Il nostro 11° anniversario
bbiamo concluso la commemorazione dell’undicesimo anniversario. Il Pensiero di quel lunedì 8 Ottobre, è riaffiorato in tutta la sua drammaticità specie nell’incontro di Linate alle 8,10, ora dell’impatto.
Sua ECCELLENZA Mons. Brambilla, vescovo di Novara, ci ha accompagnato in questo cammino con la celebrazione eucaristica nella Basilica di Sant’Ambrogio. L’omelia è penetrata nel cuore:
“….ognuno di voi sta sorreggendo questo dolore: se lo guardate bene, sarà capace di suggerire una strada nuova, una fessura di speranza”.
Le autorità cittadine, della regione e della provincia, con i consoli tutti e lasciatemi citare soprattutto il sindaco Pisapia, ci hanno onorato con la loro presenza.
Cosa devo dire del già vice prefetto di Milano Tronca o dell’ex sindaco Albertini che non ci hanno affatto messi nel raccoglitore della loro storia!
Lo spiegamento dei gonfaloni dei vari comuni di provenienza delle vittime è sempre maestoso e commovente poi, domenica 7 ottobre al teatro alla Scala, l’esecuzione del Coro di Voci Bianche dell’Accademia della Scala hanno sicuramente a molti inumidito gli occhi.
In quel momento ho immaginato i ragazzi nordici della squadra di go kart e gli altri tutti, ad applaudire quelle splendide voci magistralmente dirette dal maestro Casoni.
Il bosco dei Faggi, colorato da corone di fiori sul suo verde compatto del prato, con i faggi così cresciuti da parere una sicura protezione al luogo dedicato ai nostri 118, mi da’ sempre uno strano senso di certezza.
Sulle nostre teste sfilavano con il loro rombo inconfondibile gli aerei in arrivo e partenza da Linate……. non li abbiamo banalizzati, ma fanno parte di quel peso che ci portiamo sulle spalle!
Ci tengo molto a sottolineare che mercoledì 10 Ottobre, c’è stata l’assegnazione del Premio di Laurea che il comune di Milano assegna ad un giovane ricercatore nell’ambito della sicurezza aerea.
Quest’anno è Enrico Smania, ingegnere di Padova non ancora trentenne. Un simpatico ragazzo con un’abbondante chioma ricciuta (vedi foto Gallery): uno di quei ragazzi dei nostri giorni, che con un abbigliamento casual e scarpe di tela, hanno un gran cervello e cuore.
A questo punto ritengo di essermi dilungato anche troppo. E’ possibile che mi sia dimenticato di qualche fatto importante,. Chiedo scusa, ma l’emozione quando parlo del nostro 8 ottobre non riesco mai a rinchiuderla in cantina.
Grazie per il vostro aiuto, la vostra amicizia e vicinanza.
IL DISCORSO DEL SINDACO GIULIANO PISAPIA ALLA SCALA
Teatro alla Scala, 7 Ottobre 2012
L’8 Ottobre ritorna con il suo carico di memoria e di dolore: il dolore di una città per una strage inaccettabile che poteva e doveva essere evitata.
L’impegno dei familiari e del Comitato 8 Ottobre ha saputo trasformare questa data in un giorno di riscatto civile e di impegno concreto. Da undici anni i familiari e il Comitato promuovono con SEA e SAS azioni concrete di miglioramento della sicurezza dei nostri aeroporti. Oggi, grazie a loro e alla rete di interlocutori istituzionali che si è attivata, Linate ha raggiunto i massimi livelli di sicurezza a livello internazionale. E’ un impegno che il Comune di Milano ha assunto come proprio, e che continua per fare della nostra città non solo un modello di sicurezza aeroportuale, ma anche un laboratorio di innovazione tecnologica per il volo sicuro. La memoria delle 118 vittime di Linate è viva in tutta Milano, e Milano la onora secondo lo spirito che le appartiene: quello del lavoro, della operosità e dell’innovazione. Questo pomeriggio, in cui la musica della Scala ci invita al raccoglimento e alla memoria, ci sono di aiuto le parole che pronunciò allora il cardinale Martini: “Non c’è ragione logica di una morte e di una tale morte; se non la nostra fragilità esistenziale e i nostri errori”. Milano ha saputo imparare da quegli errori e da quelle fragilità camminando nella via dell’impegno. Un impegno che questo pomeriggio, insieme, rinnoviamo con tutta la nostra consapevolezza e la nostra partecipazione civile.
IL DISCORSO DEL PRESIDENTE PAOLO PETTINAROLI ALLA SCALA
Desidero ringraziare il Sindaco Giuliano Pisapia, l’Amministrazione comunale di Milano, il teatro alla Scala, la SEA la SAS e con loro tutte le istituzioni e le persone che in questi UNDICI anni ci hanno dato il loro sostegno.
