Comitato 8 Ottobre - Per non dimenticare

Una uova iniziativa umanitaria della Onlus per Valentina Giumelli

Nuova iniziativa umanitaria della Onlus per Valentina Giumelli : un “Collège Catholique” in Burkina Faso a lei intitolato promuove l’educazione scolastica dei giovani locali.

 

Un’altra importante opera benefica si è aggiunta da poco alle molte realizzate dalla Onlus intitolata a Valentina Giumelli, vittima l’8 ottobre 2001 del disastro aereo di Linate. Ora nel Burkina Faso, uno degli stati più poveri dell’Africa nel quale l’aspettativa di vita supera appena i 50 anni e la mortalità entro i primi 15 anni tocca il 50%. Un “Collége Catholique”, come si chiama nella lingua ufficiale dello stato, il francese, che corrisponde alle nostre scuole medie e che favorirà l’accesso all’istruzione dei giovani locali. Undici anni dopo la tragedia dell’aeroporto di Linate “Valentina Giumelli” è dunque il nome di una scuola cattolica finanziata dalla Onlus, in corso di costruzione e che ora comprende quattro aule, i servizi igienici e il pozzo per attingere acqua, struttura essenziale e preventiva di ogni realizzazione in loco . Con l’anno scolastico in corso ha preso avvio la prima classe di 18 alunni, 10 maschi e 8 femmine. L’inaugurazione del “Collége” si è tenuta il 1° dicembre scorso, tuttavia l’esecuzione dei lavori si protrarrà durante tutto il 2013 per completare il progetto che comprende, altre quattro aule, l’amministrazione e una mensa con cucina. L’insieme si compone di corpi singoli disposti intorno ad uno spiazzo centrale destinato alle attrezzature sportive, secondo una concezione dell’edificio scolastico diversa dalla nostra accentrata. Le aule sono dotate su entrambi i lati di porticati, previsti anche per i restanti fabbricati. Diversamente dalle case, se così si possono chiamare, fatte di fango essiccato e coperte di paglia, le aule sono realizzate con blocchi prefabbricati e struttura portante di cemento armato; il tetto è a capriate di ferro con manto di lamiera.


Il “Collège” sorge nella Regione del Centro-Nord a Yalgo, grosso comune di 32.000 abitanti della Provincia di Namentenga, una delle 45 di cui si compone il Burkina, dista 200 km dalla capitale, Ougadougou, in direzione nord. Yalgo con gli altri dieci villaggi dipendenti è il territorio affidato dal vescovo di Kaya, diocesi nella quale ricade, all’abbé Clément Banaba per crearvi una parrocchia cristiana dotata di strutture materiali di utilità sociale, alle quali si è aggiunta ora la scuola media. Ad oggi sono stati realizzati un centro nutrizionale per i neonati, un dispensario che somministra farmaci e le elementari. Quanto a religione il 55% della popolazione del Burkina è di fede musulmana, il 20 % animista, il 25% cristiana.


L’iniziativa della scuola è nata dall’incontro in Italia di Serena e Claudio Giumelli con l’abbé Clément Banaba, durante un suo viaggio per sollecitare l’aiuto di singoli e istituzioni italiane. L’abbé Clément è un sacerdote cattolico legato da tempo a Don Bruno Frediani, parroco di Massarosa, fondatore di un’associazione che ha per scopo interventi umanitari in Africa.
L’intitolazione a Valentina del “Collège” è stata voluta dall’abate stesso, toccato dalla sua tragica vicenda, ma altresì in ragione di condizioni tutte locali, perché è la donna nel suo paese a svolgere un ruolo primario sia sociale che produttivo e in questo senso il nome di una giovane occidentale, distintasi in un percorso di studi che le apriva un futuro radioso, dato alla scuola aggiunge un valore distintivo e promozionale all’iniziativa.


