Genitori Soli
Oggi nella casella di Posta elettronica del Comitato c´era una lettera che mi ha moltoi colpito e che ho letto con molta attenzione e trepidazione.
L´iniziativa mi sembra meritevole di appoggio, ve la allego, affinchè chi vuole, possa sostenerla.
SONO VEDOVA DA 11 MESI, HO UNA BAMBINA DI 5 MESI, VI SONO ACCANTO E CONDIVIDO IL VOSTRO DOLORE. SO QUANTO E´ LACERANTE. IO HO AVUTO QUESTA INIZIATIVA, PENSAVO DI POTERCI UNIRE. SIAMO TANTI GENITORI SOLI, SOLI IN TUTTI I SENSI, A PRESCINDERE DAL PERCHE´. VI ABBRACCIO E SPERO DI POTER AVERE VOSTRE NOTIZIE. ROSSELLA CATANESI 02/6428001 338/3028533 Campagna di sensibilizzazione a favore del GENITORE SOLO Di Rossella Catanesi PREMESSA Sono una mamma di 27 anni, rimasta vedova al 4° mese di gravidanza, ad oggi GENITORE SOLO di una bambina di pochi mesi. Col passare del tempo e affrontando le difficoltà che una vita simile comporta, ho potuto riscontrare una totale mancanza di attenzione e sostegno alle persone che si trovano nella mia stessa situazione. 1. Sono costretta a tornare al lavoro a soli quattro mesi di età della mia bambina, questo perché dopo il terzo mese del bambino, la legge prevede altri sei mesi di maternità facoltativa retribuiti al 30%. Nel mio caso corrispondono a circa 250 euro mensili… A onor del vero, in mancanza del padre spettano altri quattro mesi, ma sempre al 30%. Sfido chiunque a mantenere un figlio con il 30% dello stipendio. In più, se devo rimanere a casa un giorno perché la mia bimba non sta bene, il giorno in questione non mi viene retribuito, e il mio stipendio viene ridotto. 2. Come tutti i bambini, anche mia figlia andrà a scuola e mi dovrò imbattere in spese richieste dallo stato (mensa, asilo…). 3. Per tornare al lavoro, ho dovuto iniziare ad allattare artificialmente la mia bambina, trovando dei prezzi altissimi (un barattolo di latte in polvere che dura circa due settimane costa circa 30 euro). Costano molto anche pannolini e alimenti vari, certo non posso chiedere a mia figlia di nutrirsi la metà di un bambino che ha due genitori anziché uno solo, ma le mie uscite sono esattamente le stesse che si presentano ad una coppia. Quando andrà a scuola dovrò acquistare i libri di testo che si sa, gravano già molto sul bilancio di una famiglia non monoparentale. Lo stato prevede già un aiuto per i libri in caso di reddito basso, a me è capitato di richiederlo alle superiori e, richiedendolo a Settembre, è stato dato un aiuto a Gennaio (quindi ad anno scolastico inoltrato), aiuto che consisteva in un assegno che nemmeno bastava per la metà dei libri. 4. Le spese di gestione della casa, luce, gas, telefono, posso cercare di ridurle al minimo evitando gli sprechi, per quanto riguarda l’assicurazione dell’auto posso cercare di evitare incidenti, ma nelle bollette ci sono voci di spese fisse che sono davvero alte e le assicurazioni auto hanno delle tariffe quasi proibitive. 5. Ovviamente mi auguro che la mia bambina stia sempre bene, ma dovrò comunque fronteggiare le normali spese mediche che tutti i genitori prima o poi affrontano (influenze varie, certificati di sana e robusta costituzione, visite specialistiche per accertamenti…), io stessa potrei aver bisogno delle stesse cose e si sa quanto costano i farmaci e le visite mediche. Magari mia figlia avrà bisogno di un apparecchio per i denti, e mi trovo a pensare a quanti GENITORI SOLI hanno magari dei bambini con particolari problemi di salute che meritano le cure e gli accertamenti come qualsiasi altro bambino. Può capitare anche il contrario, che un GENITORE SOLO abbia lui stesso problemi di salute particolari, e che debba affrontare spese mediche sostenute. 