Comitato 8 Ottobre - Per non dimenticare

Ciao Presidente

Oggi siamo qui tutti intorno a te per salutarti. Non è l'ultimo saluto, perché tu, Paolo, continui e continuerai ad essere presente tra di noi.

14 anni fa, abbiamo iniziato insieme un percorso.
Tu con il tuo immenso dolore dentro, hai avuto la forza di rincuorarci tutti. Tu ci hai preso per mano. Tu hai asciugato le nostre lacrime. Ci hai fatto capire che dovevamo andare avanti. Che dovevamo lavorare insieme per rendere giustizia ai nostri cari e ancor più per dare un senso alla loro partenza. Il Comitato, la tua creatura, lo hai voluto fortemente. Ci hai creduto fin dall'inizio e sei riuscito a farlo credere anche a noi. Molti, tanti, ci davano dei folli. Ci additavano come persone, che, distrutte da troppo dolore, vaneggiavano di sicurezza dei trasporti, di giustizia, e di etica. Ma tu, ma noi, volevamo una cosa semplice: rendere le persone più sicure. E loro, di conseguenza, ci assecondavano, sicuri che avremmo desistito quando il dolore sarebbe stato meno pressante. E invece no!

Tu, Paolo, hai creato dal nulla un qualcosa di grandioso. Ci hai portato tutti a credere che ce l'avremmo fatta, e ce l'abbiamo fatta!
Il tuo lavoro instancabile e il poco aiuto, che nel nostro piccolo ti abbiamo dato, ci ha fatto toccare vertici impesabili. Eravamo persone distrutte. Ma con la tua forza e il tuo amore, non solo ci hai reso combattivi e forti, ci hai reso migliori. Da un granellino in un mare di sabbia, quali eravamo, siamo diventati prima scoglio, poi grande roccia, e infine montagna. Il processo...gli iniziali piccoli convegni...i primi riconoscimenti...e via via sempre più grandi con la nascita della Fondazione, logica continuità del Comitato.

Con la tua straordinaria capacità e determinazione, chiamasti a raccolta i più grandi esperti di sicurezza del volo, persone ricche di umanità e sapere, che hanno, continuano e continueranno a lavorare al nostro fianco per il bene di tutti. Grazie a te e a tutti loro, siamo conosciuti e apprezzati nel mondo. Ma non ti sei fermato solo a questo. Con la tua capacità di credere nel futuro, hai voluto circondarti di giovani appassionati e speranzosi che in te hanno trovato la guida e che con te continueranno a portare avanti quanto iniziato.

Quanta strada, da quei lontani primi giorni. Da goccia in un oceano, siamo diventati ora faro per i naviganti e àncora di speranza per i naufraghi. E tu sempre in prima linea, nonostante le malattie che crudeli ogni tanto ti assalivano. Hai dovuto combattere anche loro, ma le vincevi e proseguivi nel cammino.

Molti ci hanno chiesto, e adesso?...E adesso, caro Paolo, tutto continua. Non siamo rimasti soli. Tu sei sempre con noi. Accanto a noi. Tu ci hai insegnato a combattere, ad andare avanti. E noi andremo avanti, noi combatteremo, perché questo è il tuo desiderio, perché questo è il nostro dovere.
Esattamente come hai sempre fatto tu.

Non ti deluderemo, caro Paolo, ti sentiremo sempre con noi e opereremo con la saggezza, la fermezza, e la signorilità che ti hanno sempre contraddistinto.

Grazie Paolo, ma ricorda...non è ancora tempo di riposare. Rimboccati le maniche e guarda giù. Ora ti aspetta il compito più difficile. Guidarci, per non dimenticare mai. Ma non temere, avrai i nostri 118 angeli insieme a Vittorio ed Ugo a sostenerti , come noi lo abbiamo fatto e lo faremo sempre.

Da oggi sei la stella cometa che illuminerà il nostro cammino.
Ciao!

 

    Milano - 11/04/2015