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A Olgiate Olona Paolo Pettinaroli ha lasciato il segno e legami di amicizia. Con l'allora sindaco Giorgio Volpi incontrai la prima volta Paolo - venne lui a Olgiate Olona - il 16 febbraio 2011: si commosse sapendo dell'intenzione di creare un legame tra familiari delle settanta vite immortali del 26 giugno 1959, Olgiatesi e Comitato 8 ottobre, i parenti delle centodiciotto vittime di Linate in memoria delle quali posare, nel decennale della sciagura, una lapide vicino al monumento memoriale.Come quel giorno, anche il 26 giugno 2011 Paolo insieme con altri familiari testimoniò il miracolo con cui Comitato e Fondazione 8 ottobre hanno tratto da un male senza senso un bene più grande: l'impegno per la sicurezza del trasporto aereo.
Nacque tra noi un'amicizia nel segno di alcune parole che io dissi e lui elogiò il 26 giugno 2011: Non ci è concesso cambiare la storia già accaduta. L'unica cosa che ci è concessa di fare, è pregare e onorare le vittime immortali facendo memoria. Da allora, Paolo invitò Olgiate Olona alla commemorazione dell'8 ottobre a Milano e fu lieto di vederla sempre presente.
Ogni volta che lo rividi, Paolo fu sorridente e pacato, coraggioso paladino di giustizia e maestro di speranza; perchè con la vita Paolo ha testimoniato le parole del cardinale Carlo Maria Martini che ogni volta ripeteva: Bisogna trovare il coraggio di camminare nella tragedia senza perdere la speranza.
Paolo conquistava tutti col suo sorriso, ma più ancora con l'empatia: aveva a cuore ogni persona che incontrava. Quanto a me, confido qui che, sebbene dopo mesi, ogni volta si ricordava che sono nato anche io il 23 agosto. Anche per questo ringrazio la Provvidenza e la vita per aver conosciuto Paolo.
Paolo mi sorrise anche l'8 ottobre 2014, quando a tutti noi consegnò un vero testamento spirituale sintesi della sua dedizione; esordì citando il Vangelo - Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi, siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe (Mt 10,16) - e terminò così: La vita è un immenso dono di Dio, per come penso io, oppure un grande mistero per altri pensatori, e tanto lo devo a mio figlio e ai suoi compagni.
Paolo, grazie! Per quanto hai insegnato a me e a Olgiate Olona.
Paolo, arrivederci! Adesso nell'Aldiquà sei solo temporaneamente invisibile, perchè nell'Aldilà contempli Dio faccia a faccia, con il tuo Lorenzo e con altri centodiciassette angeli: proteggi i tuoi cari, chi ti ha voluto bene tanto e molto di più ne ha ricevuto. Paolo, sorridici ancora e aspettaci lì.
Olgiate Olona, 11 aprile 2015
Alberto Colombo