6. Io sono fortunata, posso lasciare la mia bambina in compagnia di mia mamma, mia sorella o mia suocera, ma ci sono GENITORI SOLI costretti come dicevo nel punto 1, costretti a tornare al lavoro molto presto e che non hanno nessuno a cui lasciare i figli. Allora ci si deve appoggiare a degli asili nido, affrontando, oltre al disagio per il doversi distaccare dal proprio figlio lasciandolo con degli estranei, anche l’incombenza di una spesa supplementare non indifferente 7. Penso che mia figlia avrà diritto come ogni bambino di andare al cinema, a teatro o al parco giochi, mi preoccupa il fatto che un biglietto del cinema costi ormai circa 7 euro, sinceramente penso che difficilmente con le mie entrate potrò lasciare spazio a queste spese, dovrò quindi negare alla mia bambina un semplice svago a cui tutti hanno diritto. Oltretutto mi ha molto sorpreso sapere che per i parlamentari l’ingresso al cinema o allo stadio sono gratuiti, ma non sono previste agevolazioni per altre categorie. In più per recarmi al lavoro spendo circa 10 euro di tesserino alla settimana, ovvero circa 40 euro al mese… non pochi per me. 8. Ora un tasto molto dolente per me. Ho dovuto accettare l’eredità lasciatami da mio marito, che consiste semplicemente nella sua metà della nostra casa. Già il pensiero di dover affrontare questo a livello morale è pesante, in più ho dovuto pagare questa operazione.Di questo appartamento inoltre stavamo pagando un mutuo, da soli due anni e mezzo, la cui rata corrispondeva al mio stipendio. Mi sono trovata a dover decidere se venderla per poi andare in affitto,(ma ho dato un’occhiata agli affitti chiesti oggigiorno e non cambierebbe assolutamente nulla), oppure restare. In ogni caso, per chiudere il mutuo anticipatamente mi è stata chiesta una penale del 3,5% del capitale residuo (all’incirca 2.700 euro), che per me in questo momento sono tantissimi, infatti sono costretta a chiedere un anticipo sulla mia liquidazione, quando sono soldi che potrei utilizzare diversamente o tenere come “ossigeno” per qualche emergenza. Ho calcolato che potrei rinegoziare il mutuo, allungando la durata e quindi diminuendo la rata, utilizzando la pensione di reversibilità di mio marito (circa 300 euro) per pagare parte del mutuo mensile, e quindi vivere con ciò che avanzerà dal mio stipendio che è di circa 800 euro mensili. Potrei anche farcela, ma sempre con l’acqua alla gola, sperando che non capiti nulla di imprevisto. Potrei lavorare 12/13 ore al giorno per guadagnare di più, ma io penso che in questo modo la bimba crescerebbe anche senza mamma, dovrei lasciarla alle sette di mattina per poi riprenderla alle sette o alle otto di sera… Ci sono altre mamme non sole che tornano comunque al lavoro molto presto, è vero, ma almeno hanno la possibilità di poter decidere, un GENITORE SOLO non può. Ho maturato quindi la convinzione che sia necessario sensibilizzare l’opinione pubblica e politica di questa totale indifferenza. PROPOSTE Di seguito elenco le principali agevolazioni/benefit che potrebbero aiutare il GENITORE SOLO ad affrontare questa situazione. 1. LAVORO: MATERNITA’ AL 30%!!!!!!! MEGLIO MENO MESI MA PAGATI DI PIU’, lasciando la possibilità al genitore solo di restare di più accanto al proprio figlio e non essere costretto al rientro al lavoro con un bimbo di così pochi mesi. Nessuno pretende dieci mesi a salario al 100%, ma almeno quattro o cinque che, sommati ai tre di astensione obbligatoria, portano al distacco che il bimbo abbia almeno sette o otto mesi. Permessi retribuiti in caso di malattia del bambino. 