Convegno a Roma: IL SISTEMA DUALE PER LO SVILUPPO DEL COMPARTO AEROSPAZIALE
A cinquant’anni dal volo di Yuri Gagarin nello spazio, con il quale, in piena “Guerra fredda”, l’Unione Sovietica volle affermare la propria supremazia militare sugli Stati Uniti, oggi assistiamo ad una nuova “corsa allo spazio” svincolata dal dominio delle due superpotenze e connessa, nel mercato globale, alle potenzialità industriali del settore aerospaziale dove assumono un ruolo primario le tecnologie duali, caratterizzate da un comune interesse militare e civile.
La forte competitività nel settore spinge il nostro Paese a farsi riconoscere, in una visione sistemica, un ruolo leader nella politica spaziale europea, ampliando collaborazioni internazionali tese a garantire la partecipazione delle nostre aziende nei programmi satellitari in materia di difesa, trasporto, sicurezza e tutela del territorio. In tale contesto, in cui gli interessi militari, civili e commerciali sono in fase di rapida convergenza, il finanziamento di programmi duali, anche attraverso un’attività di riorganizzazione del procurement nei confronti delle aziende fornitrici, rappresenta la soluzione ideale per sopperire alle limitazioni di spesa pubblica e soddisfare, adeguatamente, le esigenze del nostro Paese nel comparto.
Realtà duali come Cosmo-SkyMed consentono di ottimizzare la sinergia fra Difesa e ASI, con ricadute di grande valore sul piano tecnico, scientifico, produttivo e occupazionale, tanto che la necessità della collaborazione istituzionale ha trovato conferma nel Programma Nazionale della Ricerca che stanzia ingenti risorse per i progetti “bandiera”, investimenti di interesse strategico per il rilancio del settore. D’altro canto, evidenti sono le positive ripercussioni dell’impiego della componente satellitare nell’attività di controllo del traffico aereo da parte di ENAV che, correlato ad un adeguamento infrastrutturale da favorire, sotto la vigilanza di ENAC, con la liberalizzazione dei diritti aeroportuali, può consentire di superare i problemi della saturazione dei principali scali e di far fronte al raddoppio del traffico aereo previsto nel prossimo decennio.
In tale prospettiva, la Politica, nel proseguire l’urgente processo di semplificazione, anche adottando le “Disposizioni per la costituzione del comparto aerospaziale e liberalizzazione degli aeroporti non aperti al traffico commerciale” (AS n. 2366), deve contrastare il potere della burocrazia interdittiva e favorire l’efficientamento della Pubblica Amministrazione che potrà, così, essere identificata quale leva fondamentale al servizio dello sviluppo economico del nostro Paese.
Pierluigi Di Palma
Presidente Centro Studi Demetra