Comitato 8 Ottobre - Per non dimenticare

"IL PARÒN" Nuovo libro di GABRIELE MORONI (MURSIA)

“IL PARÒN” DI GABRIELE MORONI (MURSIA)

 

NEL CENTENARIO DELLA NASCITA, CALCIATORI, AMICI E AVVERSARI

RACCONTANO IL GRANDE NEREO ROCCO

In libreria

 

Nel centenario della nascita (Trieste, 20 maggio 1912), calciatori, avversari e amici raccontano la leggenda di Nereo Rocco, allenatore del mitico Milan degli anni Sessanta e Settanta.

Nel libro di Gabriele Moroni Il Paròn (pag. 160, euro 13,00) che Mursia propone in libreria in questi giorni, un ritratto completo e affettuoso dello sportivo, ma anche dell’uomo, svelato da chi gli è stato più vicino nel lavoro e nella vita (Cesare Maldini, Giovanni Lodetti, Fabio Cudicini, Sandro Mazzola, tra le tante voci), dagli esordi fino alle ultime imprese e alla lotta contro la malattia che lo portò via.Indole severa e solo all’apparenza scorbutica, dopo aver giocato nella Triestina, nel Napoli e nel Padova, da tecnico Rocco introdusse in Italia il catenaccio, schema tattico che rivoluzionò il gioco del calcio.

Portò al Milan il suo gioco vincente che aveva messo a punto negli anni in cui allenava le cosiddette provinciali e vinse lo scudetto alla sua prima stagione grazie anche al talento di un giovanissimo Gianni Rivera.

Protagonisti e testimoni di quei mitici anni, tornano a parlare di vicende che hanno infiammato le scene sportive e non solo, di autentici "gialli" irrisolti. Perché venne ceduto alla Sampdoria Giovanni Lodetti, colonna del Milan vincente, "spalla" ideale del genio calcistico di Gianni Rivera? Quale fu il ruolo di Rocco in una vicenda che mise di fatto fine alla brillante carriera del valoroso Lodetti? E ancora: venne chiesto oppure no il rinvio della partita che il 20 maggio del '73, allo stadio Bentegodi di Verona, costò il decimo scudetto a un Milan giunto sfinito all'appuntamento dopo avere conquistato, pochi giorni prima, la Coppa delle Coppe? E quali erano i veri rapporti fra Rocco, il Paròn, e l'altro grande allenatore del suo tempo, Helenio Herrera, il Mago? «Istintivo, espansivo, corpulento, straripante, sopra le righe, vitale, ruvido e generoso.

Ecco chi è stato Nereo Rocco», dice Moroni. «Certamente burbero, ma era solo scorza, apparenza. Un personaggio, anche un’icona, che non ha ancora trovato il degno sostituto».

 

Gabriele Moroni, milanese della provincia (Parabiago), è inviato speciale del «Giorno». Ha pubblicato numerosi libri, fra cui Cronista in Calabria, Guerra alla droga: colpevole rinuncia, Ustica: la tragedia e l’imbroglio, Risorgimento lombardo, ieri e oggi. Ha curato con Gabriella Banda l’autobiografia di Graziano Mesina Io, Mesina. Con Mursia ha pubblicato Le Bestie di Satana. Voci dall’incubo (2006), Per denaro e per amore. Misteri lombardi, omicidi senza colpevoli (2008), Fausto Coppi. Solitudine di un campione (2009).

    Milano - 22/05/2012