2. AGEVOLAZIONI SU TASSE SCOLASTICHE, E ALTRE TASSE DOVUTE ALLO STATO, applicando riduzioni al GENITORE SOLO. 3. LATTE, PANNOLINI, PAPPE, LIBRI DI TESTO AL PREZZO DI FABBRICA, nessuno chiede ai produttori di rimetterci, ma almeno di fornire al prezzo di costo o comunque con forti sconti tutto ciò che riguarda l’igiene e l’alimentazione del neonato, in seguito, l’istruzione del bambino. 4. AGEVOLAZIONI SU BOLLETTE ENEL AEM, TELECOM, ASSICURAZIONI AUTO, applicando magari tariffe particolari per chi vive solo con dei figli a carico. 5. AGEVOLAZIONI PER FARMACI E VISITE MEDICHE SIA DEL GENITORE CHE DEL BAMBINO (IN CASO DI MALATTIE PARTICOLARI DEL BAMBINO FARMACI E VISITE SPECIALISTICHE GRATIS), fornendo medicinali a prezzi scontati in casi di normale routine (influenze, mal di pancia, e tutte le malattie “comuni”), e non facendo pagare nulla in caso di una particolare malattia del bimbo o del GENITORE SOLO, sia per i farmaci che per le visite mediche specialistiche diagnostiche e di controllo. 6. ASILI NIDO GRATUITI per chi non ha effettivamente nessuno in grado di poter accudire il bambino mentre il GENITORE SOLO è al lavoro. 7. BIGLIETTI FS, TESSERE DI ATM, INGRESSI AL CINEMA, MUSEI ECC.. A COSTI AGEVOLATI. Io penso che per la crescita serena di un bambino anche queste cose sono importanti, magari si potrebbe fare un tesserino di convenzione con musei, con il cinema di zona di residenza, una tessera per l’ATM… 9. TOTALE CANCELLAZIONE DI SPESE PER ACCETTAZIONE EREDITA’ DEL CONIUGE E CHIUSURE MUTUI IN SEGUITO A DECESSO DEL CONIUGE. In questo caso penso sia una necessità quella di chiudere anticipatamente un mutuo, per vendere la casa o per rinegoziarlo in maniera da poter pagare una rata più consona all’entrata ridotta. Ci sono mutui che prevedono un’assicurazione sulla vita che copre tutto o parte del capitale residuo al momento del decesso del coniuge, ma sono mutui recenti, nel mio caso per esempio non ci è stata proposta al momento della stipula. Pagherò il totale del capitale, ma l’estinzione anticipata non è per profitto, semmai per costrizione e penso che in queste situazioni, far pagare delle penali sia davvero gravoso e che si dovrebbe eliminare questa spesa inutile. In più, si dovrebbe eliminare ogni costo legato all’accettazione di eredità, che già è così difficile da metabolizzare come concetto. IN CASO IL PARLAMENTO RITENGA DI NON POTER CREARE DELLE LEGGI APPOSITE PER GENITORI SOLI, CREDO SIA IL MINIMO ISTITUIRE UN VERO CONTRIBUTO MENSILE DA PARTE DELLO STATO CHE AIUTI A MANTENERE I FIGLI NON DOVENDO ASSENTARSI 12/14 ORE AL GIORNO PER GARANTIRE LORO UNA VITA DECENTE. NON CI SONO FIGLI DI SERIE A E DI SERIE B E IL GENITORE SOLO NON LO E’ PER SCELTA E HA DIRITTO CHE LE ISTITUZIONI GLI SIANO ACCANTO IN QUESTO PERCORSO DIFFICILISSIMO. A favore di chi è rivolta la campagna Il GENITORE SOLO ovvero vedove/i, ragazze madri, ragazzi padri con figli a carico, condizione indipendente dal ceto sociale, cultura, religione e razza. Finalità della campagna di sensibilizzazione E’ mia intenzione raccogliere firme e adesioni a favore di quanto sopra esposto e sottoporre la proposta agli organi competenti. SPERO DI RICEVERE IL VOSTRO APPOGGIO, BASTA UN MESSAGGIO ALL´ INDIRIZZO E-MAIL genitorisoli@libero.it. E´ SUFFICIENTE SCRIVERE "SONO FAVOREVOLE ALLA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE A FAVORE DI GENITORI SOLI" AGGIUNGENDO IL NOME E LA CITTA´. POTETE INVIARMI ANCHE I VOSTRI SUGGERIMENTI, COMMENTI, IDEE. GRAZIE, ROSSELLA
L´iniziativa mi sembra meritevole di appoggio, ve la allego, affinchè chi vuole, possa sostenerla.