Il “Collège” si raggiunge da un sentiero sterrato che muove dalla grande strada asfaltata diretta in Nigeria, e che mette in un’area terrosa qua e là inverdita da cespugli e scarsi arbusti. Un orizzonte, profilato di rade colline alte poche centinaia di metri, dominato dal colore ocra del terreno e da sabbia e polvere ovunque diffuse, costituisce il contesto visivo immutabile di chi volge lo sguardo intorno a sé. Quanto alla tipologia dell’edificio le condizioni climatiche locali, i 40°permanenti anche nel periodo invernale, ne comportano ovviamente una concezione aperta, dove semmai s’impone l’esigenza del riparo dal sole, testimoniato dalla doppia fila di porticati disposti lungo i lati delle aule. E’ questo un motivo architettonico costante di ogni edificio stabile, dal centro nutrizionale, al dispensario e alla foresteria già realizzati nella parrocchia.


L’esterno del corpo di fabbrica presenta un bel colore rosso ocra, mentre le pareti interne delle aule sono dipinte di giallo e gli infissi di grigio perla. Il rosso è il colore che l’Harmattan, il polveroso vento del deserto del Sahara, deposita su case e strade nei mesi che precedono il Natale, tanto intenso da impedire la vista del sole. Ad una tale tonalità è giocoforza conformare ogni manufatto artificiale che pertanto non mostra alcuna differenza con l’ambiente naturale. Sulla parete di testa delle aule campeggia come insegna della scuola, insieme ad un tondo che ne riporta l’intitolazione, il bruco multicolore, visibile da lontano nel cielo azzurro africano, opera di Valentina, ricavato da un collage di carte colorate, tecnica di cui la giovane era esperta. Si tratta di un bruco uguale a quello del parco del Magliano di Marina di Massa, dello stesso materiale: una lastra di alluminio lunga oltre 2 m e spessa 2,5 cm, colorata con la tecnica delle automobili, realizzato a Massa e spedito a Uagadougou, da dove ha raggiunto Yalgo.


La cerimonia dell’inaugurazione si è svolta il 1° dicembre 2012 alla presenza di tanta gente che vestita degli abiti locali ha costituito una specie di multicolore arcobaleno e delle autorità civili e religiose che hanno conferito all’evento alto significato sociale. Delimitato da pietre colorate di bianco il sentiero sterrato che conduce alla scuola, ornata di nastri e palloncini la scuola, il bruco circondato di decori, tutto era apparato a festa. Anche l’interno delle aule mostrava un volto gioioso: sulle lavagne era stato riprodotto a gessetti colorati il bruco e scritto il nome di Valentina con un gentile pensiero in sua memoria. Gli alunni e gli insegnanti indossavano una maglietta che recava stampato il volto della giovane. Le autorità locali si sono disposte nel porticato della scuola e dallo spiazzo sterrato antistante hanno pronunciato discorsi improntati a gratitudine: dal prefetto, una signora corpulenta dall’aria severa, al sindaco, al capo villaggio, al questore, all’abbé Clement e a un alto prelato in rappresentanza del vescovo, infine hanno preso la parola la direttrice della scuola e un giovane allievo a nome della classe. Ai discorsi si sono alternati vivaci intermezzi musicali segnati dal ritmo caldo delle percussioni e da canti corali.


Le prime quattro aule e i servizi igienici sono stati finanziati dalla Onlus “per Valentina” con 13.000 € ai quali si sono aggiunti 1.500 € elargiti dal Rotary Club di Carrara e Massa e dal Gruppo consorti dello stesso, ma per completare il “Collège” dovranno essere costruiti altri edifici per un importo complessivo che ammonta a 70.000 €. E’ dunque gravoso l’impegno assunto dalla Onlus “per Valentina”, che auspica di associare il contributo di privati e istituzioni per completare la scuola entro il presente anno. Soggetti questi che possono concorrere all’opera con l’erogazione del 5 per mille oppure con bonifico intestato all’associazione identificata dall’IBAN come sotto riportato.
Il “Collège” garantirà l’istruzione dei giovani “burkinabé” di Yalgo e la conquista di forme civili di vita ora ai più negate. Ma sarà provvido soprattutto per le ragazze, che già in numero pressoché paritario a quello dei maschi, formano la prima classe media. Ragazze alle quali, come precisa l’abbé Clement, è affidato il futuro in termini di sviluppo sociale e culturale non solo del Burkina Faso ma dell’Africa intera.


Per Valentina Onlus : IBAN IT96 P061 1013 6030 00 / codice Fiscale 92021440455
Claudio Giumelli

    Burkina Faso (Africa) - 18/01/2013