Grazie a tutti voi per la Vostra presenza, amicizia e supporto.
Parlare di un’emozione, vuol dire aumentarne l’intensità mentre il tempo che trascorre è indifferente: se inciampi in una gioia il tempo danza con te, al contrario, ti ferisce lasciandoti ricordare.
Linate era condotto in modo tale che il disastro era prevedibile, e non fu a causa di una calamità.
So di trarre conclusioni sgradite e noiose, ma pensiamo un attimo a cosa è la vita ed alla parola fine di 118 persone che quel mattino si erano svegliate per continuare con i loro impegni assunti e non erano in missione pericolosa!
Con tutto il rispetto che dobbiamo al nostro prossimo, vorremmo che chi decide, si rendesse conto che non deve dettare o defilarsi dalle regole, ma fare le scelte che sono il contrario dell’indifferenza.
Per questo motivo che la nostra Fondazione 8 Ottobre con la sua inaffondabile Task Force Tecnica è sempre più richiesta per realizzare studi e consulenze.
Dallo scorso Ottobre, sempre in collaborazione del Centro Studi DEMETRA, abbiamo organizzato convegni un po’ in tutto il mondo da Roma a Brindisi, da Singapore ad Abu Dabi sempre molto apprezzati. I prossimi impegni sono in Cile a Santiago, ad Amsterdam e a Bari.
Con il comune di Milano, come accennato lo scorso anno, stiamo organizzando un importante impegno che certamente avrà risonanza mondiale.
Continua l’intitolazione all’ 8 Ottobre di luoghi pubblici.
Le ultime intitolazioni sono state effettuate a Casalgrande di Reggio Emilia, a Arluno e Samarate. La prossima in programma sarà a Cassano Magnago.
Memori dell’insegnamento di Sua Em. Card. Carlo Maria Martini, abbiamo tratto dalla nostra angoscia “la forza per provocare opere”, sono le sue esatte parole.
Procediamo con coerenza e onestà e nessun discorso o cosa può farci affermare il contrario del giusto e dell’etico.
Nutriamo la speranza che qualche capovolgimento storico crei positività e concordanza tra l’agire etico e la politica ed attui il cambiamento tanto anelato.
La mia emozione sta salendo un po’ troppo, il teatro Alla Scala ci accoglie per un ricordo di bene e di nostalgia di tutti i 118 e del sopravvissuto il nostro caro Pasquale Padovano:
stiamo con Loro!
Il Coro delle Voci Bianche della Scala sa operare il miracolo!
Buon ascolto
L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE PAOLO PETTINAROLI ALLA BASILICA DI SANT'AMBROGIO
Desidero ringraziare Sua Eccellenza Monsignor Franco Giulio Brambilla, da poco nominato vescovo della diocesi di Novara alla quale io appartengo, per la sua benevolenza nel celebrare il nostro undicesimo anniversario.
Ringrazio le autorità Religiose, Civili e Militari, per l’attenzione comprensione che sempre ci riservano.
Un doveroso ringraziamento alla “Schola polifonica abbaziale di Romagnano Sesia” che ha accompagnato con sentimento questa Santa funzione.
Nel ricordo dei nostri cari, abbiamo imparato che chi sa parlare pacatamente e sottovoce, riesce molto spesso a farsi ascoltare, perciò la Fondazione Ottobre continua a creare situazioni tali per cui certe circostanze diventano quasi impossibili.
Poniamo confini per difenderci da storie sgradevoli e pericolose e perseveriamo nel creare frontiere simboliche pe rafforzare l’arte del vivere insieme.
Basta con la pusillanimità travestita da competenza!
Ci confrontiamo spesso con incomprensibili equilibrismi sempre anteposti alla necessità.
La realtà non è ciò che vediamo.
A volte, dopo una giornata molto impegnativa, mi trovo a pensare che la mia fede sia insensata, poi ricordo la frase detta da Gesù e riportata dall’evangelista Matteo:
“chi non prende la sua Croce e non mi segue, non è degno di me”
e con i miei compagni di viaggio e di battaglie, continuiamo.
Ci è cara l’occasione per ricordare Sua Em. Card. Carlo Maria Martini che ci fu accanto a poche ore dal disastro aereo e volle un’importante celebrazione quel sabato 13 ottobre.
Ci insegnò che “l’angoscia non serve a nulla se non provoca le opere”.
Abbiamo fatto tesoro del valore di queste parole, le quali hanno prodotto il lavoro in cui siamo impegnati.
Si sa che i desideri possono essere naturali, altri inutili, ma dei naturali solo alcuni sono proprio necessari e continuare su questa strada lo riteniamo tale.
Ora ci aspetta un momento di meditazione al nostro Bosco dei faggi
Grazie