SONO VEDOVA DA 11 MESI, HO UNA BAMBINA DI 5 MESI, VI SONO ACCANTO E CONDIVIDO IL VOSTRO DOLORE. SO QUANTO E´ LACERANTE. IO HO AVUTO QUESTA INIZIATIVA, PENSAVO DI POTERCI UNIRE. SIAMO TANTI GENITORI SOLI, SOLI IN TUTTI I SENSI, A PRESCINDERE DAL PERCHE´. VI ABBRACCIO E SPERO DI POTER AVERE VOSTRE NOTIZIE. ROSSELLA CATANESI 02/6428001 338/3028533 Campagna di sensibilizzazione a favore del GENITORE SOLO Di Rossella Catanesi PREMESSA Sono una mamma di 27 anni, rimasta vedova al 4° mese di gravidanza, ad oggi GENITORE SOLO di una bambina di pochi mesi. Col passare del tempo e affrontando le difficoltà che una vita simile comporta, ho potuto riscontrare una totale mancanza di attenzione e sostegno alle persone che si trovano nella mia stessa situazione. 1. Sono costretta a tornare al lavoro a soli quattro mesi di età della mia bambina, questo perché dopo il terzo mese del bambino, la legge prevede altri sei mesi di maternità facoltativa retribuiti al 30%. Nel mio caso corrispondono a circa 250 euro mensili… A onor del vero, in mancanza del padre spettano altri quattro mesi, ma sempre al 30%. Sfido chiunque a mantenere un figlio con il 30% dello stipendio. In più, se devo rimanere a casa un giorno perché la mia bimba non sta bene, il giorno in questione non mi viene retribuito, e il mio stipendio viene ridotto. 2. Come tutti i bambini, anche mia figlia andrà a scuola e mi dovrò imbattere in spese richieste dallo stato (mensa, asilo…). 3. Per tornare al lavoro, ho dovuto iniziare ad allattare artificialmente la mia bambina, trovando dei prezzi altissimi (un barattolo di latte in polvere che dura circa due settimane costa circa 30 euro). Costano molto anche pannolini e alimenti vari, certo non posso chiedere a mia figlia di nutrirsi la metà di un bambino che ha due genitori anziché uno solo, ma le mie uscite sono esattamente le stesse che si presentano ad una coppia. Quando andrà a scuola dovrò acquistare i libri di testo che si sa, gravano già molto sul bilancio di una famiglia non monoparentale. Lo stato prevede già un aiuto per i libri in caso di reddito basso, a me è capitato di richiederlo alle superiori e, richiedendolo a Settembre, è stato dato un aiuto a Gennaio (quindi ad anno scolastico inoltrato), aiuto che consisteva in un assegno che nemmeno bastava per la metà dei libri. 4. Le spese di gestione della casa, luce, gas, telefono, posso cercare di ridurle al minimo evitando gli sprechi, per quanto riguarda l’assicurazione dell’auto posso cercare di evitare incidenti, ma nelle bollette ci sono voci di spese fisse che sono davvero alte e le assicurazioni auto hanno delle tariffe quasi proibitive. 5. Ovviamente mi auguro che la mia bambina stia sempre bene, ma dovrò comunque fronteggiare le normali spese mediche che tutti i genitori prima o poi affrontano (influenze varie, certificati di sana e robusta costituzione, visite specialistiche per accertamenti…), io stessa potrei aver bisogno delle stesse cose e si sa quanto costano i farmaci e le visite mediche. Magari mia figlia avrà bisogno di un apparecchio per i denti, e mi trovo a pensare a quanti GENITORI SOLI hanno magari dei bambini con particolari problemi di salute che meritano le cure e gli accertamenti come qualsiasi altro bambino. Può capitare anche il contrario, che un GENITORE SOLO abbia lui stesso problemi di salute particolari, e che debba affrontare spese mediche sostenute. 