Comitato 8 Ottobre - Per non dimenticare

Si è svolta ieri, domenica 15 luglio 2012, a Samarate la cerimonia di inaugurazione del parco “8 ottobre 2001”

Si è svolta ieri, domenica 15 luglio 2012, a Samarate la cerimonia di inaugurazione del parco “8 ottobre 2001” sito in via Monte Santo angolo via Locarno.

Al taglio del nastro erano presenti l'unico sopravvissuto alla tragedia, Pasquale Padovano, il sindaco di Samarate, Leonardo Tarantino, il vescovo varesino Luigi Stucchi che ha presieduto la messa, il questore di Varese, Danilo Gagliardi, già vicequestore di Milano, il presidente del tribunale di Busto Arsizio, Antonino Mazzeo, il presidente del consiglio provinciale di Varese Luca Macchi e numerose autorità civili, politiche e militari.

“Grazie di cuore”, ha commentato il presidente del Comitato 8 Ottobre 2001, Paolo Pettinaroli. “In molte storie attuali le persone zittiscono la ricerca del bene morale per impulsi dell'istinto o attratti da soddisfazioni che non premiano né loro stessi né il prossimo – ha detto –. Confidiamo che tutti si soffermino sulle leggi morali. Solo così la strage dell'8 ottobre e tante altre situazioni che formano la storia amara del nostro Paese cesseranno. Ci fa particolarmente piacere la presenza di Danilo Gagliardi che ci ha preso per mano nei giorni che hanno seguito la tragedia e resta ancora molto legato a noi e al nostro dolore”.

“Sono qui in rappresentanza di tutto il corpo giudiziario che ha dimostrato di essere baluardo di legalità e ha cercato di ripristinare quello che era stato tolto, nei limiti di quanto possibile”, ha precisato il presidente del tribunale di Busto Arsizio, Antonino Mazzeo.

Presente un folto gruppo di membri del comitato che si sono stretti alle famiglie Gatti e Fogliani in un momento di ricordo così intenso e sempre doloroso.

Un grazie a tutta la cittadinanza di Samarate e Verghera per la sentita partecipazione.

 

15 luglio 2012

INAUGURAZIONE PARCO “8 OTTOBRE 2001”

Discorso Assessore Montani dott. Albino

 

 

Ricordare ciò che accadde la mattina di quell’8 OTTOBRE di 11 anni fa all’aeroporto di LINATE è rinnovare la memoria della più grave sciagura aerea avvenuta in ITALIA. 118 furono le vittime e tra loro due nostri concittadini: LAURA FOGLIANI e ROBERTO GATTI.

 

Quella tragedia però è anche l’esempio straordinario di come sia possibile trasformare il dolore in SPERANZA. La SPERANZA, diceva S. AGOSTINO, ha due figli: la RABBIA e il CORAGGIO. La RABBIA nel vedere come vanno le cose e il CORAGGIO nel vedere come potrebbero andare.

 

Quanta rabbia nello scoprire che quel disastro poteva essere evitato, perché quella mattina non fu la fatalità, l’imponderabile a determinarne l’esito, bensì la negligenza, la superficialità, l’incuria. Comportamenti che sono stati successivamente accertati in sede giudiziale.

 

Rabbia e dolore tuttavia non riuscirono ad annientare i parenti delle vittime. Essi trovarono il coraggio di raccogliersi in un COMITATO, il comitato 8 OTTOBRE e successivamente diedero vita all’omonima FONDAZIONE, determinati a compiere ogni sforzo per contribuire a migliorare la sicurezza dei voli.

 

In questi dieci anni tanti passi in avanti sono stati fatti e la FONDAZIONE 8 OTTOBRE grazie anche all’istituzione di una TASK FORCE di tecnici è diventata un interlocutore importante a livello internazionale.

 

Per la prima volta un italiano, il Presidente del COMITATO 8 OTTOBRE, Dott. PAOLO PETTINAROLI, siede nel BOARD of GOVERNORS della FLIGHT SAFETY FOUNDATION, il massimo organismo internazionale in tema di sicurezza aerea. In ITALIA purtroppo non è loro riservata la stessa attenzione, ma il nostro è un paese dove forse il detto NEMO PROFETA in PATRIA è più vero che da altre parti.

 

Intitolare oggi questo bel parco alle vittime di quel disastro vuole essere per noi samaratesi il modo per rendere omaggio a quelle 118 vite tragicamente spezzate, ma è anche un tributo all’impegno civile, alla responsabilità alla generosità di coloro che nel momento più triste della loro vita hanno scelto con grande forza d’animo di impegnarsi per far sì che quel sacrificio non fosse vano, perché quello che accadde quel giorno non debba accadere mai più.


 

    Samarate (Varese) - 16/07/2012