Comitato 8 Ottobre - Per non dimenticare

"Spaghetti paradiso" di Nicky Persico

Recensione di Spaghetti paradiso di Nicky Persico

 

 Raccontato per la prima volta in
presa diretta, nelle sue dinamiche e nei suoi molteplici
aspetti, soprattutto quelli meno visibili e più difficili da
comprendere. E' lo stalking svelato in ogni minimo dettaglio, la
persecuzione che in tutto il mondo non affligge più solo le
donne, il substrato di 'Spaghetti paradiso', il primo romanzo
dell'avvocato e giornalista barese Nicky Persico. L'opera
(Aliante edizioni) descrive le vicende di un giovane praticante
avvocato e il suo modo personalissimo di vivere la professione
in una realtà molto diversa da quello che appare perché le
persone si rivelano differenti da come sembravano.
   'Spaghetti paradiso' sarà presentato venerdì prossimo 24
giugno nella libreria Laterza di Bari e l'8 luglio al festival
Il libro possibile a Polignano a mare.
  Dopo aver pubblicato alcuni brevi racconti (l'ultimo,
Stellina, quasi una fiaba sul rapporto infanzia-aldilà),
Persico si cimenta su una materia che conosce a fondo anche in
qualità di fondatore della Rete nazionale antistalking
'Lightonstalking'. 'Spaghetti paradiso', infatti, è anche un
saggio su un fenomeno in crescita, quello delle molestie
assillanti, reiterate sino a diventare violente, e a indurre la
vittima a vivere nella paura e nel malessere psico-fisico.
  Con penna brillante, ritmo scorrevole e stile chiarissimo,
l'autore descrive senza banalità un'incantevole Puglia dove tra
avvocati eccellenti e mele marce, vittime fragili e coraggiose
alle prese con perversi aguzzini, spunta un anziano eroe
metropolitano. Questi assurge a figura determinante per l'esito
della vicenda che si dipana a partire da un semplice caso: la
difesa di una donna che si dichiara vittima di molestie, ma non
dice la verità. Il crescendo turbinoso degli accadimenti prende
per mano e trascina chi legge, sempre più velocemente, sino
alla fine delle quasi 300 pagine che ci si ritrova a terminare
d'un fiato, perdendo il senso del tempo.
  Argomenti grevi, narrati e vissuti come se non avessero peso
alcuno, e infine esorcizzati, bilanciandoli con l'ironia e
l'umiltà delle figure che ruotano intorno alla storia. Al
termine ci si chiede se davvero si è letto un libro o se
piuttosto non si sia visto un vero e proprio film, atteso il
piglio cinematografico della narrazione. Nel lettore rimane un
messaggio profondo, positivo, incoraggiante e costruttivo ed è
questo il vero punto di forza della narrazione: una visione del
problema dello stalking che, pur approfondendone con crudezza i
lati più ignobili e nascosti, reca in sé un messaggio pratico
che incoraggia alla reazione e alla sua neutralizzazione. E' un
libro di antieroi, dove l'umiltà e la semplicità disarmante
dei protagonisti vincono sulla subdola perfidia dei cattivi.
  I valori della generosità, della pulizia interiore, della
sincerità e del coraggio riescono a mostrare il loro vero
valore, assoluto e duraturo, che troppo spesso viene dimenticato
e, addirittura, come nel caso dello stalking, abusato.

    Milano - 23/06/2011