6. Io sono fortunata, posso lasciare la mia bambina in compagnia di mia mamma, mia sorella o mia suocera, ma ci sono GENITORI SOLI costretti come dicevo nel punto 1, costretti a tornare al lavoro molto presto e che non hanno nessuno a cui lasciare i figli. Allora ci si deve appoggiare a degli asili nido, affrontando, oltre al disagio per il doversi distaccare dal proprio figlio lasciandolo con degli estranei, anche l’incombenza di una spesa supplementare non indifferente 7. Penso che mia figlia avrà diritto come ogni bambino di andare al cinema, a teatro o al parco giochi, mi preoccupa il fatto che un biglietto del cinema costi ormai circa 7 euro, sinceramente penso che difficilmente con le mie entrate potrò lasciare spazio a queste spese, dovrò quindi negare alla mia bambina un semplice svago a cui tutti hanno diritto. Oltretutto mi ha molto sorpreso sapere che per i parlamentari l’ingresso al cinema o allo stadio sono gratuiti, ma non sono previste agevolazioni per altre categorie. In più per recarmi al lavoro spendo circa 10 euro di tesserino alla settimana, ovvero circa 40 euro al mese… non pochi per me. 8. Ora un tasto molto dolente per me. Ho dovuto accettare l’eredità lasciatami da mio marito, che consiste semplicemente nella sua metà della nostra casa. Già il pensiero di dover affrontare questo a livello morale è pesante, in più ho dovuto pagare questa operazione.Di questo appartamento inoltre stavamo pagando un mutuo, da soli due anni e mezzo, la cui rata corrispondeva al mio stipendio. Mi sono trovata a dover decidere se venderla per poi andare in affitto,(ma ho dato un’occhiata agli affitti chiesti oggigiorno e non cambierebbe assolutamente nulla), oppure restare. In ogni caso, per chiudere il mutuo anticipatamente mi è stata chiesta una penale del 3,5% del capitale residuo (all’incirca 2.700 euro), che per me in questo momento sono tantissimi, infatti sono costretta a chiedere un anticipo sulla mia liquidazione, quando sono soldi che potrei utilizzare diversamente o tenere come “ossigeno” per qualche emergenza. Ho calcolato che potrei rinegoziare il mutuo, allungando la durata e quindi diminuendo la rata, utilizzando la pensione di reversibilità di mio marito (circa 300 euro) per pagare parte del mutuo mensile, e quindi vivere con ciò che avanzerà dal mio stipendio che è di circa 800 euro mensili. Potrei anche farcela, ma sempre con l’acqua alla gola, sperando che non capiti nulla di imprevisto. Potrei lavorare 12/13 ore al giorno per guadagnare di più, ma io penso che in questo modo la bimba crescerebbe anche senza mamma, dovrei lasciarla alle sette di mattina per poi riprenderla alle sette o alle otto di sera… Ci sono altre mamme non sole che tornano comunque al lavoro molto presto, è vero, ma almeno hanno la possibilità di poter decidere, un GENITORE SOLO non può. Ho maturato quindi la convinzione che sia necessario sensibilizzare l’opinione pubblica e politica di questa totale indifferenza. PROPOSTE Di seguito elenco le principali agevolazioni/benefit che potrebbero aiutare il GENITORE SOLO ad affrontare questa situazione. 1. LAVORO: MATERNITA’ AL 30%!!!!!!! MEGLIO MENO MESI MA PAGATI DI PIU’, lasciando la possibilità al genitore solo di restare di più accanto al proprio figlio e non essere costretto al rientro al lavoro con un bimbo di così pochi mesi. Nessuno pretende dieci mesi a salario al 100%, ma almeno quattro o cinque che, sommati ai tre di astensione obbligatoria, portano al distacco che il bimbo abbia almeno sette o otto mesi. Permessi retribuiti in caso di malattia del bambino. 