, una passeggiata lungo il fiume Sesia dedicata alla memoria delle 118 persone che hanno perso la vita nell'incidente aereo avvenuto l'8 ottobre 2001 sulla pista dell'aeroporto di Linate. Alla presenza del sindaco di Romagnano, Carlo Bacchetta, di numerosi sindaci dei paesi delle vittime e dei consoli di Norvegia, Scandinavia, Svezia e Danimarca il presidente del Comitato 8 Ottobre 2001 che riunisce i parenti delle vittime, Paolo Pettinaroli, ha scoperto la targa di intitolazione. "L'attenzione dimostrata dall'amministrazione comunale ci fa sentire meno soli e rafforza la nostra determinazione a proseguire nell' impegno per la sicurezza, del volo - ha detto Paolo Pettinaroli - Desidero rivolgere un particolare ringraziamento ai sindaci che hanno già intitolato alla tragedia di Linate un luogo nella loro città. Per noi è un gesto importante e mi auguro che l'esempio venga seguito anche da altri paesi e in particolare da Novara e Torino".
La cerimonia - Come la mattina dell'8 ottobre 2001 sulla pista dell'aeroporto di Linate, le sirene di ambulanze e mezzi dei vigili del fuoco hanno suonato ieri a Romagnano poco prima di mezzogiorno per sottolineare il momento in cui è stata scoperta l'insegna commemorativa. "Saluto i familiari delle vittime e i genitori, il fratello e la famiglia del nostro concittadino Lorenzo Pettinaroli - ha detto il sindaco di Romagnano Carlo Bacchetta - A voi va la nostra vicinanza e il sostegno della nostra comunità. Intitolare una passeggiata pedonale qui, tra il fiume e una strada molto trafficata e la ferrovia, è un invito a meditare come il progresso debba contemperare la salvaguardia della persona umana e anteporla ad ogni altra cosa".
Pur non essendo presenti, hanno inviato una nota il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Gianni Letta, il sindaco di Milano, Letizia Moratti, il direttore generale dell'Enac, Alessio Quaranta, e il capodipartimento dei vigili del fuoco, Francesco Paolo Tronca, che era viceprefetto di Milano al momento dell'incidente. Paolo Pettinaroli, è il presidente del Comitato e della Fondazione 8 Ottobre 2001, ed il padre della vittima di Romagnano Sesia, Lorenzo.
Pettinaroli si è commosso salutando le associazioni presenti: "Vedo e saluto le associazioni - sono state le sue parole - Associazioni a cui sono legato, a cui è legata la mia famiglia, a cui è legato il mio Lorenzo" - ha quindi continuato con una nota importante riguardo alla sicurezza legata alla tragedia di Linate - fu un incidente aereo consumatosi a terra per tante manchevolezze dell’allora aeroporto di Linate. Il mondo è davvero complesso e ambiguo, non c’è certezza del bene da una parte e il male dall’altra e purtroppo, la nostra tragedia fu un frutto di tale situazione. Ci siamo adattati alla nuova condizione e sono certo che il nostro è stata un accettazione saggia perché, prima con il Comitato abbiamo fatto il possibile per ottenere rispetto dalla burocrazia incombente e pesante che ci sovrastava, ed ora con la Fondazione non si può proprio dire che abbiamo provato a comprare consensi o svendere coerenza nel pretendere la massima attenzione negli aeroporti.
Con la collaborazione della Flight Safety Fundation di Washington, - prosegue Pettinaroli - organizziamo un seminario mondiale della sicurezza aerea il prossimo Novembre a Milano. Ci sarà una presenza di circa mille addetti da 52 paesi del mondo. La rilevanza e l’onore di tanto lavoro, permettetemi, è tutta e solamente nostra.
Costruiamo grazie alla collaborazione della Task Force Tecnica della Fondazione svariati altri eventi quali convegni internazionali, pubblicazioni tecniche, promoviamo borse di studio, ma capisco di non dovervi trattenere scendendo in altri particolari. Questo è il giusto momento per dire Grazie ai nostri comandanti, ingegneri, tecnici, legali che con grande serietà e gratuitamente perseguono il nostro obiettivo".
La messa - L'Abbazia di San Silvano era stiaata all'inverosimile, maestosa è stata la sfilata degli oltre 30 gonfaloni ha preceduto la Santa Messa solenne officiata , dall'abate, monsignor Federico Ponti, ed accompagnata dalla Schola Polifonica dell’Abbazia di San Silvano durante la quale sono stati ricordati i 118 nomi delle vittime. "Nella preghiera esprimiamo il ricordo dei nostri cari e la domanda fondamentale: perché Dio ha permesso questo? Solo nella fede troviamo una risposta - ha sottolineato il sacerdote - Intitolare una via è un modo per non dimenticare, ma soprattutto per continuare nella via della vita e dare il meglio di noi. E' un modo per dire: noi possiamo continuare, possiamo andare avanti. La nostalgia ci dà modo di testimoniare i valori in cui crediamo, a partire da quello della solidarietà".
E stata una giornata intensa carica di forti emozioni e profonda commozione durante la quale circa ottanta membri del comitato hanno partecipato con la gioia che sempre provano quando si ritrovano tutti insieme
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