2. AGEVOLAZIONI SU TASSE SCOLASTICHE, E ALTRE TASSE DOVUTE ALLO STATO, applicando riduzioni al GENITORE SOLO. 3. LATTE, PANNOLINI, PAPPE, LIBRI DI TESTO AL PREZZO DI FABBRICA, nessuno chiede ai produttori di rimetterci, ma almeno di fornire al prezzo di costo o comunque con forti sconti tutto ciò che riguarda l’igiene e l’alimentazione del neonato, in seguito, l’istruzione del bambino. 4. AGEVOLAZIONI SU BOLLETTE ENEL AEM, TELECOM, ASSICURAZIONI AUTO, applicando magari tariffe particolari per chi vive solo con dei figli a carico. 5. AGEVOLAZIONI PER FARMACI E VISITE MEDICHE SIA DEL GENITORE CHE DEL BAMBINO (IN CASO DI MALATTIE PARTICOLARI DEL BAMBINO FARMACI E VISITE SPECIALISTICHE GRATIS), fornendo medicinali a prezzi scontati in casi di normale routine (influenze, mal di pancia, e tutte le malattie “comuni”), e non facendo pagare nulla in caso di una particolare malattia del bimbo o del GENITORE SOLO, sia per i farmaci che per le visite mediche specialistiche diagnostiche e di controllo. 6. ASILI NIDO GRATUITI per chi non ha effettivamente nessuno in grado di poter accudire il bambino mentre il GENITORE SOLO è al lavoro. 7. BIGLIETTI FS, TESSERE DI ATM, INGRESSI AL CINEMA, MUSEI ECC.. A COSTI AGEVOLATI. Io penso che per la crescita serena di un bambino anche queste cose sono importanti, magari si potrebbe fare un tesserino di convenzione con musei, con il cinema di zona di residenza, una tessera per l’ATM… 9. TOTALE CANCELLAZIONE DI SPESE PER ACCETTAZIONE EREDITA’ DEL CONIUGE E CHIUSURE MUTUI IN SEGUITO A DECESSO DEL CONIUGE. In questo caso penso sia una necessità quella di chiudere anticipatamente un mutuo, per vendere la casa o per rinegoziarlo in maniera da poter pagare una rata più consona all’entrata ridotta. Ci sono mutui che prevedono un’assicurazione sulla vita che copre tutto o parte del capitale residuo al momento del decesso del coniuge, ma sono mutui recenti, nel mio caso per esempio non ci è stata proposta al momento della stipula. Pagherò il totale del capitale, ma l’estinzione anticipata non è per profitto, semmai per costrizione e penso che in queste situazioni, far pagare delle penali sia davvero gravoso e che si dovrebbe eliminare questa spesa inutile. In più, si dovrebbe eliminare ogni costo legato all’accettazione di eredità, che già è così difficile da metabolizzare come concetto. IN CASO IL PARLAMENTO RITENGA DI NON POTER CREARE DELLE LEGGI APPOSITE PER GENITORI SOLI, CREDO SIA IL MINIMO ISTITUIRE UN VERO CONTRIBUTO MENSILE DA PARTE DELLO STATO CHE AIUTI A MANTENERE I FIGLI NON DOVENDO ASSENTARSI 12/14 ORE AL GIORNO PER GARANTIRE LORO UNA VITA DECENTE. NON CI SONO FIGLI DI SERIE A E DI SERIE B E IL GENITORE SOLO NON LO E’ PER SCELTA E HA DIRITTO CHE LE ISTITUZIONI GLI SIANO ACCANTO IN QUESTO PERCORSO DIFFICILISSIMO. A favore di chi è rivolta la campagna Il GENITORE SOLO ovvero vedove/i, ragazze madri, ragazzi padri con figli a carico, condizione indipendente dal ceto sociale, cultura, religione e razza. Finalità della campagna di sensibilizzazione E’ mia intenzione raccogliere firme e adesioni a favore di quanto sopra esposto e sottoporre la proposta agli organi competenti. SPERO DI RICEVERE IL VOSTRO APPOGGIO, BASTA UN MESSAGGIO ALL´ INDIRIZZO E-MAIL genitorisoli@libero.it. E´ SUFFICIENTE SCRIVERE "SONO FAVOREVOLE ALLA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE A FAVORE DI GENITORI SOLI" AGGIUNGENDO IL NOME E LA CITTA´. POTETE INVIARMI ANCHE I VOSTRI SUGGERIMENTI, COMMENTI, IDEE. GRAZIE, ROSSELLA
Milano - 28/10/2003